Loading AI tools
manga di Kei Kusunoki Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Slayer (鬼切丸?, Onikirimaru, lett. "La spada cacciatrice di oni") è un manga scritto e disegnato dalla mangaka giapponese Kei Kusunoki ed edito in Italia da Panini Comics sotto l'etichetta Planet Manga che però ha interrotto la pubblicazione al quarto volume.
Slayer | |
---|---|
鬼切丸 (Onikirimaru) | |
Genere | orrore[1] |
Manga | |
Autore | Kei Kusunoki |
Editore | Shōgakukan |
Rivista | Shōnen Sunday Super |
Target | shōnen |
1ª edizione | 1991 – 2001 |
Periodicità | mensile |
Tankōbon | 20 (completa) |
Editore it. | Panini Comics - Planet Manga |
1ª edizione it. | 30 giugno – 30 dicembre 1997 (interrotta) |
Volumi it. | 4 / 20 (interrotta) |
OAV | |
Regia | Yoshio Kato |
Soggetto | Kenji Terada |
Musiche | Kazuhiko Toyama, Tomohiko Toyama |
Studio | OB Planning |
1ª edizione | 9 settembre 1994 – 21 luglio 1995 |
Episodi | 4 (completa) |
Rapporto | 4:3 |
Durata ep. | 30 min |
Sospeso fra i generi horror e mitologico, narra, per episodi composti di solito da 1 a 3 capitoli, il vagabondare e la ricerca incessante del protagonista a caccia di oni, creature mostruose tipiche della mitologia ed il folclore giapponese. Apparentemente un ragazzo sui vent'anni, in realtà è egli stesso appartenente alla razza degli oni, ma è nato "puro": senza corna né istinto omicida o traviatore verso gli uomini, bensì per sterminare tutti gli altri e liberare definitivamente l'umanità dalla sua stessa stirpe e con la speranza di potere un giorno, ad opera conclusa, divenire egli stesso un uomo comune; pertanto non ha un nome e finisce spesso per essere identificato con quello che in verità è l'appellativo della katana. Questa ha natura speciale ed è forgiata con corna di oni.
Le storie hanno quasi sempre per protagoniste personaggi femminili, in quanto più vulnerabili ed esposti alla paura; costoro di solito sono perseguitati, portati sulla cattiva strada dagli oni esprimendo loro desideri con cui si legano ai mostri, o talora si trasformano persino essi stessi nelle temute creature. Infine, dopo una caccia di lunghezza variabile, interviene regolarmente il ragazzo giustiziere ad effettuarne la mattanza e porre fine all'incubo.
Il manga, scritto e disegnato da Kei Kusunoki, è stato serializzato dal 1991 al 2001 sulla rivista Shōnen Sunday Super edita da Shōgakukan. I vari capitoli sono stati raccolti in venti volumi tankōbon pubblicati dal 18 febbraio 1992[2] al 18 aprile 2001[3].
In Italia la serie è stata pubblicata da Panini Comics sotto l'etichetta Planet Manga dal 30 giugno[4] al 30 dicembre 1997[5], interrompendosi al quarto volume[6][7]. L'edizione italiana era stata distribuita originariamente in versione sottiletta, con i volumi più piccoli dell'originale, ma a partire dal quarto il formato cambiò diventando il doppio delle pagine, finendo per interrompersi all'ottavo volume, corrispondente al settimo giapponese.
Nº | Data di prima pubblicazione | ||
---|---|---|---|
Giapponese | Italiano | ||
1 | 18 febbraio 1992[2] | ISBN 4-09-123011-3 | 30 giugno 1997[4] |
2 | 18 marzo 1993[8] | ISBN 4-09-123012-1 | 30 agosto 1997[9] |
3 | 17 luglio 1993[10] | ISBN 4-09-123013-X | 30 settembre 1997[11] |
4 | 18 aprile 1994[12] | ISBN 4-09-123014-8 | 30 dicembre 1997[5] |
5 | 10 dicembre 1994[13] | ISBN 4-09-123015-6 | — |
6 | 17 giugno 1995[14] | ISBN 4-09-123016-4 | — |
7 | 9 dicembre 1995[15] | ISBN 4-09-123017-2 | — |
8 | 17 febbraio 1996[16] | ISBN 4-09-123018-0 | — |
9 | 18 aprile 1996[17] | ISBN 4-09-123019-9 | — |
10 | 18 settembre 1996[18] | ISBN 4-09-123020-2 | — |
11 | 10 dicembre 1996[19] | ISBN 4-09-125131-5 | — |
12 | 17 maggio 1997[20] | ISBN 4-09-125132-3 | — |
13 | 18 settembre 1997[21] | ISBN 4-09-125133-1 | — |
14 | 18 aprile 1998[22] | ISBN 4-09-125134-X | — |
15 | 18 settembre 1998[23] | ISBN 4-09-125135-8 | — |
16 | 18 febbraio 1999[24] | ISBN 4-09-125136-6 | — |
17 | 17 luglio 1999[25] | ISBN 4-09-125137-4 | — |
18 | 18 gennaio 2000[26] | ISBN 4-09-125138-2 | — |
19 | 18 ottobre 2000[27] | ISBN 4-09-125139-0 | — |
20 | 18 aprile 2001[3] | ISBN 4-09-125140-4 | — |
Un adattamento OAV prodotto dallo studio d'animazione OB Planning e diretto da Yoshio Kato, è stato pubblicato in Giappone in home video dal 9 settembre 1994 al 21 luglio 1995 per un totale di quattro episodi. La sceneggiatura della miniserie è stata affidata a Kenji Terada mentre la colonna sonora è stata composta da Kazuhiko Toyama e Tomohiko Toyama. La sigla di chiusura di ogni puntata è Owari no nai hōkō (終わりのない彷徨? lett. "Vagare senza fine") cantata da Takeshi Kusao (doppiatore del protagonista).
Nº | Titolo italiano (traduzione letterale) Giapponese 「Kanji」 - Rōmaji | In onda | |
---|---|---|---|
Giapponese | |||
1 | Capitolo di Ozunu 「小角の章」 - Ogaku no shō | 9 settembre 1994 | |
2 | Capitolo di Otakemaru 「大嶽丸の章」 - Ōtakemaru no shō | 11 novembre 1994 | |
3 | Capitolo di Han'nya 「般若の章」 - Han'nya no shō | 26 maggio 1995 | |
4 | Capitolo delle lamentazioni del dolore 「怨鬼哀歌の章」 - Enki aika no shō | 21 luglio 1995 |
Jeremy A Beard di THEM Anime Reviews ha recensito l'adattamento OAV criticando la poca caratterizzazione del protagonista e del suo sviluppo, sebbene quest'ultimo venga mostrato in forma minore negli ultimi due episodi in maniera un po' forzata[1]. Beard criticò la poca profondità tematica del titolo analizzato mentre apprezzò maggiormente la grafica e il design dei personaggi[1]. Affermò di non essere rimasto particolarmente colpito dalle scene d'azione e di aver trovato il concetto generale della storia come decente, ma la mancanza di un grande progresso della trama o della caratterizzazione dei suoi personaggi non portava in alcun modo ad elevare l'opera da una storia in cui una persona si limitava ad uccidere dei mostri con la sua spada[1]. Consigliò la visione agli amanti delle scene sanguinolente e del manga originale, i quali avrebbero avuto modo di apprezzarlo maggiormente[1].
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.