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album di David Bowie del 2003 Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Reality è il ventiquattresimo album discografico di David Bowie pubblicato nel 2003 dalla Iso Records in collaborazione con la Columbia Records.
Reality album in studio | |
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Artista | David Bowie |
Pubblicazione | 15 settembre 2003 |
Durata | 49:25 |
Dischi | 1 |
Tracce | 11 |
Genere | Rock Rock alternativo |
Etichetta | Iso/Columbia |
Produttore | Tony Visconti David Bowie |
Registrazione | The looking Glass Studios New York City |
Note | n. 29 n. 3 n. 4 |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | Francia[1] Regno Unito[2] |
David Bowie - cronologia | |
Singoli | |
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L'album venne registrato ai Looking Glass Studios di New York City, e co-prodotto da Bowie e Tony Visconti. Consiste principalmente in nuove composizioni originali, ma include anche due reinterpretazioni di brani noti, Pablo Picasso dei The Modern Lovers e Try Some, Buy Some di George Harrison. Queste due tracce erano state inizialmente destinate al mai inciso Pin Ups 2 che Bowie avrebbe voluto registrare negli anni settanta.[3]
Bowie iniziò la stesura dei brani di Reality già quando la produzione del suo precedente album Heathen era nelle fasi finali. Alcune canzoni furono composte molto velocemente: Fall Dog Bombs the Moon, per esempio, fu scritta in appena 30 minuti. Altri brani, come Bring Me the Disco King, erano canzoni che Bowie aveva già tentato di registrare negli anni settanta o in occasione delle sessioni del 1993 per Black Tie White Noise e Heathen del 2002.[3]
Bowie e Visconti produssero il disco sia in formato stereo che 5.1 mix.
A proposito del titolo dell'album, Bowie disse:
«Sento che la "realtà" è diventata un astratto per così tante persone negli ultimi 20 anni. Le cose che consideravano come verità sembrano essersi appena dissolte, ed è quasi come se pensassimo post-filosoficamente ora. Non c'è più nulla su cui contare. Nessuna conoscenza, solo l'interpretazione di quei fatti che ci bombardano ogni giorno. La conoscenza sembra essere stata lasciata indietro e c'è la sensazione che siamo alla deriva in mare aperto. Non c'è nient'altro a cui aggrapparsi e, naturalmente, le circostanze politiche spingono sempre più al largo quella barca.[3]»
Il disco venne pubblicato in diversi formati, tra i quali anche in versione "Limited DVD Tour Edition" contenente un DVD del concerto promozionale tenutosi al Riverside Studios, Hammersmith, Londra, l'8 settembre 2003, nel quale tutte le tracce dell'album vengono eseguite dal vivo. Sul CD audio, oltre all'album completo è presente anche una bonus track: una cover di Waterloo Sunset dei Kinks.
Recensione | Giudizio |
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AllMusic | [4] |
Encyclopedia of Popular Music | [5] |
Entertainment Weekly | C+[6] |
The Guardian | [7] |
Mojo | [8] |
Pitchfork | [9] |
Rolling Stone | [10] |
OndaRock | [11] |
Uncut | [12] |
USA Today | [13] |
Per quanto riguarda l'accoglienza, Reality ebbe un buon successo di critica e di pubblico sulla falsariga del precedente album Heathen (2002). Il Guardian diede all'album 4 stelle, Rolling Stone 3 stelle e mezza, ma la recensione forse più interessante la scrisse la BBC, che lo definì molto positivo e lo giudicò il migliore album (insieme a Earthling) di Bowie dai tempi di Scary Monsters (1980). Tuttavia non pochi furono anche i giudizi discordanti (specialmente sulla stampa musicale italiana), che definirono il disco inferiore al suo predecessore, e addirittura banale e di routine, poco ispirato dal punto di vista compositivo e sovraprodotto.[14][11] Nelle classifiche l'album esordì al 3º posto nel Regno Unito, al 2° in Francia, al 3° in Austria e in Germania, al 4° in Italia e al 2° in Russia. Nella classifica europea, redatta da Billboard esordì pertanto alla prima posizione. L'album andò peggio negli Stati Uniti, dove esordì solo alla posizione numero 29.
Testi e musiche di David Bowie, eccetto dove diversamente indicato.
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