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politico italiano (1972-) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Salvatore Domenico Antonio Pogliese, detto Salvo (Catania, 3 marzo 1972), è un politico italiano, attualmente senatore di Fratelli d'Italia per la XIX legislatura.
Salvo Pogliese | |
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Sindaco di Catania | |
Durata mandato | 18 giugno 2018[1] – 28 luglio 2022 |
Predecessore | Enzo Bianco |
Successore | Federico Portoghese (commissario straordinario) |
Sindaco metropolitano di Catania | |
Durata mandato | 18 giugno 2018[1] – 28 luglio 2022 |
Predecessore | Enzo Bianco |
Successore | Federico Portoghese (commissario straordinario) |
Vicepresidente dell'Assemblea Regionale Siciliana | |
Durata mandato | 11 dicembre 2012 – 30 giugno 2014 |
Presidente | Giovanni Ardizzone |
Senatore della Repubblica Italiana | |
In carica | |
Inizio mandato | 13 ottobre 2022 |
Legislatura | XIX |
Gruppo parlamentare | Fratelli d'Italia |
Circoscrizione | Sicilia |
Sito istituzionale | |
Europarlamentare | |
Durata mandato | 1º luglio 2014 – 14 luglio 2018 |
Legislatura | VIII |
Gruppo parlamentare | PPE |
Circoscrizione | Italia insulare |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Fratelli d'Italia (dal 2019) In precedenza: MSI (fino al 1995) AN (1995-2009) PdL (2009-2013) FI (2013-2019) |
Titolo di studio | Laurea in economia e commercio |
Università | Università degli Studi di Catania |
Professione | Dottore commercialista |
Dal 2018 al 2022 ha ricoperto la carica di sindaco di Catania e dell'omonima città metropolitana.
Laureato in economia e commercio, inizia giovanissimo a fare politica nel Fronte della Gioventù, l'organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano, di cui è stato segretario provinciale di Catania.
Consigliere d'Amministrazione dell'Università degli Studi di Catania per gli studenti di destra dal 1993 al 1997, nel 1996 diventa segretario regionale di Azione Giovani. Primo eletto nel novembre 1997 al consiglio comunale di Catania in Alleanza Nazionale.
È stato dal 2003 al 2005 assessore nella giunta provinciale di Catania presieduta da Raffaele Lombardo.[2]
In occasione delle elezioni regionali in Sicilia del 2006 è eletto all'Assemblea regionale siciliana nelle liste di Alleanza Nazionale, in rappresentanza della circoscrizione di Catania. Viene riconfermato alle elezioni anticipate del 2008, con 18.945 preferenze (il 9% di quelle espresse) tra le liste del Popolo della Libertà (PdL), diventando poi vice-capogruppo PdL all'ARS[3].
Ricandidato per la terza volta alle regionali siciliane del 2012, viene rieletto con 11.932 preferenze (il 16% di quelle espresse) nel PdL all'Ars, dove diventa componente della c emissione "Esame delle attività dell'Unione Europea" e l'11 dicembre 2012 viene eletto vicepresidente dell'Assemblea.[4]
Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del Popolo della Libertà, aderisce alla rinascita di Forza Italia.[5][6]
In vista delle elezioni europee del 2014, viene candidato nella circoscrizione Italia insulare tra le liste di Forza Italia, dove alla fine risulta il primo degli eletti con 61.186 preferenze[7]. Il 30 giugno 2014, Salvo Pogliese ha presentato le proprie dimissioni da deputato regionale e Vicepresidente dell'Assemblea, optando per lo scranno di europarlamentare.[8]
Nel febbraio 2018 ha ufficializzato e resa pubblica la sua candidatura come sindaco di Catania per le imminenti elezioni amministrative[9] con l'appoggio di Forza Italia, Fratelli d'Italia, Unione di Centro, Noi con Salvini, #DiventeràBellissima del Governatore Nello Musumeci e 4 liste civiche "Salvo Pogliese Sindaco", "Grande Catania", "In Campo con Pogliese" e "Catania in Azione". Vince al primo turno del 10 giugno con il 52,29% dei voti, battendo il sindaco uscente del centro-sinistra Enzo Bianco, che si ferma al 26,41%[10]. Il 9 luglio successivo, presso Palazzo degli Elefanti, presenta la nuova giunta comunale, mantenendo al personale le deleghe della Polizia Municipale ed all'Urbanistica. Il 14 luglio si dimette da europarlamentare. Tra i sindaci direttamente eletti dai cittadini finora è l'unico a essere nato proprio a Catania.
Il 17 aprile 2019 decide di lasciare Forza Italia, in contrasto con la linea politica del coordinatore regionale Gianfranco Miccichè, e quasi tre mesi dopo aderisce a Fratelli d'Italia, del quale diventa anche coordinatore regionale per la Sicilia orientale.[11][12][13]
A partire dal 23 luglio 2020, a seguito della condanna in primo grado per le "spese pazze" all'Assemblea regionale siciliana, Pogliese viene sospeso dalla carica di sindaco[14], in applicazione della legge Severino sui casi di decadenza dei diritti degli amministratori locali coinvolti in provvedimenti penali. Dopo una sospensione durata 4 mesi, viene reintegrato nelle vesti di sindaco il 5 dicembre successivo, poiché il Tribunale civile di Catania ha trasmesso gli atti della richiesta di annullamento alla Corte costituzionale[15].
Il 24 gennaio 2022 viene nuovamente sospeso dalla carica di sindaco per conto della prefettura di Catania, dopo che nel dicembre dell'anno precedente la corte costituzionale dichiarò non fondate le questioni di legittimità.[16][17]
Dopo essersi dimesso definitivamente da sindaco il 28 luglio 2022, si candida al Senato della Repubblica alle elezioni politiche anticipate del 25 settembre in terza posizione nel collegio plurinominale di Catania-Siracusa-Messina, risultando infine eletto.[18]
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