Sindrome di Pfeiffer

malattia genetica rara, caratterizzata da fusione prematura delle strutture craniche Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Sindrome di Pfeiffer

La sindrome di Pfeiffer è una malattia genetica molto rara caratterizzata dalla fusione prematura di alcune ossa del cranio, che colpisce la struttura della testa e del viso. Inoltre, la sindrome include malformazioni alle mani e ai piedi di gravità variabile.

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Fatti in breve Cod. esenz. SSN, Specialità ...
Sindrome di Pfeiffer
Thumb
Bambino con sindrome di Pfeiffer di tipo II con craniostenosi bicoronale e proptosi, prima e dopo l'intervento chirurgico
Malattia rara
Cod. esenz. SSNRN1040
Specialitàreumatologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
OMIM101600
Chiudi

La sindrome di Pfeiffer è una craniostenosi associata a una mutazione del gene FGPR. Le suture del cranio che si fondono in questa sindrome sono quelle coronali e a volte sagittali. Colpisce 1 su 100 000 nati[1] e comprende diverse manifestazioni a seconda del tipo di gene FGPR.

Storia

La sindrome prende il nome da Rudolf Arthur Pfeiffer (1931-2012)[2]. Nel 1964, Pfeiffer descrisse otto individui in tre generazioni di una stessa famiglia che presentavano anomalie a testa, mani e piedi (acrocefalosindattilia) che erano state ereditate secondo un modello autosomico dominante[1][3][4].

Segni e sintomi

Molti dei tratti caratteristici del viso derivano dalla fusione prematura delle ossa del cranio (craniostenosi). La testa non è in grado di crescere correttamente, il che porta a una fronte alta prominente (brachicefalia) e a protusione (proptosi) e distanziamento tra i bulbi oculari (ipertelorismo). Inoltre, vi è una mascella superiore sottosviluppata (ipoplasia mascellare). Circa il 50% dei bambini con sindrome di Pfeiffer ha perdita dell'udito, e sono comuni anche problemi dentali.

Nei soggetti con sindrome di Pfeiffer sono presente anomalie alle mani e ai piedi, in particolare alle dita. Sono ad esempio comuni dita insolitamente corte (brachidattilia) oppure fuse tra di loro (sindattilia).

Eziologia

Riepilogo
Prospettiva

La sindrome di Pfeiffer è fortemente associata a mutazioni del recettore 1 del fattore di crescita dei fibroblasti (FGFR1) sul cromosoma 8 o del recettore 2 del fattore di crescita dei fibroblasti (FGFR2) sul cromosoma 10[1][5][6][7]. Questi geni codificano per i recettori del fattore di crescita dei fibroblasti, che sono importanti per il normale sviluppo osseo[8]. Si ritiene che l'età paterna avanzata sia un fattore di rischio per alcuni casi di sindrome di Pfeiffer a causa di un aumento delle mutazioni nel liquido spermatico man mano che gli uomini invecchiano[1][9].

Classificazione

La classificazione clinica più ampiamente accettata della sindrome di Pfeiffer è stata pubblicata da M. Michael Cohen nel 1993[1][10]. Cohen ha suddiviso la sindrome in tre tipi, possibilmente sovrapposti[3]:

  • Il tipo 1, noto anche come sindrome di Pfeiffer classica, include craniostenosi e un'alterazione della crescita scheletrica della faccia mediale. Questo tipo è ereditato secondo un modello autosomico dominante. La maggior parte delle persone con sindrome di Pfeiffer di tipo 1 ha un'intelligenza nella norma e una durata della vita normale.
  • Il tipo 2 presenta un cranio a forma di quadrifoglio (Cloverleaf skull o Kleeblattschädel) a causa di un'estensiva fusione delle ossa craniche e di una grave proptosi. Questo tipo si presenta sporadicamente (cioè non sembra essere ereditato), ha una prognosi infausta e una grave compromissione neurologica, generalmente con morte precoce.
  • Il tipo 3 include craniostenosi e grave proptosi. Anche questo tipo si presenta sporadicamente (cioè non sembra essere ereditato), ha una prognosi infausta e una grave compromissione neurologica, generalmente con morte precoce.

Trattamento e prognosi

Il principale problema è la fusione precoce del cranio, che può essere corretta con una serie di procedure chirurgiche, spesso entro i primi tre mesi dalla nascita. Gli interventi chirurgici successivi sono necessari per correggere le deformità respiratorie e facciali.

I bambini con sindrome di Pfeiffer di tipo 2 e 3 "hanno un rischio maggiore di sviluppare disturbi neurologici e una ridotta aspettativa di vita" rispetto ai bambini con sindrome di Pfeiffer di tipo 1, ma se trattati, possono verificarsi esiti favorevoli[11]. Nei casi più gravi, le complicanze respiratorie e neurologiche portano a morte prematura.

Note

Altri progetti

Loading related searches...

Wikiwand - on

Seamless Wikipedia browsing. On steroids.