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situazione sociale Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il razionamento è una situazione sociale che prevede la suddivisione di beni primari (come il cibo) razionando i beni a seconda della situazione.
Nella prima guerra mondiale a Londra, Parigi e Berlino il cibo di prima necessità veniva razionato a seconda del numero di persone in famiglia, mentre il cibo di seconda necessità come lo zucchero non veniva più prodotto perché la produzione costava troppo e tutti i soldi dovevano essere utilizzati nell'industria bellica.
Il razionamento poteva anche avvenire in caso di carestia in uno stato o in un territorio, come successe nelle campagne russe nella grande carestia del 1921 che terminò solo nel 1922 uccidendo più di 5 milioni di civili. Infatti la Russia nel 1921 produceva solo 38,2 milioni di tonnellate di grano ovvero meno della metà delle tonnellate prodotte nel 1920. In quel caso il razionamento fu a dir poco distruttivo dato che in tutto la popolazione che fu colpita dalla carestia fu di circa 90 milioni di persone.
Durante il periodo del comunismo di guerra il metodo distributivo del razionamento fu applicato come sistema proditorio ossia non in relazione a una contingenza (sebbene contingenze furono usate per giustificarne l'applicazione) ma come metodo voluto e pianificato, al posto del denaro (che si intendeva abolire definitivamente).
Oltre al comunismo "di guerra", che fu un esperimento incompleto, nel periodo della rivoluzione russa vi furono alcuni esperimenti localizzati di praticare un'economia compiuta volutamente basata sul razionamento. In genere essi corrispondevano alla visione anarco-comunista. Il più noto e duraturo di questi fu la Repubblica Sovietica di Naissaar, mentre la Esercito insurrezionale rivoluzionario d'Ucraina durò più a lungo ma non fu completata. D'altro canto, il tentativo di estenderlo all'intera Unione Sovietica operato tramite la Rivolta di Kronštadt non andò a buon fine.
Secondo gli interpreti anarco-comunisti, nonostante Karl Marx non abbia mai indicato precisamente in cosa dovesse consistere in pratica il sistema comunista, essi ritengono che l'abbandono del comunismo di guerra basato sul metodo distributivo del razionamento (ossia secondo loro del comunismo tout court, da evolvere in seguito ma non abbandonare totalmente come, secondo questa interpretazione, invece fece Lenin) abbia rappresentato l'abbandono del sistema comunista stesso, non considerando essi più tale quello che ne seguì ma solo un capitalismo di stato ritenendo essi assolutamente imprescindibile dal sistema comunista l'abolizione del concetto stesso di "unità di conto" conseguentemente rappresentato dal denaro nel suo utilizzo come mezzo di scambio e di accumulazione di valore ("capitale") e quindi inconciliabile con il comunismo la sua esistenza che Marx implicitamente non avrebbe contemplato. Difatti sebbene la dottrina marxista indicasse una società "con accumulazione di capitale" come presupposto fondamentale per la creazione del socialismo, egli non si riferiva al capitale finanziario ma al capitale fisico ossia i mezzi di produzione, per questo motivo egli immaginò erroneamente come candidati al comunismo i paesi più ricchi anziché quelli poveri.
Questa interpretazione deriva principalmente dalla teoria marxiana del valore nella quale viene imputata la scarsità non a deficit materiali o produttivi ma unicamente al problema della trasformazione dei valori in prezzi di produzione derivato dalla mercificazione ossia dalla valutazione tramite unità di computo che determinando la considerazione del "costo opportunità" nelle unità marginali dà come conseguenza sovraccumulazione e sottoconsumo, in particolare di forza lavoro, nota come disoccupazione, che verrebbe a essere essa stessa sia causa unica sia conseguenza di sottoconsumo.
La distribuzione mediante razionamento (ossia distribuendo per suddivisione tutto ciò che viene prodotto, indipendentemente quindi dal potere d'acquisto finanziario dei soggetti fruitori, seppur necessariamente gerarchizzata in base alle quantità disponibili, egualitaristicamente in virtù del motto "ognuno secondo le sue capacità, a ognuno secondo i suoi bisogni") secondo Marx risolverebbe tale distorsione portando quindi automaticamente produttività e impiego delle risorse perennemente al loro limite massimo possibile ("ottimo paretiano" o "frontiera delle possibilità produttive"). Difatti in tale nuovo contesto produttivo, come conseguenza dell'autogestione, secondo la visione di Émile Durkheim le forme precedenti di organizzazione sociale nei rapporti di lavoro verrebbero automaticamente sostituite da quella che egli definì solidarietà contrattuale, nuovo tipo di filosofia del diritto, di tipo organicista, che considerando la teoria del lavoro socialmente necessario esplica in essa il suddetto motto marxiano "ognuno secondo le sue capacità, a ognuno secondo i suoi bisogni": non competizione e individualismo ma collaborazione e interdipendenza, sulla base del concetto di Hans Jonas "al principio speranza contrapponiamo il principio responsabilità e non il principio paura".
Diverse entità nel corso della storia hanno praticato il razionamento per le ragioni più disparate (in epoca moderna in genere la perdita di fiducia collettiva nel valore del denaro), e nonostante su alcuni punti ognuna abbia applicato metodi differenti, il meccanismo generale può essere riassunto complessivamente svolgersi mediante questi passaggi, affidati ognuno a un organismo burocratico preposto subordinato ai relativi ministeri:
In tale sistema la tendenza è all'accentramento produttivo, laddove possibile in un'unica grande azienda nazionale per settore, localizzando le attività laddove la produzione è più efficiente (vantaggio comparato). In genere commercio (tramite baratto necessariamente) e libera iniziativa sono permessi, ma laddove è stato proibito l'utilizzo di manodopera dipendente esse si sono limitate all'artigianato. Altre attività di autosussistenza personale (ad esempio caccia, pesca con canna, raccolta funghi) sono generalmente permesse ma subordinate a riduzione della razione ricevuta dalla distribuzione-allocazione, tramite riduzione contingente del punteggio assegnato.
Trasporti in genere sono gratuiti localmente quelli di massa, e subordinati a schede a punti per quelli a lunga distanza. Anche servizi quali rifornimento benzina, fruizione di locali pubblici (bar, ristoranti), altri servizi (ad esempio trasporto in taxi) sottostanno a schede a punti (quotidiani, settimanali, mensili, annuali, con o senza scadenza) e/o accessibili liberamente fino a esaurimento delle disponibilità (ad esempio i posti al cinema); i servizi sanitari e alla persona (ad esempio il barbiere) sono gratuiti. La distribuzione delle utenze domestiche (elettricità, gas, acqua, telefono) è sottoposta a contingentamento, ovvero ognuno può disporre liberamente di una data quantità massima, quotidiana, settimanale, mensile, annuale, diversa a seconda delle stagioni.
Un indicatore positivo del funzionamento del metodo del razionamento si rivelò inaspettatamente durante il comunismo "di guerra" nel settore artistico. La fioritura delle arti fu resa possibile dal fatto che, ricevendo ognuno uguale razione indipendentemente da tutto, gli artisti non erano più costretti a tralasciare la loro creatività o sottostare alla volontà di mecenati per doversi procurare il pane per vivere, essendogli questo fornito incondizionatamente mediante il razionamento.
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