Rodolfo Renier

filologo, letterato e filosofo italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Rodolfo Renier

Rodolfo Renier (Treviso, 11 agosto 1857Torino, 8 gennaio 1915) è stato un filologo, letterato e filosofo italiano.

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Rodolfo Renier

Biografia

Nacque dall'antica famiglia patrizia veneziana dei Renier, figlio di Luigi e Fanny Venturi[1]. Studiò in varie città italiane (Camerino, Urbino, Ancona), sempre seguendo gli spostamenti del padre Luigi, magistrato.[2]

Fu poi allievo all'Università di Bologna di Giosuè Carducci, per passare successivamente a Torino, dove si laureò in Filosofia nel 1879.[3]

Si perfezionò quindi a Firenze, all'Istituto di Studi Superiori, sotto la guida di Adolfo Bartoli, conseguendo nel 1880 il diploma di Lettere e Storia.[4]

Nel 1883 fu professore di Letterature neolatine all'Università degli Studi di Torino.[5]

Sempre nel 1883 fondò con Arturo Graf e Francesco Novati il Giornale storico della letteratura italiana, che pochi anni dopo passò sostanzialmente a dirigere da solo,[4] «profondendovi, negli studi particolari, nelle rassegne, negli annunci analitici e in un ricchissimo notiziario, un vero inesauribile tesoro di cultura, di notizie, di rilievi».[6]

Curò importanti edizioni critiche e monografie; i suoi saggi critici spaziano attraverso tutta la letteratura europea.[7]

Fu relatore di tesi e maestro di Luigi Foscolo Benedetto.

Opere

  • Il tipo estetico della donna nel Medio Evo, Ancona, Morelli, 1885.
  • Isabella d'Este Gonzaga, Roma, Vercellini, 1888.
  • Mantova e Urbino (con A. Luzio), Torino / Roma, L. Roux e C., 1893.
  • La cultura e le relazioni letterarie d'Isabella d'Este Gonzaga (con A. Luzio), Torino, Loescher, 1903.
  • Svaghi critici, Bari, Laterza, 1910.

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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