Sandalo
tipo di calzatura Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il sandalo è una calzatura aperta. Lascia il piede in gran parte scoperto e permette quindi un eccellente ricambio d'aria evitando la sudorazione dei piedi. Il sandalo viene considerata una scarpa aperta, anche se solo sulla punta o sul tallone[1].

Struttura
Riepilogo
Prospettiva




I sandali sono formati da una suola e da lacci o strisce che servono a tenerli fermi intorno al piede. La suola può essere di diversi materiali: cuoio, gomma, fibre intrecciate come paglia o rafia, materie plastiche. I lacci sono pezzi sagomati o strisce di tessuto, pelle, fibre, gomma o plastica; avvolgono la parte superiore del piede e quella posteriore della caviglia. I sandali infradito vengono tenuti fermi da un laccio che passa tra l'alluce e il secondo dito del piede e che si divide, andando a riattaccarsi alla suola ai suoi lati, formando una sorta di Y[2].
La chiusura si può ottenere con l'annodatura dei lacci o con mezzi più tecnologici come velcro, fibbie, bottoni e automatici.
I sandali femminili possono essere dotati di tacco e plateau anche molto alti, con colori appariscenti e decorazioni applicate; da calzatura pratica diventano accessori di moda.
Calzatura economica e di facile costruzione, i sandali sono molto diffusi nel terzo mondo, nei paesi di clima caldo o nei periodi caldi.
In alcuni paesi, per esempio in Perù, i sandali sono costruiti con i copertoni usati di auto; alla suola tagliata dal copertone si uniscono con chiodini quattro strisce intrecciate per la tomaia e una posteriore per fermarli alla caviglia. Quelli femminili vengono ornati con dischetti di plastica colorata fermati da un rivetto. Le incisioni praticate sotto la suola e il materiale indistruttibile ne fanno un ottimo strumento per arrampicarsi sulle Ande[3][4].
In alcuni luoghi sacri si trovano incisioni su pietra che rappresentano il "sandalo del pellegrino", ad esempio a Matera [5] e nell'Abbazia di San Pietro a San Bonifacio in provincia di Verona.
Varianti
Riepilogo
Prospettiva
Tra i molti tipi di sandali ci sono[6][7][8][9][10][11][12]:
- Sandali a piedi nudi: il termine è improprio perché si tratta di cinghie o gioielli, come cavigliere e anelli per le dita dei piedi, che non hanno suola
- Calighe: classica calzatura militare dell'antica Roma con suola pesante usati come sandali per la marcia; indossato da tutti ranghi incluso il centurione
- Zoccoli: sandali pesanti con una spessa suola tipicamente di legno
- Sandali dei pescatori: come gli occhi di bue in origine per uomini e ragazzi. Le dita sono racchiuse da una serie di fasce di pelle intrecciate longitudinalmente con la cinghia centrale che si trova lungo il collo del piede. Una cinghia trasversale regolabile o barra è fissata con una fibbia. Il tallone può essere completamente chiuso o allacciato da una singola cinghia unita a croce. Lo stile sembra abbia avuto origine in Francia
- Geta: classica calzatura giapponese con suola in legno tradizionalmente di cryptomeria rialzata da due tasselli, tenuta sul piede con una stringa che divide l'alluce dalle altre dita del piede
- Sandali greci: calzatura tipica della Grecia e del Salento con una suola (generalmente piatta o bassa) fasciata al piede da cinghie intrecciate che attraversano le dita dei piedi e collo del piede, con chiusura intorno alla caviglia. Uno stile simile è talvolta chiamato sandalo gladiatore
- Sandali con tacco: calzatura con plateau e tacchi alti
- Sandali fatti con copertoni o Ho Chi Minh sandal: sandali realizzati e indossati in molti paesi e noti negli Stati Uniti come calzature indossate dalla gente rurale dell'Indocina durante la guerra del Vietnam, da cui deriva il nome
- Huaraches: sandalo piatto messicano in origine realizzato in gomma riciclata usata per strisce minimali
- Sandali di plastica trasparente o Jelly sandals: simili ai sandali dei pescatori ma in PVC e inventati nel 1946 dal francese Jean Dauphant in risposta alla carenza di cuoio nel dopoguerra
- Jipsin: sandalo tradizionale coreano fatto di paglia
- Patten: zoccoli tradizionali medioevali di grandi dimensioni con suola di legno e congegno di metallo che serviva per elevare il piede e aumentare l'altezza camminando sul fango
- Paduka: calzatura tradizionali indiana composta da una suola e un piccolo montante con pomello che si infila tra l'alluce e il secondo dito
- Sandali romani: calzatura tenuta al piede da una tomaia composta da una serie di cinghie equidistanti e inarcate
- Sandali acqua salata o Saltwater sandals: calzatura piatta sviluppata negli anni 1940 per far fronte a carenze di cuoio in tempo di guerra, in primo luogo indossata dai bambini
- Occhi di bue: sandali soprattutto per i bambini, con punta e tallone chiuso
- Zōri: sandali giapponesi di cuoio
- Sandali alla schiava: Sandali bassi alla schiava con o senza tacco.
Codice della strada
Nel codice della strada precedente a quello in vigore dal 1992 era proibita la guida con calzature non allacciate dietro la caviglia; era vietata la guida con le ciabatte ma non la guida con i sandali. Tale divieto oggi non esiste, rimanendo però l'obbligo di porsi in condizioni di sicurezza prima di mettersi alla guida[13].
Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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