Raffaello Delle Nocche
vescovo cattolico italiano (1877-1960) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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vescovo cattolico italiano (1877-1960) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Raffaello Delle Nocche (Marano, 19 aprile 1877 – Tricarico, 25 novembre 1960) è stato un vescovo cattolico italiano.
Raffaello Delle Nocche vescovo della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti | Vescovo di Tricarico (1922-1960) |
Nato | 19 aprile 1877 a Marano |
Ordinato presbitero | 1º giugno 1901 |
Nominato vescovo | 28 giugno 1922 da papa Pio XI |
Consacrato vescovo | 25 luglio 1922 dall'arcivescovo Michele Zezza (poi patriarca) |
Deceduto | 25 novembre 1960 (83 anni) a Tricarico |
Nacque a Marano il 19 aprile 1877.
Nel 1889 iniziò i corsi ginnasiali a Napoli e nel 1894, vinta l'opposizione paterna, entrò nel seminario arcivescovile; fu ordinato sacerdote il 1º giugno 1901.[1]
Dopo un breve periodo di ministero a Marano, fu chiamato a Lecce come segretario del vescovo Gennaro Trama, di cui era stato allievo nel liceo filosofico del seminario di Napoli.[1]
L'8 settembre 1915 lasciò Lecce per Molfetta, dove rimase fino al 15 settembre 1920 come rettore del seminario regionale pugliese.[1]
Tornato a Marano, fondò il circolo femminile di Azione cattolica; fu vicario foraneo e rettore della chiesa della Santissima Annunziata.[1]
Il 28 giugno 1922 fu eletto vescovo di Tricarico; ricevette la consacrazione episcopale a Napoli, nella chiesa di Santa Maria della Sapienza, il 25 luglio dello stesso anno per l'imposizione delle mani dell'arcivescovo titolare di Ancira Michele Zezza di Zapponeta.
Per l'assistenza all'infanzia della diocesi, dove esistevano solo due asili,[1] il 4 ottobre 1923 fondò a Tricarico la congregazione delle Suore Discepole di Gesù Eucaristico, canonicamente eretta in istituto di diritto diocesano con decreto del 14 agosto 1927.[2]
Si spense a Tricarico il 25 novembre 1960.
Le sue spoglie mortali riposano nella cattedrale di Tricarico, in un imponente monumento funebre bronzeo dell'artista Luigi Venturini.
Il 10 maggio 2012 papa Benedetto XVI, ricevendo in udienza privata il cardinale Angelo Amato, S.D.B., prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha autorizzato la medesima congregazione a promulgare il decreto riguardante le sue virtù eroiche, rendendolo, così, venerabile.
La genealogia episcopale è:
La successione apostolica è:
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