Le reti transeuropee dei trasporti (in inglese Trans-European Networks - Transport, abbreviato TEN-T) sono un insieme d'infrastrutture di trasporto integrate previste per sostenere il mercato unico, garantire la libera circolazione delle merci e delle persone e rafforzare la crescita, l'occupazione e la competitività dell'Unione europea.

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Mappa dei 9 corridoi terrestri prioritari definiti nel 2013 dai regolamenti EU 1315/2013 e 1316/2013 (TEN-T Core Network Corridors), nonché della rete estesa, aggiornata al 2022.

In passato, i sistemi di trasporto europei si sviluppavano per lo più secondo criteri nazionali, con la conseguente scarsità o completa assenza di interconnessioni ai confini o lungo corridoi strategici. La debolezza delle interconnessioni di trasporto ostacola la crescita economica. Sin dagli anni novanta, la politica RTE-T ha orientato i fondi europei al sostegno della realizzazione di progetti infrastrutturali fondamentali per l'Europa.[1]

La base giuridica delle reti si fonda sul Trattato di Maastricht siglato nel 1992, benché si possano individuare dei primi documenti di lavoro sin dai primi anni ottanta, in special modo quelli prodotti dalla Tavola rotonda europea dell'industria[2][3]. Un altro documento importante è stato libro bianco sui Trasporti, lo sviluppo futuro della politica comune dei trasporti, pubblicato nel dicembre del 1992, modificato poi dai successivi documenti del 2001[4] e del 2011[5]. La decisione formale sullo sviluppo delle TEN-T avvenne con decisione 1692/96[6] del Parlamento europeo e del Consiglio dell'Unione europea.

Descrizione

Le reti di trasporto trans-europee sono definite come una delle tre classi costituenti le reti trans-europee (TEN), previste dall'Unione europea con l'articolo 129b titolo XII[7] del Trattato di Maastricht del 1992. Il Trattato ha l'obiettivo di creare un mercato interno europeo e di sviluppare la coesione economica e sociale, e tale mercato unico, con libertà di movimento per beni, persone e servizi, necessita di infrastrutture efficienti e moderne. Le reti TEN sono state dunque definite anche a questo scopo, oltre che per garantire l'interconnessione e l'interoperabilità delle reti nazionali. Inoltre, la costruzione delle reti trans-europee è anche vista come un importante elemento di crescita economica e occupazionale.

La Commissione europea ha quindi sviluppato delle linee-guida relative ad obiettivi, priorità, identificazione dei progetti di interesse comune e linee maestre per i tre settori coinvolti (trasporti, energia e telecomunicazioni). Il Parlamento europeo ed il Consiglio dell'Unione europea hanno approvato tali linee-guida dopo essersi consultati con il Comitato economico e sociale e con il Comitato delle regioni.

A partire dal 2006, la responsabilità per l'implementazione e la gestione del programma TEN-T è affidato all'Agenzia esecutiva per la rete transeuropea di trasporto.[8]

Il trattato ha definito tre classi di infrastrutture:

  • Reti di trasporto trans-europee (TEN-T), suddivise in:
    • rete stradale trans-europea;
    • rete ferroviaria trans-europea (che a sua volta include sia la rete ferroviaria convenzionale trans-europea che la rete ferroviaria ad alta velocità trans-europea);
    • rete fluviale trans-europea e porti per la navigazione interna;
    • rete di porti marittimi trans-europea;
    • rete marittima trans-europea (detta anche "autostrade del mare") (aggiunta all'elenco dalla Direttiva N. 884/2004/CE)
    • rete aeroportuale trans-europea;
    • rete combinata di trasporto trans-europea;
    • rete di informazione e gestione delle spedizioni trans-europea;
    • rete di gestione del traffico aereo trans-europea che comprende:
  • Reti energetiche trans-europee (TEN-E), che includono i progetti prioritari[9]:
    • Northern Seas offshore grid;
    • North-South electricity interconnections in Western Europe;
    • North-South electricity interconnections in Central Eastern and South Eastern Europe;
    • Baltic Energy Market Interconnection Plan in electricity;
    • North-South gas interconnections in Western Europe
    • North-South gas interconnections in Central Eastern and South Eastern Europe;
    • Corridoio meridionale del gas, che include i:
    • Baltic Energy Market Interconnection Plan in gas;
    • Priority Thematic Area Smart Grids Deployment;
  • Reti di telecomunicazioni trans-europee (eTEN), che include la:

La rete stradale

La rete stradale trans-europea è un complesso progetto di rete stradale costituito sia dall'insieme delle grandi direttrici che attraversano le singole nazioni europee sia i progetti di interconnessione prioritari; questi sono state individuati e determinati con la Decisione n. 629[10] del 29 ottobre 1993. Rinnovata con la Decisione n.1692[11] del 23 luglio 1996, è stata rivista con la Decisione n. 661[12] del 7 luglio 2010

Descrizione

La rete stradale trans-europea, secondo l'articolo 9 della Decisione 661/2010/EU, include le autostrade o le strade ad alta qualità, esistenti, nuove o da adattare, le quali:

  • hanno un importante ruolo per il traffico a lunga distanza;
  • permettono di aggirare i principali centri urbani in prossimità dell'evento direttrici individuate
  • provvedono l'interconnessione con altri mezzi di trasporto
  • connettono le regioni isolate e periferiche con il resto del territorio europeo.

L'Unione europea promuove, attraverso finanziamenti e provvedimenti legislativi, un grande insieme di progetti di sviluppo, di interconnessione, di adeguamento dell'esistente e di realizzazione ex novo, lungo le (o per accedere alle) direttrici strategiche individuate, allo scopo di favorire la comunicazione e lo scambio commerciale tra le nazioni europee.

Le infrastrutture finora realizzate o adeguate sono:

In aggiunta ai specifici progetti prioritari si affiancano i "progetti di interesse comune", il quale soddisfano comunque i criteri stabiliti nell'articolo 7 della decisione 661/2010/EU, la cui implementazione dipende dal grado di maturità e della disponibilità delle risorse finanziarie.

La rete ferroviaria

La rete ferroviaria trans-europea è un complesso progetto di rete ferroviaria costituito dall'insieme delle grandi direttrici che attraversano le singole nazioni; queste sono state individuate e determinate la prima volta con l'adozione della decisione 1962/96/CE del 23 luglio 1996,[13] per essere ridefinite nel 2004 e nel 2013.[1]

Descrizione

Con l'atto del 1996, partendo dalle singole reti ferroviarie nazionali dei 15 paesi che allora ne erano membri, l'Unione europea ha delineato delle specifiche volte a costituire una grande rete di trasporto, sovranazionale, a cui è stato dato il nome di TEN (Trans European Network). Successivamente la decisione 884/2004/CE ne ha estesa l'applicazione ai nuovi paesi aderenti. Lo scopo della TEN-T è quello di procedere per assicurare, razionalizzando e rendendo compatibili ed interoperabili le infrastrutture, il riequilibrio del trasporto merci tra i singoli vettori stradale e ferroviario allo scopo di contribuire alla riduzione del divario economico tra le regioni del continente europeo e promuoverne lo sviluppo.

L'UIC si è poi impegnato nello sviluppo del progetto EURAILINFRA (European Infrastructure Market Capacity and Investment) in sinergia tra i vari gestori ferroviari principali europei per studiare gli interventi opportuni allo scopo di eliminare i cosiddetti colli di bottiglia della rete TEN basandosi sull'analisi strutturale dei singoli corridoi internazionali.

Ciò a causa della diversa genesi delle singole ferrovie nazionali e della differente evoluzione tecnica che danno luogo a serie disomogeneità tecniche e di capacità, generando in molti casi strozzature che rallentano il trasporto delle merci e dei passeggeri, ne degradano lo standard qualitativo e in definitiva ne compromettono la capacità di attrarre clientela dalle altre modalità di trasporto.

Le disomogeneità (o colli di bottiglia) sono individuate di massima nei seguenti motivi:

  • limitazioni di tipo tecnico
  1. peso assiale
  2. sagoma limite o gabarit
  3. tipo di energia elettrica
  4. qualità del materiale rotabile
  5. massima lunghezza possibile dei treni
  6. massima massa totale dei treni
  • limitazioni funzionali connesse con l'andamento plano-altimetrico del tracciato
  • limitazioni di capacità (tracce orarie disponibili)

È evidente che l'omogeneizzazione delle elencate caratteristiche richiede enormi investimenti e un notevole lasso di tempo dato che, tra l'altro, in specie nel caso della penisola italiana, comporterebbe imponenti interventi sul territorio a causa della difficile orografia. Esempi sono la costruzione del ponte sullo stretto di Messina o la ricostruzione della ferrovia Tirrenica Meridionale per quanto riguarda il corridoio TEN 1 o gli interventi sulla direttrice del Brennero o ancora l'adeguamento della ferrovia Adriatica.[14]

Assi e progetti prioritari

A seguito della revisione della mappa Ten-T del 2011 e l’approvazione del regolamento UE 1315/2013 dell 17 ottobre 2013, sono stati definiti 9 progetti e assi di collegamento:[1]

Ulteriori informazioni Nº asse, Corridoio / progetto prioritario ...
Nº asse Corridoio / progetto prioritario Percorso Zone attraversate Caratteristiche / sezioni critiche Rete TEN-T
1Corridoio Baltico-AdriaticoTra il Mar Baltico al Mare AdriaticoLe zone industrializzate che vanno dalla Polonia meridionale a Vienna e Bratislava, alla Regione delle Alpi orientali e all'Italia settentrionaleLa sua realizzazione comprende importanti progetti ferroviari come la galleria di base del Semmering, la galleria di base della Koralpe in Austria e le sezioni transfrontaliere tra Polonia, Repubblica ceca e Slovacchia
2Corridoio Mare del Nord-BalticoTra i porti della costa orientale del Baltico e i porti del Mare del NordPer il collegamento della Finlandia con l'Estonia tramite navi traghetto, poi stradali e ferroviari moderni tra i tre Stati baltici, da un lato, e la Polonia, la Germania, i Paesi Bassi e il Belgio, dall'altro. Il corridoio comprende anche collegamenti fluviali tra il fiume Oder e i porti di Germania, Paesi Bassi e Belgio, come il "Mittelland-Kanal"Il progetto più importante è la Rail Baltica, una ferrovia europea a scartamento standard tra Tallinn, Riga, Kaunas e la Polonia nordorientale
3Corridoio MediterraneoTra la Penisola iberica con il confine ungro-ucrainoIl litorale mediterraneo della Spagna e della Francia per poi attraversare le Alpi nell'Italia settentrionale in direzione est, toccando la costa adriatica in Slovenia e Croazia, e proseguire verso l'Ungheria. I principali progetti ferroviari lungo questo corridoio sono i collegamenti Lione-Torino e la sezione Venezia-LubianaA parte il fiume Po e qualche altro canale nel Norditalia, il corridoio è essenzialmente stradale e ferroviario. Rispetto al primo progetto, è prevista l'estensione fino ad Algeciras (primo porto commerciale del Mediterraneo) al confine ucraino
4Corridoio Orientale/Mediterraneo orientaleCollega i porti del Mare del Nord, Mar Baltico, Mar Nero e MediterraneoLa Germania settentrionale, la Repubblica ceca, la regione della Pannonia e il sudest dell'Europa. Via mare andrà poi dalla Grecia a CiproOttimizzerà l'uso dei relativi porti e delle rispettive autostrade del mare. Includendo l'Elba come via navigabile interna permetterà di migliorare le connessioni multimodali dell'Europa centrale
5Corridoio Scandinavo-MediterraneoTra il Mar Baltico dalla Finlandia e dalla Svezia e passando attraverso la Germania, l'Italia quindi la Sicilia fino a MaltaI principali centri urbani e porti della Scandinavia e della Germania settentrionale che verranno collegati ai centri di produzione della Germania meridionale, dell'Austria e dell'Italia e quindi ai porti italiani e della Valletta. Il corridoio collega via mare Malta passando dalla SiciliaLe opere più importanti di questo corridoio sono il tunnel del Fehmarn Belt e la galleria di base del Brennero, con le rispettive vie di accesso, nonché il Ponte sullo stretto di Messina[15]
6Corridoio Reno-AlpiTra i porti del Mare del Nord di Rotterdam e Anversa con il Mar Mediterraneo a GenovaAlcuni dei principali centri economici della Ruhr renana, le regioni del Reno-Meno-Neckar, la Svizzera e MilanoÈ un corridoio multimodale che include il Reno come via navigabile interna. I principali progetti sono le gallerie di base in Svizzera, in parte già completate, e le loro vie di accesso in Germania e in Italia
7Corridoio AtlanticoTra la parte occidentale della Penisola iberica e Mannheim/StrasburgoPassa i porti di Le Havre e Rouen a Parigi e quindi a includendo anche la Senna come via navigabile internaCostituito da linee ferroviarie ad alta velocità e linee ferroviarie convenzionali parallele, la dimensione marittima svolge un ruolo cruciale in questo corridoio
8Corridoio Mare del Nord-MediterraneoDall'Irlanda e dal nord del Regno Unito fino al Mar Mediterraneo nel sud della FranciaAttraversa i Paesi Bassi, il Belgio e il Lussemburgo che comprende acque navigabili interne nel Benelux e in FranciaIntende non solo offrire servizi multimodali migliori tra i porti del Mare del Nord, i bacini fluviali della Mosa, del Reno, della Schelda, della Senna, della Saona e del Rodano e i porti di Fos-sur-Mer e Marsiglia
9Corridoio Reno-DanubioTra le regioni centrali intorno a Strasburgo e Francoforte sul MenoAttraversa la Germania meridionale a Vienna, Bratislava e Budapest per arrivare infine al Mar NeroImportante è la sezione tra Monaco di Baviera e Praga, Zilina, Kosice e il confine ucraino
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Si tratta di un progetto complessivo che dovrebbe divenire funzionale entro il 2030.[16] La rete ferroviaria centrale si articola in linee ad alta velocità, convenzionali, miste rispondenti a parametri di prestazione (velocità, capacità di traino, profili) e specifiche tecniche di interoperabilità (pendenze, sagoma, raggi di curvatura) comuni. Nella Pianura Padana il corridoio Mediterraneo (n. 3) interseca tre corridoi di direttrice nord-sud (nn. 1, 5, 6).[17]

Precedenti progetti prioritari

Il Consiglio europeo di Essen del 1994 aveva approvato un elenco di 14 specifici progetti TEN-T elaborato da un gruppo presieduto dall'allora vicepresidente della Commissione europea Henning Christophersen.

In seguito alle raccomandazioni del 2003 del gruppo ad alto livello sulle TEN-T di Karel Van Miert,[18] la Commissione europea aveva compilato nel 2005 un elenco di 30 progetti prioritari da avviare prima del 2010.[19]

Qui di seguito sono elencati i 30 assi e progetti prioritari:[20]

Ulteriori informazioni N., Asse o progetto prioritario ...
N. Asse o progetto prioritario Rete TEN-T
1Asse ferroviario Berlino - Verona/Milano – Bologna – Napoli – Messina – Palermo[21]Rete ferroviaria convenzionale trans-europea
2Asse ferroviario ad alta velocità Parigi – Bruxelles – Colonia – Amsterdam – Londra[22]Rete ferroviaria ad alta velocità trans-europea
3Asse ferroviario ad alta velocità dell'Europa sud-occidentale[23]Rete ferroviaria ad alta velocità trans-europea
4Asse ferroviario ad alta velocità dell'est[24]Rete ferroviaria ad alta velocità trans-europea
5Betuweroute/Betuwe line[25]
6Asse ferroviario Lione – Trieste – Divača/Capodistria – Divača – Lubiana – Budapest – confine ucraino[26]Rete ferroviaria convenzionale trans-europea
7Asse autostradale Igoumenitsa/Patrasso – Atene – Sofia – Budapest[27]Rete stradale trans-europea
8Asse multimodale Portogallo/Spagna – resto d'Europa[28]
9Asse ferroviario Cork – Dublino – Belfast – Stranraer[29]Rete ferroviaria convenzionale trans-europea
10Aeroporto di Malpensa[30]
11Øresund fixed link[31]
12Asse ferroviario/stradale del triangolo nordico[32]
13Asse stradale Regno Unito/Irlanda/Benelux[33]Rete stradale trans-europea
14West Coast Main Line[34]
15Sistema di posizionamento Galileo[35]Rete di posizionamento e navigazione satellitare trans-europea
16Asse ferroviario merci Sines/Algeciras - Madrid - Parigi[36]
17Asse ferroviario Parigi – Strasburgo – Stoccarda – Vienna – Bratislava[37]Rete ferroviaria convenzionale trans-europea
18Asse fluviale Reno/Mosa – Meno – Danubio[38]Rete fluviale trans-europea
19Interoperabilità ferroviaria ad alta velocità nella penisola iberica[39]
20Asse ferroviario del ponte Fehmarn Belt[40]
21Autostrade del mare[41]Rete marittima trans-europea
22Asse ferroviario Atene – Sofia – Budapest – Vienna – Praga – Norimberga/Dresda[42]Rete ferroviaria convenzionale trans-europea
23Asse ferroviario Danzica – Varsavia – Brno – Bratislava – Vienna[43]Rete ferroviaria convenzionale trans-europea
24Asse ferroviario Lione/Genova – Basilea – Duisburg – Rotterdam/Anversa[44] ("il ponte dei due mari")Rete ferroviaria convenzionale trans-europea
25Asse autostradale Danzica – Brno – Bratislava – Vienna[45]Rete stradale trans-europea
26Asse ferroviario/stradale Irlanda/Regno Unito/Europa continentale[46]
27Asse "Rail Baltica" Varsavia – Kaunas – Riga – Tallinn – Helsinki[47]
28"EuroCap-Rail" sull'asse ferroviario Bruxelles – Lussemburgo – Strasburgo[48]
29Asse ferroviario del corridoio intermodale Ionio/Adriatico[49]
30Via navigabile Senna – Schelda[50]
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La NLTL e i corridoi transeuropei TEN-T

Nel 2004 la NLTL fu inglobata nel Progetto prioritario europeo n. 6, inizialmente asse ferroviario Lione-frontiera ucraina denominato “corridoio 5”.[51] A sua volta questo tracciato era concepito come parte di un corridoio più esteso, che nelle ipotesi formulate alle conferenze di Creta (1994) e di Helsinki (1997) si estendeva fino a Kiev. Successivamente la politica comunitaria si limitò a definire corridoi “transeuropei”, inquadrati nella Trans-European Network-Trasport (TEN-T).[52]

Mappe

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Assi ferroviari e marittimi TEN-T 2005. Sono evidenziati gli assi 1, 6 e 24 che interessano l'Italia. Le "autostrade del mare" costituiscono il progetto prioritario 21.
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Mappa generale

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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