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specie di pianta della famiglia Crassulaceae Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La borracina acre (Sedum acre L.) è una piccola pianta carnoso - succulenta di aspetto erbaceo, strisciante, perenne e sempreverde appartenente alla famiglia delle Crassulaceae[2].
Borracina acre | |
---|---|
Sedum acre | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superrosidi |
Ordine | Saxifragales |
Famiglia | Crassulaceae |
Sottofamiglia | Sempervivoideae |
Tribù | Sedeae |
Genere | Sedum |
Specie | S. acre |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Rosidae |
Ordine | Rosales |
Famiglia | Crassulaceae |
Genere | Sedum |
Specie | S. acre |
Nomenclatura binomiale | |
Sedum acre L. | |
Sinonimi | |
Nomi comuni | |
borracina gialla |
Il nome del genere (“Sedum”) definito come molti altri da Linneo potrebbe derivare dal verbo di radice latina “sedeo” = “io mi siedo” per il tipo di fusto prostrato oppure anche (secondo altre dizioni) da “sedare”, “calmare” in riferimento ad alcune proprietà della pianta.
Il nome della specie (“Acre”) deriva dal sapore che è appunto acre.
La forma biologica è camefita succulenta (Ch succ): sono piante che frequentano ambienti piuttosto aridi, con gemme perennanti radenti il suolo (disposte ad una altezza non maggiore di 20 cm) e con organi (fusti, foglie e fiori) adatti a conservare l'acqua. Il Sedun acre è una pianta a foglie succulente quindi caratterizzata da una grande abbondanza di tessuti acquiferi e da un basso numero di stomi (per ridurre al minimo l'evaporazione dei liquidi) e una spessa cuticola fogliare: riesce così ad ottimizzare il consumo di acqua e a farne copiosa riserva nei suoi organi interni.
Le radici sono superficiali e sottili prodotte da stoloni. La pianta si strappa facilmente dal terreno.
Il fusto è esile a volte prostrato (se porta solo foglie) e a volte ascendente (se all'apice porta l'infiorescenza). Se il fusto è sterile allora è fittamente foglioso (con struttura embricata) ed è persistente, mentre se è fertile (con fiori) le foglie sono distanziate e si secca durante la stagione fredda (o generalmente dopo l'antesi). Spesso la pianta forma un esteso tappeto (o cuscinetto) in quanto i fusti possono essere anche direttamente radicati. Altezza: da 5 a 15 cm.
Le foglie sono glabre, carnose e sessili. Sono disposte a spirale embricata molto regolarmente e in modo alterno sul fusto. La forma è ovale (pagina superiore piana, quella inferiore convessa), arrotondata alla base (parzialmente amplessicaule) e ottusa all'apice. Larghezza: 2 mm; lunghezza: 3 – 6 mm. Il sapore è lievemente pepato.
I fiori sono raccolti in corte spighe cimose composta da 1 – 3 fiori quasi sessili (subsessili).
I fiori sono pentameri, ermafroditi, attinomorfi e dialipetali.
Il frutto consiste in 5 follicoli eretti (lunghezza 3–5 mm) e sono disposti a stella le cui punte a maturità si aprono per far uscire i semi di forma ovale. Questo perché l'ovario durante la crescita forma una stella.
L'origine della pianta è Europea-Caucasica. Si trova anche in Africa settentrionale e in Asia. In Italia vegeta in prevalenza nelle regioni settentrionali. Meno frequente nel Meridione e isole.
Cresce sui muri, greti, rupi e luoghi rocciosi ad altitudin comprese tra 0 e 2000 m s.l.m..
Il genere Sedum comprende circa 140 specie distribuite in tutto l'emisfero boreale. In Italia se ne contano 34 specie.
A volte si trovano popolazioni senza sapore (non acre) oppure con fusti più alti (oltre 15 cm); i petali possono essere colorati di giallo pallido e lunghi fino a tre volte i sepali. Queste molteplici varietà sono sempre dovute a popolazioni citogeneticamente varie (popolazioni diploidi 2n=40 oppure popolazioni tetraploidi 2n=80). Come documentazione di quanto detto elenchiamo alcune sottospecie e/o varianti:
Le parti che si usano sono i fiori e le foglie.
Per il contenuto di alcaloidi tossici si sconsiglia l'uso in cucina.
Spesso è coltivata nei giardini rocciosi come pianta mellifera.
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