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imperatrice romana consorte dell'imperatore Alessandro Severo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Gnea Seia Erennia Sallustia Barbia Orbiana[1] (in latino Gnaea Seia Herennia Sallustia Barbia Orbiana; fl. 225-227) è stata un'imperatrice romana moglie dell'imperatore Alessandro Severo.
Sallustia Orbiana | |
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Testa in marmo di Orbiana | |
Consorte dell'imperatore romano | |
In carica | 225 – 227 |
Nome completo | Gnaea Seia Herennia Sallustia Barbia Orbiana |
Padre | Lucio Seio Sallustio |
Consorte di | Alessandro Severo |
Orbiana era di famiglia aristocratica; suo padre era Seio Sallustio, prefetto del pretorio.
Nel 225 sposò l'imperatore Alessandro Severo, quando questi aveva sedici anni, ricevendo il titolo di augusta; Sallustio fece una rapida carriera, divenendo persino caesar. Secondo Erodiano,[2] Orbiana entrò in contrasto con la potente suocera, Giulia Mamea, che desiderava il titolo di augusta solo per sé; Alessandro, al contrario, ne era innamorato.
Mamea, che aveva regnato da dietro il trono del figlio da quando questi era stato eletto imperatore all'età di tredici anni, entrò in contrasto anche con Sallustio; nel 227 Sallustio fu accusato di aver tramato di rovesciare Alessandro con l'aiuto della guardia pretoriana, e fu messo a morte; contestualmente, Mamea ordinò che Orbiana venisse mandata in esilio in Libia, malgrado Alessandro tentasse di difendere la moglie prima di cedere alla madre.
Come augusta, Orbiana venne ritratta su diverse emissioni monetarie, le quali, causa il suo breve regno, sono piuttosto rare; principalmente si tratta di emissioni celebranti la concordia augustorum, la «concordia degli augusti», con talvolta la raffigurazione di Orbiana e Alessandro che si stringono la mano in un gesto di concordia.[3]
Una notevole statua di Sallustia si trova oggi ai Musei Vaticani, nel Cortile Belvedere. Sallustia è rappresentata nelle vesti di Venus Felix, accompagnata da Cupido, e la base porta la dedica di due liberti dell'imperatrice, Elpidio e Sallustia.[4]
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