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Snaidero
azienda italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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La Snaidero R. s.p.a. è una azienda italiana produttrice di mobili e cucine, attiva sul piano internazionale nei canali Retail e Contract.
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Storia
Riepilogo
Prospettiva
I primi 50 anni
La Snaidero nasce nel 1946, a Majano (UD), fondata da Rino Snaidero, da cui l'azienda prende il nome. Dopo diversi anni di produzione puramente artigianale, negli anni sessanta l'azienda si trasforma in industria vera e propria. La crescita aziendale è continua e la porta ad aprire diverse sedi e stabilimenti prima in Europa, poi nel resto del mondo: Parigi, Zurigo, Londra, Madrid, nel 1978 a Toronto e nel 1985 anche a Los Angeles.
Gli anni settanta e ottanta vedono l'azienda lanciata verso l'internalizzazione con prodotti realizzati da designer importanti, da Pininfarina a Gae Aulenti. Due cucine, progettate dagli architetti Virgilio Forchiassin e Angelo Mangiarotti, finiscono esposte al Moma di New York.[2]
Negli anni novanta la Snaidero comincia a rilevare altre aziende europee: nel 1993 viene acquistata la Rational, mobilificio tedesco, che costituisce il punto d'ingresso in quel mercato. Nel 1996, in occasione del 50º anniversario dell'azienda e del 75º compleanno del suo presidente Rino Snaidero, viene attuato un cambiamento nel vertice: Rino Snaidero cede la poltrona della presidenza al più giovane dei quattro figli, Edi Snaidero, già amministratore delegato.
L'espansione
Nel 2000 viene fondato il Gruppo Snaidero. Nel marzo 2000 la Snaidero rileva il gruppo Arthur Bonnet, terzo produttore francese nel settore con quattro stabilimenti. Pochi mesi dopo (maggio 2000) viene acquistata anche Regina, marchio austriaco con oltre 50 anni di esperienza nel settore.
Quindi, nel 2003, è la volta del franchising belga Ixina, anch'esso attivo nella produzione di cucine ed elettrodomestici. Mettendo insieme Ixina con le francesi Cuisines Plus e Cuisines References, realizza la divisione di distribuzione Fbd, la più grande catena europea di negozi in franchising per la vendita di cucine (320 i punti vendita in Europa e Nord Africa). Intanto, quello stesso anno, entra nel Gruppo Snaidero, seppur con una quota di minoranza (il 16%), un fondo chiuso del gruppo UniCredit.[3]
Nel 2006 il Gruppo Snaidero fonda in Croazia la Slavonska Drvna Industrija (in italiano Industria del Legno di Slavonia), che si occupa di semilavorati in legno. Nello stesso anno è anche creata la Rino Snaidero Scientific Foundation. Nel 2009 entra nel gruppo, acquisendo una quota del 30%, la società tedesca Nobilia.
L'azienda oggi
All'inizio del 2018 il 51% dell'azienda è ceduto a Dea Capital Ccr II, fondo del gruppo De Agostini[4] (l'intesa è poi perfezionata in luglio).[1] Dopo l'accordo coi creditori in maggio, alla guida dell'azienda va Massimo Manelli, ex vicedirettore generale dell'Assolombarda.[5] Nell'aprile 2021 l'azienda cede alla tedesca Bravat i suoi tre marchi "tedeschi" (Rational, Regina e Mahlzeit by Rational) per concentrarsi su quelli storici.[6]
Manelli resta alla guida della Snaidero fino al 2022, anno in cui viene nominato il nuovo Amministratore Delegato Alessandro Trivillin, in precedenza CEO del Gruppo Danieli.[7] Oggi la strategia Snaidero punta allo sviluppo internazionale e al riposizionamento del brand basandosi sui valori di Design, Ricerca e Bellezza[8]. In continuità con questo progetto Snaidero ha annunciato nel 2024 l’ingresso di una nuova direzione creativa, lo studio Bestetti Associati, e artistica, lo studio DesignWork.[9]
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Gruppo Snaidero
- Marchi: 3
- Snaidero
- Arthur Bonnet
- Comera
- Stabilimenti: 2, così distribuiti:
- 1 in Italia, a (Majano (UD))
- 1 in Francia, a Saint Philbert
- Filiali: 6
- Punti vendita: 356 in oltre 60 paesi
Sport

Nel 1965 la Snaidero sponsorizza la squadra di pallacanestro di Udine, la Associazione Pallacanestro Udinese, entrando successivamente anche nella proprietà con Rino Snaidero alla presidenza: l'arancione diventa il nuovo colore sociale della squadra. Nel 1967 è promossa in serie A e nel 1970 il palasport Carnera diventa definitivamente il nuovo campo di gioco. Nel 1976-77 la squadra è retrocessa: ha così fine l'era di Rino Snaidero, sostituito dal figlio Dario. Dopo 15 anni di proprietà e alcune deludenti stagioni in A2, il Gruppo Snaidero decide di uscire dalla società di basket. Alla fine degli anni novanta prende vita la Pallalcesto Amatori Udine con Edi Snaidero alla presidenza. Nell'estate 2009 Snaidero cederà le sue quote ad altri investitori.
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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