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specie di uccello Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il parrocchetto dal collare (Psittacula krameri (Scopoli, 1769)) è un uccello della famiglia degli Psittaculidi.[2]
Parrocchetto dal collare | |
---|---|
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Aves |
Ordine | Psittaciformes |
Famiglia | Psittaculidae |
Sottofamiglia | Psittaculinae |
Tribù | Psittaculini |
Genere | Psittacula |
Specie | P. krameri |
Nomenclatura binomiale | |
Psittacula krameri (Scopoli, 1769) | |
Areale | |
Ha taglia attorno ai 40 cm, colorazione generale verde, coda sfumata di azzurro, sottocoda giallastro, sottile linea nera che collega la cera agli occhi, mandibola inferiore nera e mandibola superiore rossa con punta nera; iride gialla. Presenta un evidente dimorfismo sessuale: il maschio ha un collarino rosa soffuso di viola sulla nuca e una banda nera dal becco al collo; la femmina ha colorazione più pallida, è priva di collare rosa e banda nera e ha le timoniere centrali più corte. I soggetti immaturi sono simili alle femmine.
Sociale e gregario, forma stormi che possono tranquillamente superare le 1000 unità e che si radunano su grandi alberi dormitorio. È considerato nocivo per i raccolti, soprattutto per quelli di cereali, caffè e per gli orti. La stagione riproduttiva va da agosto a novembre per le popolazioni africane, da dicembre a maggio per quelle indiane e da novembre a giugno per la popolazione di Ceylon. Per quanto riguarda le popolazioni italiane nidifica da maggio ad agosto. In Africa il nido è sempre localizzato nella cavità di un tronco, spesso nel nido abbandonato da un picchio adattato allo scopo; in India nidifica anche sotto i tetti e nelle crepe dei muri delle vecchie case. La femmina depone da 2 a 6 uova e comincia a covare fin dalla deposizione del primo; l'incubazione dura 24 giorni e i piccoli si involano a circa 6-7 settimane.
Una caratteristica interessante è che riesce a imitare la voce umana molto bene. Alcuni di questi parrocchetti iniziano a parlare a circa sette mesi di età, mentre la maggior parte inizia a circa un anno; la parlata è chiara e può essere compresa facilmente anche da estranei.
Vive nell'Africa centro-settentrionale dalla Guinea al Senegal, alla Mauritania, all'Uganda, al Sudan, all'Etiopia e alla Somalia (P. k. krameri e P. k. parvirostris); in Asia dal Pakistan occidentale all'Afghanistan, all'India, al Nepal, in Myanmar e Ceylon (P. k. borealis e P. k. manillensis)[2]. È stato introdotto con successo alle Mauritius, a Zanzibar, in Egitto, in Oman, in Kuwait, in Iraq e persino nella Cina sud-orientale e in Europa[3].
Per quanto riguarda l'Italia vi sono numerose popolazioni stabili da nord a sud[4]: sono stati segnalati nel centro di Genova[5], nel Parco di Monza[6], a Roma e provincia[7][8][9], nella città di Bolzano[10], nell'Orto botanico di Palermo in Sicilia[10], in generale in tutta la provincia di Pavia (anche in città nella zona del Castello Visconteo), a Ferrara[11]; avvistamenti anche a Milanoal Parco Forlanini[10], al Parco Ravizza[12], al Parco Nord[13], al Parco Sempione (Milano)[14], al Parco Lambro[15], al Parco delle Cave[16], all'Idroscalo[14]; inoltre in provincia di Milano a Paullo soprattutto nei parchi cittadini; presenze in Toscana (soprattutto al parco delle Cascine a Firenze)[17] e in provincia di Bologna[18] e in Puglia[19]. Avvistamenti anche nel parco della Reggia di Caserta[20] e financo a Salerno[21] e Napoli[22].
Nel suo ambiente naturale vive nelle savane alberate, nelle boscaglie, nelle foreste secondarie e non è raro nei giardini e nei campi coltivati. È stanziale, ma nelle zone agricole avvengono movimenti locali a seconda delle stagioni dei raccolti.
Il Congresso Ornitologico Internazionale riconosce quattro sottospecie:[2]
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