Serra Pedace
frazione del comune italiano di Casali del Manco Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Serra Pedace (A Sèrra in dialetto locale[3]) è una località di Casali del Manco. È stato un comune italiano di 978 abitanti della provincia di Cosenza in Calabria fino al 5 maggio 2017 quando è confluito nel nuovo comune di Casali del Manco.[4]
Serra Pedace località | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Calabria |
Provincia | Cosenza |
Comune | Casali del Manco |
Territorio | |
Coordinate | 39°17′N 16°21′E |
Altitudine | 726 m s.l.m. |
Superficie | 59,27 km² |
Abitanti | 978[1] (31-12-2016) |
Densità | 16,5 ab./km² |
Sottodivisioni | Lorica, Righìo, San Nicola Silano, Silvana Mansio |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 87059 (già 87050) |
Prefisso | 0984 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cod. catastale | I650 |
Targa | CS |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[2] |
Nome abitanti | serritani |
Patrono | san Donato Vescovo |
Giorno festivo | 7 agosto |
Cartografia | |
Comune autonomo sino al 2017, comprendeva le frazioni di Lorica, Righìo, San Nicola Silano, Silvana Mansio. I comuni confinanti erano Casole Bruzio, Pedace, San Giovanni in Fiore, Spezzano Piccolo.
Storia
Riepilogo
Prospettiva

Il centro presilano iniziò a prendere vita verso i primi anni del X secolo, quando le incursioni arabe avevano creato scompiglio nella città di Cosenza. Così, come tanti altri paesi, anche Serra Pedace cominciò a crescere. Il paese sorge dove si trova l'attuale centro storico nella parte più bassa e nascosta, ai lati del fiume Cardone, proprio per garantire di non essere visti dalla valle. Il paese viveva di allevamento e agricoltura, come fece fino alla metà degli anni '60 del XX secolo.
Il 26 marzo 2017 i cittadini di Serra Pedace, insieme a quelli dei confinanti comuni di Casole Bruzio, Pedace, Trenta e Spezzano Piccolo hanno deciso con un referendum la fusione dei precedenti comuni nel nuovo comune di Casali del Manco.[5].
Simboli

Lo stemma di Serra Pedace era stato concesso con D.P.R. del 20 novembre 2000 che sostituiva il decreto di concessione del 25 novembre 1989.[6]
«D'azzurro, alla torre d’oro, murata di nero, merlata alla guelfa di cinque, finestrata di due finestrelle ordinate in fascia, di nero, chiusa dello stesso, fondata sulla vetta centrale del monte alla tedesca di argento, con le due vette laterali minori, essa torre sormontata dalla cometa d'argento, con sette raggi e con la coda posta in banda all'ingiù. essa cometa accompagnata da tre stelle di otto raggi, dello stesso, due ordinate in fascia, una a destra, l'altra a sinistra della cometa, la terza propinqua alla stella posta a sinistra, ordinata in banda e all’ingiù. Ornamenti esteriori da Comune.»
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[7]

Amministrazione
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
27 maggio 2014 | 5 maggio 2017 | Andrea Parise | Partito Democratico | Sindaco |
Note
Voci correlate
Altri progetti
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