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divisione del campionato argentino di calcio Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La Primera División, nota anche come Liga Profesional de Fútbol (LPF) o Copa Sur Finanzas per motivi di sponsorizzazione, è il massimo livello del campionato di calcio argentino, organizzato dalla Asociación de Fútbol Argentino (AFA) dal 1893, a parte la parentesi delle edizioni 2017-2018 e 2019-2020, organizzate dalla Superliga Argentina. Dopo la dissoluzione di quest'ultima organizzazione, la AFA ha ripreso il controllo dell'organizzazione della Primera División attraverso la costituzione al suo interno della Liga Profesional de Fútbol Argentino.
Primera División | |
---|---|
Sport | |
Tipo | Club |
Federazione | AFA |
Paese | Argentina |
Organizzatore | Asociación del Fútbol Argentino |
Cadenza | semestrale (giugno - ottobre) |
Partecipanti | 28 squadre (2024) |
Formula | girone all'italiana |
Retrocessione in | Primera B Nacional |
Sito Internet | afa.org.ar |
Storia | |
Fondazione | 1891 |
Detentore | River Plate |
Record vittorie | River Plate (38) |
Ultima edizione | Primera División 2023 |
Edizione in corso | Primera División 2024 |
L'International Federation of Football History & Statistics (IFFHS) considera la Primera División argentina come uno dei migliori campionati al mondo. Nel suo ultimo report del 2020, l'IFFHS l'ha classificata al 6º posto.[1]
La Primera División argentina si può vantare del record di essere l'unico campionato al mondo ad essere stato ininterrottamente disputato dal 1893, ovvero da 131 anni senza interruzioni. Inoltre, considerando che in diversi periodi di tempo il campionato aveva due edizioni semestrali (apertura e clausura) all'anno con due vincitori annuali (o anche tre, come nell'edizione 1936, oppure in quella 2012-2013), la Primera División è anche il campionato che ha attribuito più titoli nazionali nella storia del calcio mondiale.
Il miglior marcatore del campionato argentino è il paraguaiano Arsenio Erico, con 295 gol, mentre l'argentino Bernabé Ferreyra ha la miglior media-gol, 1,05 (208 reti in 197 gare disputate).
Il percorso storico della Primera División argentina può essere diviso in due periodi storici differenti, conosciuti rispettivamente come il periodo amatoriale (amateurismo) e il periodo professionale (profesionalismo). Il periodo amatoriale è durato dal 1891 al 1934, ovvero dalla fondazione della prima lega calcistica argentina, la Argentine Association Football League (AAFL) fino alla nascita della Asociación del Football Argentino, frutto della fusione avvenuta tra la Asociación Argentina de Football (Amateurs y Profesionales), ovvero la federazione argentina riconosciuta dalla FIFA e la dissidente Liga Argentina de Football, che dal 1931 aveva organizzato quattro tornei proclamando dei propri campioni nazionali.
In conseguenza di questa momentanea scissione, gli ultimi quattro campionati dell'era amatoriale si sono sovrapposti ai primi quattro campionati dell'era del profesionalismo. Nonostante lo svolgimento di due campionati separati in ogni anno intercorso tra il 1931 ed il 1934, la AFA attualmente riconosce come ufficiali entrambe le due competizioni svoltesi in contemporanea.[2]
La prima partita di calcio disputata in Argentina risale al 20 giugno 1867, quando le formazioni di due college britannici si sono affrontate nel campo sportivo del Buenos Aires Cricket Club. Ma il vero primo impulso determinante all'attività calcistica in Argentina è da attribuire ad Alexander Watson Hutton, migrante di origine scozzese giunto in Argentina nel 1882 e considerato il vero padre del calcio argentino. Grazie alla sua attività di insegnante e di organizzatore dei primi tornei, prese avvio l'attività calcistica in Argentina.
Fu così che Hutton fondò nel 1891 la prima Argentine Association Football League, la quale tuttavia ebbe vita breve, sciogliendosi soltanto alla fine dello stesso anno. Dopo una parentesi di un anno, il 21 febbraio 1893 nacque la seconda e definitiva Argentine Association Football League, presieduta dallo stesso Alexander Watson Hutton. La neonata AAFL organizzò nello stesso anno la disputa della prima edizione di uno dei campionati più antichi del mondo, successivo soltanto al campionato inglese e dei Paesi Bassi (1889), e più antico del campionato belga (1896), italiano (1898) e tedesco (1903).
La AAFL ottenne l'affiliazione alla FIFA nel 1912 e durante i suoi primi anni di vita cambiò più volte la sua denominazione ufficiale:
Nel novembre 1934 quest'ultima organizzazione si fuse con la dissidente Liga Argentina de Football, costituendo la Asociación del Football Argentino. Tale ultima denominazione si è cristallizzata nel tempo fino al 1946, quando si sono volute eliminare le ultime tracce del retaggio inglese nel nome della federazione calcistica, assumendo il nome definitivo e attuale di Asociación del Fútbol Argentino. Durante l'era amatoriale sono state fondate ben tre federazioni calcistiche "dissidenti": la Federación Argentina de Football (1912-1914), la Asociación Amateurs de Football (1919-1926) e la già menzionata Liga Argentina de Football (1931-1934). La AFA attualmente riconosce come suoi predecessori storici tali associazioni calcistiche.[3]
La prima edizione del campionato argentino, nel 1891, venne vinta curiosamente da due squadre. Dopo la disputa di 8 giornate, il Saint Andrew's e l'Old Caledonians si ritrovarono entrambe in testa alla classifica, con 13 punti. La Asociación proclamò entrambe le squadre campioni nazionali, tuttavia le obbligò a disputare uno spareggio per attribuire la medaglia commemorativa. Tale "finale" venne vinta dal Saint Andrew's ed è per questo motivo che attualmente la AFA riconosce quest'ultima come unico campione della prima edizione del campionato.[2]
Nei suoi primi anni di vita, il campionato argentino è stato dominato dalle squadre e dai giocatori di origine britannica, soprattutto scozzesi. Questo predominio durò fino agli anni '10 del Novecento, quando aumentò il numero di squadre con giocatori di origine indigena. L'Alumni, squadra che vinse diversi campionati nei primi anni del Novecento, si sciolse dopo la vittoria del campionato 1911, segnando la fine definitiva del dominio britannico sul calcio argentino. Tuttavia, negli anni successivi la presenza britannica tra i componenti delle squadre argentine rimase importante fino agli anni '20, e diversi discendenti di giocatori britannici continuarono a militare nel massimo campionato argentino anche negli anni successivi.
La fine dell'era amatoriale arrivò nel 1931 con l'avvento del professionismo grazie alla nascita della Liga Argentina de Football, federazione calcistica "dissidente", non federata alla FIFA e creata da alcune squadre con giocatori professionisti. Nonostante la nascita di quest'ultima organizzazione, la Asociación Argentina de Football (Amateurs y Profesionales) continuò ad organizzare dei propri campionati paralleli fino al 1934, ovvero l'anno in cui si unì alla Liga Argentina per costituire la Asociación del Football Argentino, un'unica federazione calcistica argentina che prese il controllo dell'organizzazione del campionato argentino di calcio a partire dall'edizione 1935. Durante la fine dell'epoca amatoriale, molti giocatori argentini lasciarono l'Argentina per trasferirsi in Europa, giocando come professionisti nelle più prestigiose squadre del Vecchio Continente, soprattutto in Italia. Tra questi vanno citati Luis Monti, Renato Cesarini e Raimundo Orsi, che fecero la fortuna della Juventus e della nazionale di calcio italiana negli anni '20 e '30 del secolo scorso.
Durante l'era amatoriale e fino al 1938, ovvero già nel profesionalismo, il campionato di Primera División vide la partecipazione di squadre quasi esclusivamente di Buenos Aires, del suo conurbano e della città di La Plata. Poche le eccezioni: il Rosario Athletic Club nel 1894; il Lobos Athletic Club nel 1894. 1898 e 1899; il Reformer di Campana tra il 1905 e il 1909. Questa quasi esclusiva partecipazione di squadre della capitale e delle sue immediate vicinanze fu dovuta al fatto che la AFA (e le entità sue predecessori) organizzarono tornei calcistici solo in questa regione, mentre le squadre del cosiddetto interior dell'Argentina non si affiliavano alla AFA, bensì si legavano alle rispettive leghe calcistiche regionali sparse su tutto l'enorme territorio dell'Argentina. Trae origine da questa antica divisione il binario "parallelo" (che ancora attualmente esiste) nella struttura dei campionati argentini. Le squadre originarie di Rosario che parteciparono a diverse coppe nazionali durante questi anni, organizzati sia dalla federazione "ufficiale" sia da quelle "dissidenti", vi presero parte soltanto come invitate a tali manifestazioni e non potendo comunque partecipare ai tornei di Primera División.
Alla fine degli anni '20 l'organizzazione del campionato di calcio argentino divenne sempre più difficile. Si arrivò ad organizzare campionati con 36 squadre, comportando quindi la programmazione delle partite anche nel periodo estivo e addirittura nell'anno seguente a quello di inizio del torneo, con la conseguente perdita di interesse da parte dei tifosi.
Il 10 aprile 1931 i calciatori decisero di iniziare uno sciopero allo scopo di ottenere prima di tutto il riconoscimento del carattere professionale della loro attività sportiva e per ottenere anche regole più certe per quanto riguarda il trasferimento dei giocatori da una squadra all'altra, la libertà di contrattazione e l'obbligo di richiedere il consenso della squadra di origine per ottenere il tesseramento di un giocatore.
Allo scopo di risolvere tale situazione, la Asociación Amateurs Argentina de Football decise di organizzare una riunione coinvolgendo tutte le squadre ad essa affiliate. Fu il rappresentante del Racing Club a proporre una soluzione, ovvero creare una federazione calcistica parallela riservata alle squadre di Buenos Aires, del suo conurbano, di La Plata e di Rosario con giocatori professionisti. In molti rifiutarono la proposta del rappresentante del Racing, dato che la soluzione poteva favorire soltanto alcune delle squadre partecipanti al campionato, non tutte. A seguito della spaccatura in tale riunione, il 18 maggio 1931 ben 18 squadre (Atlanta, Argentinos Juniors, Boca Juniors, Chacarita Juniors, Estudiantes (LP), Ferro Carril Oeste, Gimnasia (LP), Huracán, Independiente, Lanús, Platense, Quilmes, Racing Club, River Plate, San Lorenzo, Talleres (C), Tigre e Vélez Sarsfield) decisero di uscire dalla Asociación e di creare una loro federazione calcistica, la Liga Argentina de Football, riservata a squadre con giocatori professionisti. Si venne così a creare il primo torneo calcistico professionistico in Argentina. La federazione calcistica professionistica e quella amatoriale vissero separate fino al 1934, quando la Liga Argentina de Football e la Asociación Argentina de Football (Amateurs y Profesionales) decisero di unirsi il 3 novembre 1934, creando la Asociación del Football Argentino.
Con la nascita di un vero e proprio campionato professionistico, le squadre dell'interior argentino cominciarono a chiedere di poter partecipare a quello che era diventato il torneo calcistico più importante del paese. Dagli anni '30 agli anni '50 la AFA accolse quindi diverse richieste di affiliazione di alcune di queste squadre, anche se si ammise l'affiliazione soltanto di squadre della provincia di Buenos Aires e delle città di Rosario e di Santa Fe o delle loro rispettive province e ne derivò che il processo di affiliazione alla AFA non riguardò tutto il paese, ma soltanto alcune aree geograficamente limitate. Dopo numerosi tentativi e riunioni, nel 1939 fu ammessa la richiesta di affiliazione alla AFA del Rosario Central e del Newell's Old Boys di Rosario. Nel 1940 ottenne l'affiliazione l'Unión (SF) di Santa Fe anche se soltanto in Segunda División (ottenne la sua prima promozione in Primera nel 1967). Nel 1943 ottenne l'affiliazione alla AFA il Central Córdoba (R) di Rosario, anch'essa in Segunda División (e che riuscì ad ottenere la promozione nel 1958). Nel 1948 fu la volta del Colón (SF) di Santa Fe (che arrivò in Primera nel 1966). Il 1952 fu ammesso alla AFA il Sarmiento (J) di Junín (e che giunse per la prima volta in Primera nel 1981).
Tranne che nelle edizioni del 1934 e del 1936, il campionato di Primera División venne organizzato come un torneo all'italiana, con gironi di andata e ritorno da disputarsi lungo la durata dell'anno solare. Nel 1966, su iniziativa del presidente dell'epoca della AFA, Valentín Suárez, si determinò un cambio nell'organizzazione dei vari campionati destinato a permettere anche alle squadre dell'interior affiliate alle leghe calcistiche regionali di poter competere contro le squadre direttamente affiliate alla AFA. Da quel momento in poi, nella prima parte di ogni anno solare si sarebbero disputati in contemporanea i vari tornei delle leghe regionali e il cosiddetto Metropolitano (denominato in tal modo perché ad esso partecipavano quasi esclusivamente squadre di Buenos Aires e delle sue immediate vicinanze); nella seconda parte dell'anno si sarebbe disputato il Nacional, a cui avrebbero preso parte le migliori squadre dei tornei delle leghe regionali e del Metropolitano grazie ad un sistema di qualificazione. Nelle sue prime tre edizioni, il Nacional venne disputato con un girone di sola andata; successivamente il suo formato cambiò trasformandosi in una sorta di coppa, con gironi eliminatori e fasi finali ad eliminazione diretta.
Grazie a questa "rivoluzione" del 1966, il calcio argentino cambiò notevolmente, guadagnando l'interesse e la passione di sempre più tifosi. Una delle conseguenze fu anche la vittoria del titolo nazionale di squadre che fino a quegli anni non lo avevano mai ottenuto: nel 1967 vinse il campionato l'Estudiantes (LP); nel 1968 il Vélez Sarsfield, nel 1969 il Chacarita Juniors, nel 1973 l'Huracán. Fino a quel momento, infatti, ad aggiudicarsi il titolo erano state quasi soltanto cinque grandi squadre, ovvero Boca Juniors, River Plate, Independiente, Racing Club e San Lorenzo. Per la prima volta nel 1971 il campionato venne vinto da una squadra dell'interior, ovvero il Rosario Central, che rivinse il titolo nel 1973. L'anno successivo, il 1974, il campionato venne vinto anche dall'altra squadra di Rosario, il Newell's Old Boys. Si venne a determinare, insomma, una maggiore competitività del campionato argentino.
Un altro cambiamento importante si ebbe a partire dal 1979. Con la risoluzione n. 1309 del 15 agosto 1979, la AFA accolse tra le sue squadre direttamente affiliate un'altra squadra dell'interior argentino, il Talleres (C), che a partire da quel momento poté disputare il Torneo Metropolitano, il quale intanto cambiò nome ufficiale passando a denominarsi Campeonato de Primera DIvisión (anche se il vecchio nome di Torneo Metropolitano rimase di uso comune). Nella stessa riunione di ammissione alla AFA del Talleres, la federazione calcistica argentina decise di continuare nella sua politica di accoglimento di altre squadre dell'interior tra le sue file. Si stabilì la regola che qualsiasi squadra non direttamente affiliata alla AFA che fosse riuscita ad ottenere l'accesso al Torneo Nacional per due volte in tre stagioni avrebbe ottenuto come "premio" l'affiliazione diretta. Grazie a questa nuova regola, nel decennio degli anni '80 altre due squadre di Córdoba riuscirono ad ottenere tale affiliazione diretta, ovvero l'Instituto (C) nel 1981 e il Racing nel 1982. Nello stesso 1982 venne decisa l'inversione della disputa dei due tornei nell'anno solare: da quel momento in poi si sarebbe disputato il Nacional nel primo semestre dell'anno, e il Metropolitano nel secondo semestre.[4]
Da questo periodo in poi, si può definire una fase (che perdura ancora oggi) di continui cambiamenti di formato del torneo di Primera División. Dopo la disputa del Torneo Nacional 1985, conclusosi nel primo semestre dell'anno, si passò alla disputa di un torneo unico con partite di andata e ritorno, in contemporanea con la disputa dei tornei calcistici europei, ovvero tra il secondo semestre di un anno e il primo semestre dell'anno successivo. Venne modificato poi il sistema di accesso alla Primera División delle squadre non direttamente affiliate alla AFA, creando un sistema di promozioni e retrocessioni e costituendo un nuovo campionato di seconda divisione, la Primera B Nacional. Tuttavia, nonostante questa possibile ulteriore apertura di possibilità per le squadre dell'interior argentino, da quel momento in poi a vincere il titolo sono state squadre provenienti esclusivamente da Buenos Aires, Rosario e La Plata.
Con la stagione 1990-1991, la Primera División cambiò nuovamente formato, introducendo la disputa di due tornei separati: il Torneo Apertura nel secondo semestre di anno, e il Torneo Clausura nel primo semestre dell'anno successivo. Le vincenti dei due tornei avrebbero quindi disputato una finale per determinare la squadra campione. La finale tra le due vincenti di Apertura e Clausura venne però subito eliminata a partire dalla stagione 1991-1992, determinando così la proclamazione di due titoli nazionali in ogni stagione. Con la stagione 2012-2013 si ritornò alla disputa della finale tra le due squadre vincenti i rispettivi tornei semestrali, che cambiarono nome in Torneo Inicial e Torneo Final, ma si mantenne l'attribuzione dei due singoli titoli nazionali, aggiungendone addirittura un terzo alla squadra vincente la finale. Conseguentemente, nel luglio 2013 la AFA riconobbe la validità ufficiale (fino a quel momento non riconosciuta) dei tre titoli nazionali messi in palio nel lontano 1936, convertendoli retroattivamente nell'antecedente storico del nuovo sistema di disputa.[5] Tuttavia, a partire dalla stagione 2013-2014, la AFA decise di non attribuire più tre titoli nazionali, bensì uno soltanto alla squadra vincente della finale della Copa Campeonato.
il 3 giugno 2014 la AFA approvò una nuova riforma del campionato allo scopo di ritornare al sistema di disputa lungo il corso dell'anno solare, ma con l'inclusione di un maggior numero di squadre in Primera División. Per questo motivo si disputò un Torneo de Transición, con un solo girone di sola andata e senza retrocessioni. Tuttavia, nonostante si fosse deciso che a partire dal 2015 si fosse ritornati alla disputa di due tornei semestrali lungo l'arco dell'anno solare (con l'allargamento del campionato a 30 squadre), nella riunione dell'11 novembre 2014 il Comitato Esecutivo della AFA propose una nuova modifica per il campionato 2015 che provocò una grave crisi in cui intervenne anche il governo argentino[6][7]. La AFA quindi decise di tornare sui suoi passi e di approvare definitivamente la decisione del giugno 2014, organizzando la disputa di un torneo con un girone di sola andata e la disputa di una giornata aggiuntiva di clásicos, ovvero di sfide predeterminate dalla AFA sulla base (nella maggioranza dei casi) delle rivalità calcistiche.
Successivamente la AFA volle tornare a far disputare il campionato argentino in contemporanea al classico calendario calcistico europeo, ovvero tra il secondo semestre di un anno e il primo semestre dell'anno successivo, allo scopo di coordinare le finestre temporali di trasferimento dei giocatori, dichiarando contemporaneamente la volontà di ridurre il numero di squadre in Primera División (arrivate a 30 nel 2014).[8] Si venne così ad organizzare un nuovo Torneo de Transición durante il primo semestre del 2016, con la divisione delle 30 squadre in due gruppi da 15 squadre e la disputa di un torneo lungo la durata di 16 giornate, prevedendo una sola retrocessione ed una nuova promozione dalla Primera B Nacional.
Nel secondo semestre 2016 si cominciò la disputa di un torneo dalla struttura simile al campionato 2015 ma da disputarsi in contemporanea al calendario europeo (quindi concludendosi nel primo semestre 2017) e prevedendo ben 4 retrocessioni e 2 sole promozioni dalla Primera B Nacional, nell'ambito del piano di riduzione delle squadre in Primera División deciso nel 2015.
Con la disputa del campionato 2017-2018 prese avvio la breve esperienza della Superliga Argentina, ovvero l'organizzazione del campionato di Primera División da parte di un organismo autonomo dalla AFA, sulla falsariga della Premier League inglese, allo scopo di migliore l'amministrazione economica e sportiva del campionato argentino.[9][10] La Superliga, nata anche con l'appoggio dell'allora presidente argentino Mauricio Macri (il quale, secondo alcuni, avrebbe appoggiato il progetto per spingere le squadre argentine a trasformarsi in vere e proprie società anonime sportive, abbandonando l'attuale struttura delle società sportive come associazioni su base elettiva)[11], ebbe tuttavia vita breve, riuscendo ad organizzare soltanto tre campionati e sciogliendosi il 20 marzo 2020, restituendo la gestione diretta del campionato di Primera División alla AFA.
Sotto l'egida della neonata Superliga, dunque, la stagione 2017-2018 vide un nuovo ulteriore cambio nel formato, con la soppressione della giornata di clásicos, ma mantenendo il piano di riduzione delle squadre. Dopo molto tempo, il torneo 2018-2019 si giocò con lo stesso formato della stagione precedente, in un torneo a 26 squadre. Con la stagione 2019-2020, che vide la partecipazione di 24 squadre (continuando il piano di riduzione delle squadre partecipanti iniziato nel 2015), la Superliga introdusse la disputa di una Copa de la Superliga allo scopo di determinare le retrocessioni (ridotte a 3) e la qualificazione alle coppe internazionali. L'interruzione di questo progetto avvenne a causa dello scoppio della pandemia di COVID-19, che obbligò lo stop alla disputa del campionato e la necessità di una nuova ristrutturazione del formato.
Con la dissoluzione della Superliga, la AFA tornò in pieno controllo della gestione amministrativa e sportiva della Primera División, ma con una decisione del maggio 2020 si costituì un organismo interno alla AFA a cui demandare la gestione del torneo, l'attuale Liga Profesional. Per venire incontro alle difficoltà economico-finanziarie delle squadre provocate dalla crisi della pandemia di COVID-19, la AFA decise di bloccare le retrocessioni; inoltre la neonata Liga Profesional organizzò la disputa di una speciale manifestazione, la Copa Diego Armando Maradona (in onore del defunto fuoriclasse argentino), per determinare le squadre qualificate alle coppe internazionali a cavallo tra il 2020 e il 2021. La Liga Profesional quindi decise di tornare, a partire dal campionato 2021, a disputare il campionato di Primera División durante l'arco solare, abbandonando il progetto di disputa contemporaneo al calendario europeo.
Sono 170 le squadre ad aver preso parte alle 194 edizioni della Primera División che sono stati disputati a partire dal 1891 fino alla stagione 2024 (della quale si riportano in grassetto le squadre partecipanti)[12]:
[13] Sono presenti solo le 108 squadre che hanno partecipato sia a campionati dilettantistici che professionali.
Attualmente, nella Liga Profesiónal 2024 partecipano le 28 squadre seguenti.
L'attuale formato per la stagione 2024 prevede la disputa di un girone di sola andata tra tutte le 28 squadre partecipanti, per un totale di 27 partite. La Tabla anual, ovvero la classifica che tiene conto dei punti ottenuti da ogni squadra sia in questa stagione che nella Copa de la Liga Profesional (disputatasi nel primo semestre del 2024) servirà per determinare alcune delle squadre ammesse a partecipare alle coppe internazionali nel 2025.
Delle due retrocessioni delle squadre nel secondo livello del campionato argentino di calcio, la Primera B Nacional, uno si realizza attraverso il sistema del cosiddetto promedio. Alla fine di ogni stagione, le squadre con il peggior promedio, ovvero la peggior media-punti (considerando i risultati della stagione attuale e delle due, tre o quattro stagioni precedenti, a seconda del regolamento del campionato) retrocedono nella serie inferiore, venendo rimpiazzate dalle migliori squadre della serie cadetta (la cui determinazione cambia a seconda del regolamento adottato di anno in anno). L'altro calo corrisponde alla squadra che ha totalizzato meno punti nella cosiddetta “tabella annuale”.
A causa della pandemia di COVID-19 ed il conseguente stop dei campionati, la AFA ha deciso di congelare le retrocessioni per due stagioni consecutive, ripristinandole a partire dalla stagione 2022. Nello stesso lasso di tempo non sono state annullate le promozioni in Primera División, comportando un aumento delle squadre nella massima categoria, fino alle 28 attuali.
Il sistema del promedio, introdotto per la prima volta nella stagione 1957 e poi riutilizzato nella stagione 1966, è stato definitivamente introdotto a partire dall'anno 1983. Durante gli anni si sono sollevate numerose critiche rivolte contro tale sistema miranti a considerare che tale sistema favorirebbe le cosiddette grandi del calcio argentino, dopo la clamorosa retrocessione del San Lorenzo nel 1981[14]. Tuttavia, dati alla mano, altre grandi sono retrocesse dalla Primera División con il sistema del promedio: il Racing Club è retrocesso nel 1983, il River Plate nel 2010-2011 (dopo aver perso la sfida-salvezza contro il Belgrano), l'Independiente nel 2012-2013. Inoltre, rispettivamente nelle stagioni 2007-2008 e 2011-2012, lo stesso Racing Club e il San Lorenzo hanno dovuto affrontare (vincendo in entrambi i casi) lo spareggio per non retrocedere.
Nonostante questi dati, le critiche contro il sistema del promedio continuano a venire sollevate.[15] Innanzitutto si sostiene che tale sistema è stato creato proprio per evitare la retrocessione delle grandi squadre argentine; inoltre il promedio condanna le squadre sfavorite dal promedio a dover subire i pessimi risultati delle stagioni precedenti; infine, tale sistema costringe le squadre neopromosse a dover obbligatoriamente conseguire ottimi risultati al loro ritorno in Primera (dato che si considerano solo i punti ottenuti nella categoria).
Con il termine clásico si definisce la partita che vede affrontarsi due squadre legate da una forte rivalità storica, dovuta a motivi geografici o storici. Nella lista seguente sono elencate le rivalità più note e importanti che hanno come protagoniste squadre che hanno militato in Primera División.
Con il termine clásico si definiscono tuttavia anche le sfide tra le cinque grandi del calcio argentino (Boca Juniors, Independiente, Racing Club, River Plate e San Lorenzo de Almagro).
I tornei di Primera División argentina durante l'era amatoriale videro la partecipazione soltanto di squadre delle città di Buenos Aires, del suo conurbano e di La Plata. Soltanto eccezionalmente vi hanno preso parte squadre di altre regioni: nel 1894 il Rosario Athletic di Rosario, nei campionati 1894. 1898 e 1899 il Lobos Athletic di Lobos; nel 1905 e 1909 il Reformer di Campana.
Considerando sia i campionati organizzati dalle organizzazioni ufficiali sia da quelle "dissidenti", la AFA riconosce la disputa di 43 stagioni di Primera División per un totale di 54 campionati. Ad aggiudicarsi il titolo nell'era amatoriale sono state 18 squadre[16].
Fino alla creazione del Torneo Nacional nel 1967. i campionati di Primera División dell'era professionistica videro come protagonisti quasi esclusivamente squadre di Buenos Aires, del suo conurbano e di La Plata. Tuttavia, a partire già dal 1939, vennero affiliate alla AFA alcune squadre di Rosario, Santa Fe e dell'interior della provincia di Buenos Aires. Questa limitazione nella partecipazione delle squadre dell'interior rimase in vigore fino alla risoluzione n. 1309 del 15 agosto 1979, nella quale la AFA stabilì la possibilità (solo temporanea, comunque) alle squadre indirettamente affiliate alla AFA di poter partecipare alla Primera DIvisión che si fossero qualificate alla fase finale del Torneo Nacional in due stagioni su tre consecutive.[19] Infine, dopo l'eliminazione del Torneo Nacional a partire dalla stagione 1985-1986, si venne a creare un sistema di promozioni e retrocessioni per consentire a qualsiasi squadra di poter accedere alla massima categoria attraverso il passaggio in un nuovo campionato di secondo livello, la Primera B Nacional.
Nell'era professionistica, la AFA riconosce la disputa di 93 stagioni di Primera División per un totale di 137 campionati. Ad aggiudicarsi il titolo nell'era professionistica sono state 17 squadre.
Tra il 1931 e il 1966 il campionato venne sempre disputato con il sistema del torneo all'italiana con gironi di andata e ritorno lungo l'arco di ogni anno solare. Le uniche eccezioni furono il campionato del 1934, che si disputò sulla lunghezza di tre gironi, e quello del 1936, quando si attribuirono ben tre titoli consecutivi nello stesso anno: con la disputa del girone di andata si disputò la Copa de Honor, con il girone di ritorno la Copa Campeonato e nella sfida tra le vincenti dei due trofei precedenti si attribuì la Copa de Oro. Fino al 2013 la AFA riconosceva come detentrice del titolo soltanto la squadra vincitrice della Copa Campeonato. Tuttavia, nel 2013 la AFA ha pubblicato sul suo sito un nuovo albo d'oro includendo come vincitrici anche le squadre aggiudicantesi la Copa de Honor e la Copa de Oro.[5][20]
Tra il 1967 e il 1985 è stato introdotto un nuovo formato di disputa per la Primera División argentina, prevedendo lo svolgimento di due campionati per anno solare:
Tuttavia, a partire dal 1980, con la risoluzione n. 1309 la AFA ha incorporato il Talleres (C), l'Instituto (C) e il Racing (C) nel Torneo Metropolitano in virtù dei risultati da loro ottenuti nelle stagioni precedenti.
Dal campionato 1985-1986, il campionato è tornato a disputarsi un solo torneo per stagione, ma la AFA ha deciso di allinearsi al calendario calcistico europeo, ovvero facendo iniziare il campionato nel secondo semestre di un anno e facendolo concludere nel primo semestre dell'anno successivo. La divisione tra squadre affiliate o meno alla AFA è venuta meno, essendo stato costituito un sistema di promozioni e retrocessioni in grado di dare pari occasioni ad entrambe le categorie di squadre di poter competere in Primera División.
Stagione | Torneo | N° squadre | Campione | Secondo posto | Terzo posto |
---|---|---|---|---|---|
1985-86 | Primera División | 19 | River Plate | Newell's Old Boys | Dep. Español |
1986-87 | Primera División | 20 | Rosario Central | Newell's Old Boys | Independiente |
1987-88 | Primera División | 20 | Newell's Old Boys | San Lorenzo | Racing Club |
1988-89 | Primera División[22] | 20 | Independiente | Boca Juniors | Dep. Español |
1989-90 | Primera División | 20 | River Plate | Independiente | Boca Juniors |
Dalla stagione 1990-1991, si è deciso di modificare nuovamente il formato del campionato, introducendo la disputa del Torneo Apertura nel secondo semestre di un anno, e del Torneo Clausura nel primo semestre dell'anno successivo (dunque, mantenendo inalterata la corrispondenza con i campionati europei), entrambi i quali attribuivano un titolo nazionale. L'unica eccezione fu il campionato del 1990-1991, nei quali le squadre vincitrici del torneo Apertura e del Clausura si sono sfidate in una finale per determinare un'unica squadra campione.
Con la stagione 2012-2013, i due tornei semestrali hanno cambiato nome, assumendo quelli di Inicial e Final, ognuno dei quali con la sua rispettiva squadra campione; inoltre è stata introdotta la disputa di una finale tra le vincenti dei due tornei. Nella prima stagione dopo l'introduzione di questa modifica, il trofeo aggiudicato nella finale ha preso il nome di Copa Campeonato, che attribuiva il titolo di Campeón del Campeonato de Primera División.[24]
Stagione | Torneo | N° squadre | Campione | Secondo posto | Terzo posto |
---|---|---|---|---|---|
2012-13 | Inicial | 20 | Vélez Sarsfield | Newell's Old Boys | Belgrano |
Final | 20 | Newell's Old Boys | River Plate | Lanús | |
Copa Campeonato | 2 | Vélez Sarsfield | Newell's Old Boys | - | |
2013-14 | Inicial | 20 | San Lorenzo | Lanús | Vélez Sarsfield |
Final | 20 | River Plate | Boca Juniors | Estudiantes (LP) |
In vista della disputa di un torneo a 30 squadre nella stagione 2015, la AFA ha organizzato un torneo di transizione nel secondo semestre del 2014 che facesse da ponte con la nuova struttura del campionato.
Stagione | Torneo | N° squadre | Campione | Secondo posto | Terzo posto |
---|---|---|---|---|---|
2014 | Primera División | 20 | Racing Club | River Plate | Lanús |
Con la stagione 2015 si è avuta la promozione in Primera División di ben 10 squadre dalla Primera B Nacional per disputare un torneo con un nuovo formato lungo l'arco di tutto l'anno solare. Tuttavia, il Comitato Esecutivo della AFA ha deciso di ritornare sui suoi passi rendendo quest'ultimo formato non più definitivo.
Stagione | Torneo | N° squadre | Campione | Secondo posto | Terzo posto |
---|---|---|---|---|---|
2015 | Primera División | 30 | Boca Juniors | San Lorenzo | Rosario Central |
Allo scopo di ritornare alla disputa del campionato a cavallo fra un anno e l'altro (come i campionati europei), la AFA ha organizzato un secondo torneo de transición, in vista di una nuova ristrutturazione del campionato con una riduzione delle squadre partecipanti al campionato di Primera División. Questo nuovo torneo di transizione è stato strutturato dividendo le 30 squadre partecipanti in due gruppi da 15, per poi definire la squadra campione attraverso un torneo con tabellone tennistico ed una finale.
Stagione | Torneo | N° squadre | Campione | Secondo posto | Terzo posto |
---|---|---|---|---|---|
2016 | Primera División | 30 | Lanús | San Lorenzo | Estudiantes (LP) |
Con la disputa del campionato 2016-2017 si è tornati ad un campionato temporalmente concomitante con i campionati europei, con un girone di sola andata per un totale di 29 partite, più una di clásicos. La AFA ha quindi cominciato a ristrutturare le promozioni e le retrocessioni dei diversi campionati per ridurre le partecipanti al torneo di Primera División.
Stagione | Torneo | N° squadre | Campione | Secondo posto | Terzo posto |
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2016-17 | Primera División | 30 | Boca Juniors | River Plate | Estudiantes (LP) |
Con la stagione 2017-2018 si è aperta la breve esperienza della Superliga Argentina, organo esterno alla AFA che ha preso il controllo del campionato di Primera División. Il formato del campionato è rimasto comunque lo stesso del precedente, riducendo ogni stagione il numero delle squadre partecipanti.
Stagione | Torneo | N° squadre | Campione | Secondo posto | Terzo posto |
---|---|---|---|---|---|
2017-18 | Superliga | 28 | Boca Juniors | Godoy Cruz | San Lorenzo |
2018-19 | Superliga | 26 | Racing Club | Defensa y Justicia | Boca Juniors |
2019-20 | Superliga | 24 | Boca Juniors | River Plate | Vélez Sarsfield |
Nel 2021 l'esperienza della Superliga si è conclusa ed il controllo della Primera División è tornato in mano alla AFA, che però lo ha subito ceduto ad un suo organo interno costituito ad hoc, la Liga Profesional. A seguito della pandemia di COVID-19, la Liga Profesional ha deciso di sospendere le retrocessioni, vedendo quindi il numero delle squadre partecipanti di nuovo in aumento.
Stagione | Torneo | N° squadre | Campione | Secondo posto | Terzo posto |
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2021 | Liga Profesional | 26 | River Plate | Defensa y Justicia | Talleres (C) |
2022 | Liga Profesional | 28 | Boca Juniors | Racing Club | River Plate |
2023 | Liga Profesional | 28 | River Plate | Talleres (C) | San Lorenzo |
Squadra | Titoli | Anno/Torneo |
---|---|---|
Alumni[25] | 10 | 1900, 1901, 1902, 1903, 1905, 1906, 1907, 1909, 1910, 1911 |
Racing Club | 9 | 1913, 1914, 1915, 1916, 1917, 1918, 1919 AAm, 1921 AAm, 1925 AAm |
Boca Juniors | 6 | 1919, 1920, 1923, 1924, 1926, 1930 |
Lomas Athletic[26] | 6 | 1893, 1894, 1895, 1896, 1897, 1898 |
Huracán | 4 | 1921, 1922, 1925, 1928 |
Belgrano AC | 3 | 1899, 1904, 1908 |
San Lorenzo | 3 | 1923 AAm, 1924 AAm, 1927 |
Estudiantil Porteño | 2 | 1931, 1934 |
Independiente | 2 | 1922 AAm, 1926 AAm |
Porteño | 2 | 1912 FAF, 1914 FAF |
Estudiantes (LP) | 1 | 1913 FAF |
Gimnasia (LP) | 1 | 1929 |
Old Caledonians | 1 | 1891 |
Quilmes | 1 | 1912 |
River Plate | 1 | 1920 AAm |
Sp. Barracas | 1 | 1932 |
Dock Sud | 1 | 1933 |
St. Andrew's | 1 | 1891 |
Squadra | Era amatoriale |
Era professionistica |
Totale |
---|---|---|---|
River Plate | 1 | 37 | 38 |
Boca Juniors | 6 | 29 | 35 |
Racing Club | 9 | 9 | 18 |
Independiente | 2 | 14 | 16 |
San Lorenzo | 3 | 12 | 15 |
Alumni[25] | 10 | — | 10 |
Vélez Sarsfield | — | 10 | 10 |
Estudiantes (LP) | 1 | 5 | 6 |
Lomas Athletic[26] | 6 | — | 6 |
Newell's Old Boys | — | 6 | 6 |
Huracán | 4 | 1 | 5 |
Rosario Central | — | 4 | 4 |
Argentinos Juniors | — | 3 | 3 |
Belgrano AC | 3 | — | 3 |
Estudiantil Porteño | 2 | — | 2 |
Ferro Carril Oeste | — | 2 | 2 |
Lanús | — | 2 | 2 |
Porteño | 2 | — | 2 |
Quilmes | 1 | 1 | 2 |
Arsenal | — | 1 | 1 |
Banfield | — | 1 | 1 |
Chacarita Juniors | — | 1 | 1 |
Gimnasia (LP) | 1 | — | 1 |
Old Caledonians | 1 | — | 1 |
Dock Sud | 1 | — | 1 |
Sp. Barracas | 1 | — | 1 |
St. Andrew's | 1 | — | 1 |
Pos. | Gol segnati | Partite | Media | |
---|---|---|---|---|
1. | Arsenio Erico | 295 | 332 | 0,89 |
2. | Ángel Labruna | 293 | 515 | 0,57 |
3. | Herminio Masantonio | 256 | 358 | 0,72 |
4. | Manuel Pelegrina | 245 | 490 | 0,50 |
5. | Martín Palermo | 236 | 410 | 0,58 |
6. | José Sanfilippo | 226 | 330 | 0,68 |
7. | Ricardo Infante | 217 | 439 | 0,49 |
8. | Oscar Más | 215 | 429 | 0,50 |
9. | Bernabé Ferreyra | 208 | 197 | 1,05 |
10. | Carlos Bianchi | 206 | 324 | 0,64 |
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