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genere di scrittura Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La scrittura creativa è ogni genere di scrittura che vada al di là della normale scrittura professionale, giornalistica, accademica e tecnica. La scrittura creativa è tipicamente identificata con un'enfasi sull'aspetto narrativo, lo sviluppo di personaggi, l'utilizzo di tropi letterari o con varie tradizioni di poesia e poetica. La definizione di "scrittura creativa" è piuttosto elastica, per cui è difficile definire a prescindere cosa rientra nella categoria e cosa no: al suo interno vi rientrano infatti sia opere di finzione (anche conosciuta con il termine inglese di fiction) che opere di saggistica (o non-fiction in inglese), includendo forme come romanzi, racconti brevi, poesie e biografie.
L'idea dell'insegnamento della scrittura creativa ha radici statunitensi. Troviamo le sue origini e le motivazioni educative nel lavoro di un pedagogista, John Dewey. All'inizio del XX secolo Dewey sviluppa il suo concetto di “scuola attiva”, ponendo al centro dell'attenzione degli educatori due termini importanti: progressivo e creativo, poiché l'educazione è un processo continuo che dura tutta la vita, è in costante mutamento e nella quale l'esperienza pratica ha un valore determinante.
Partendo da queste basi negli Stati Uniti di America, all'interno delle università, nei primi decenni del Novecento (1915), partono i primi corsi di scrittura narrativa che, non molto tempo dopo, diventano corsi di scrittura creativa, come materie autonome. Nel 1936 nasce l'Iowa Writing Workshop, il master più prestigioso, dove hanno studiato e/o insegnato[senza fonte] John Cheever, Kurt Vonnegut, Philip Roth, Tom Coraghessan Boyle, Robert Lowell, Michael Cunningham, Trenton Lee Stewart.
Alcuni grandi scrittori americani sono usciti proprio dai corsi di scrittura creativa e, a loro volta, ne sono diventati gli insegnanti.[senza fonte] Wystan Hugh Auden, Iosif Aleksandrovich Brodsky, Saul Bellow, Jack Kerouac, Allen Ginsberg, William Seward Burroughs, Francis Scott Fitzgerald, Ernest Hemingway, Raymond Carver, Howard Hawks, Robert Coover, Joyce Carol Oates, Jonathan Safran Foer, Gary Shteyngart, John Irving, Michael Chabon, Alice Sebold, Richard Ford, Edgar Lawrence Doctorow, Kazuo Ishiguro, Ian McEwan e tanti altri poeti e scrittori famosi in tutto il mondo si sono laureati o hanno frequentato corsi e master di scrittura creativa.
All'inizio del XXI secolo, quasi tutte le università americane hanno nei loro programmi formativi seminari e master di scrittura creativa (negli Stati Uniti i master in scrittura creativa sono 153 rispetto ai 15 negli anni ottanta del XX secolo).
L'insegnamento della scrittura creativa si è sviluppata in modo diverso negli stati europei. In alcuni stati, Regno Unito in prima fila e a seguire Germania e Repubblica Ceca, l'insegnamento della scrittura creativa trova spazio all'interno delle università con corsi e lauree e nelle scuole private; negli altri paesi, soprattutto del Mediterraneo, l'offerta formativa si è sviluppata soprattutto nelle scuole private, il cui diploma non è riconosciuto legalmente. La Francia, dove la scrittura creativa ha avuto grande diffusione grazie ai pedagogisti Célestin Freinet e Paul Le Bohec, è l'unico Stato in cui sia possibile trovare una formazione per i formatori in scrittura creativa.[1]
L'esperienza, le metodologie e le applicazioni si sono sviluppate in maniera diversa in ciascuno Stato e ogni scuola presenta decise differenze didattiche. Alcune insegnano più propriamente la tecnica, altre, invece, hanno anche l'ambizione di insegnare a conoscere meglio sé stessi attraverso la scrittura[2], altre ancora ritengono che lo scopo primario delle scuole di scrittura creativa sia di migliorare lo stile di scrittura e, soprattutto, di insegnare a leggere in modo più consapevole e critico.[3] Per favorire relazioni e scambio di esperienze e per mettere a confronto i vari programmi, sin dal 2005, tra le varie scuole europee si sono sviluppate reti di comunicazione, come ad esempio la European Network of Creative Writing Programmes (ENCWP).
A Madrid, nel 2010, sette tra le maggiori scuole si sono unite nell'Associazione Europea di Scrittura Creativa (European Association of Creative Writing)[4] con l'obiettivo di migliorare la didattica attraverso uno scambio di idee, contenuti e metodologie.
La didattica sulla scrittura creativa in Italia nasce a metà degli anni Ottanta del XX secolo, grazie all'iniziativa di alcuni scrittori che attivarono i primi corsi. Il primo[senza fonte] a inaugurare corsi di scrittura creativa è Raffaele Crovi che, nel 1984, presso il Teatro Verdi di Milano, ne introduce l'insegnamento. L'anno successivo cede il testimone a Giuseppe Pontiggia.[5] Pochi anni dopo, nel 1988, a Roma nasce la "Scuola di scrittura Omero", prima[senza fonte] scuola di scrittura creativa. Il primo corso è tenuto da Vincenzo Cerami, noto scrittore e sceneggiatore. Nel 1989, a Firenze, viene fondata la Scuola di "Semicerchio. Rivista di poesia comparata", la prima[senza fonte] a nascere come scuola di poesia, poi estesa alla narrativa. Nel 1993 Giulio Mozzi fonda a Padova la “Piccola scuola di scrittura creativa” presso il circolo “Lanterna Magica”. Nel 1994, a Torino, Alessandro Baricco con alcuni colleghi apre la “Scuola Holden” e negli anni immediatamente successivi a Venezia inizia la sua attività il “Laboratorio di scrittura creativa” presso il circolo “Walter Tobagi”, mentre a Trieste viene avviato il progetto di scrittura “Parola per parola” e a Milano, prima presso lo Zelig, poi al Teatro dell'Arte, “Bartleby - Pratiche della scrittura e della lettura”[6], il progetto di Giampaolo Spinato che tra il 2005 e il 2015 darà vita all'associazione “Bartleby Factory"[7][8].
La scrittura creativa nasce dall'applicazione della potenzialità creativa, presente in forme diverse in tutte le persone e che consente di elaborare soluzioni nuove, inedite ed originali nei vari contesti della vita, alla scrittura. Tale applicazione produce degli elaborati in cui sono presenti gli elementi tipici della creatività stessa intesi come: fantasia, invenzione, immaginazione, originalità. Lo scrittore creativo dal primo istante in cui pensa ad una storia fino a quando ne scrive la scena finale deve far uso di tutti e cinque i sensi, poiché l'immaginazione creativa viene alimentata dalla capacità di tradurre la realtà in modo inedito e dall'abilità di usare la fantasia per rielaborare in modo originale le conoscenze acquisite con precedenti esperienze dirette o indirette (ad esempio di lettura). Proust a tale proposito sosteneva che: ”il vero viaggio di scoperta non è cercare nuove terre, ma avere nuovi occhi”. Un elemento basilare e costitutivo della scrittura creativa sono le idee le quali si sviluppano attraverso due fasi, una divergente, l'altra convergente: nella prima fase la mente è libera di viaggiare senza confini all'interno di mondi fantastici, possibili e impossibili; nella seconda fase, invece, le idee vengono raccolte, scelte, analizzate e selezionate. L'altro elemento fondamentale della scrittura creativa è lo stile. Nella scrittura creativa le emozioni e i sensi si combinano producendo storie che riescono a conquistare per la loro particolarità l'attenzione del lettore; la scrittura creativa collega il pensiero, le emozioni e le sensazioni (reali o immaginate) di chi scrive con quelli di chi legge attraverso un ponte empatico che ha come punto di partenza la fantasia, la capacità e l'ispirazione dello scrittore e come punto di arrivo l'immaginazione, l'interpretazione e la rielaborazione del lettore.[9]
Negli Stati Uniti, oltre alle università che hanno nei loro programmi come materia autonoma la scrittura creativa, esistono numerose scuole di scrittura che organizzano corsi di scrittura creativa, aperti a tutti e a pagamento; la maggior parte applica metodologie di insegnamento uguali o simili. Nelle classi, generalmente con pochi partecipanti e altamente strutturate, vengono usati i seguenti metodi:
Oltre a commenti e opinioni, vengono dati suggerimenti da esperti e insegnanti, attraverso un dialogo in cui è possibile fare domande ed avere risposte immediate; questo metodo è utilissimo per migliorare la scrittura e le capacità degli aspiranti scrittori.[10]
Oltre a credere profondamente che l'arte della scrittura si possa insegnare, nei corsi di scrittura creativa si ha come obiettivo la demistificazione del processo di scrivere, e si dà la possibilità agli studenti di imparare a liberare la propria immaginazione e fantasia in un ambiente sicuro e creativo.[11]
Nella parte teorica di un insegnamento si comincia elaborando un testo nel quale si tiene conto di alcuni elementi fondamentali.
Una narrazione creativamente efficace quindi prevede il coinvolgimento di molteplici fattori ed elementi, dal prologo all'epilogo il tessuto narrativo deve coinvolgere in modo coerente ma anche a tratti sorprendente il lettore, dove a partire dai singoli personaggi, passando alla trama ma anche all'ambiente e allo stile narrativo, si arriva ad avere una lettura piacevole e stimolante.[12]
Nella fase pratica del lavoro vengono messi in pratica gli strumenti narrativi acquisiti durante l'analisi teorica. Durante ogni lezione si fanno esercitazioni, confronti e correzioni. Vengono scritti racconti e analizzate le idee individuali per uno sviluppo letterario. È questa la fase in cui la creatività viene incoraggiata e indirizzata sulla strada di un percorso narrativo coerente e personale.
Nei laboratori di scrittura creativa gli insegnanti offrono gli strumenti per affrontare la stesura di un testo narrativo attraverso la verifica delle fasi e degli elementi che lo costituiscono. Si parte con la lettura dei testi e, successivamente, si passa all'esercitazione della scrittura. Leggere è la prima e più importante attività per chi scrive; come in tutte le arti, il punto di partenza è l'esperienza dei maestri: ecco quindi che diventa indispensabile la presenza in ogni lezione di esercizi guidati su testi letterari già scritti, alcuni famosi, altri da scoprire, e l'approfondimento di classici, che permettono di conoscere la pratica letteraria “dal vivo” e di scoprire le tecniche in azione usate dagli scrittori. Gli esercizi permettono di mettere le basi della creatività letteraria, anche attraverso il confronto del proprio lavoro con quello degli altri studenti. In questo modo il corso viene vissuto come un vero e proprio laboratorio di scrittura: ogni tappa dell'apprendimento diventa l'occasione per scoprire il piacere di fare letteratura, di verificare le proprie attitudini e di individuare una voce personale.
La scrittura creativa - racconti e romanzi, fiabe, gialli, storie di fantasmi, fantascienza, teatro, poesia – applica diverse tecniche, a seconda del tipo del testo letterario che si va a scrivere. Ad esempio per scrivere un racconto bisogna seguire certe regole, che non sono le stesse “utilizzabili” in una poesia.
La domanda che si pongono tanti è: si può insegnare a scrivere un romanzo? È vero che la predisposizione per la scrittura è una attitudine personale ma è altresì vero che il talento non si presenta sempre in maniera evidente. Il talento è una qualità che va coltivata e sviluppata una volta scoperta. E come per qualunque altra disciplina artistica, anche per la creatività letteraria esistono dei metodi che aiutano a verificare e potenziare le proprie capacità.
Nei Paesi anglosassoni l'insegnamento della scrittura creativa è ormai un'abitudine consolidata e viene inserita in quasi tutti i percorsi formativi e scolastici, soprattutto quelli umanistici. Nonostante questo, sulle tecniche e sui metodi di insegnamento della scrittura creativa si sono aperti vari dibattiti nel mondo letterario internazionale e molti hanno scritto articoli esprimendo opinioni contrarie all'insegnamento.
“... Uno scrittore privo di talento non può evolvere uno stile letterario di qualche merito. [...] Non credo che si possa insegnare a scrivere a chi già non possiede talento letterario. Solo in quest'ultimo caso (se esiste del talento) un giovane autore può essere aiutato a trovare sé stesso, a liberare il proprio linguaggio dai cliché, a eliminare le goffaggini, ad abituarsi a cercare con risoluta pazienza la parola giusta, la sola che potrà trasmettere con la massima precisione l'esatta sfumatura e intensità del suo pensiero.”[13]
Nonostante ci sia un grande numero di programmi accademici e percorsi privati di scrittura creativa in tutto il mondo, molte persone pensano che la scrittura creativa non possa essere insegnata. Kay Boyle, nota scrittrice e insegnante, direttrice del programma di scrittura creativa a San Francisco per sedici anni, ha dichiarato: “tutti i programmi di scrittura creativa dovrebbero essere aboliti per legge”.[14]
Secondo Ermanno Cavazzoni, quando si fa della letteratura
«si è sempre alle prime armi, difficile imparare il mestiere; anzi se uno l’impara, allora meglio che smetta. Perché questo è un campo dove si fanno parlare i fantasmi, e i fantasmi mediamente fanno quello che vogliono loro. I fantasmi, e così tutte le pazzie segrete, le angosce e tutte le forme di intima agitazione, tutti questi traffici incerti non sono mai addomesticati abbastanza in modo da poterne disporre a comando. Per questo se mai dovesse esserci una scuola di scrittura, dovrebbe essere una faccenda medianica e spiritica»
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