Pioraco
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Pioraco è un comune italiano di 990 abitanti[1] della provincia di Macerata nelle Marche.
Pioraco comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Marche |
Provincia | Macerata |
Amministrazione | |
Sindaco | Matteo Cicconi (lista civica) dal 27-5-2019 (2º mandato dal 9-6-2024) |
Territorio | |
Coordinate | 43°10′44.17″N 12°59′05.75″E |
Altitudine | 443 m s.l.m. |
Superficie | 19,45 km² |
Abitanti | 990[1] (31-5-2021) |
Densità | 50,9 ab./km² |
Frazioni | Costa, Ormagnano, Paradiso, Seppio |
Comuni confinanti | Camerino, Castelraimondo, Fiuminata, Sefro |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 62025 |
Prefisso | 0737 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 043039 |
Cod. catastale | G690 |
Targa | MC |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 156 GG[3] |
Nome abitanti | piorachesi |
Patrono | san Vittorino |
Giorno festivo | 8 giugno |
Cartografia | |
Posizione del comune di Pioraco nella provincia di Macerata | |
Sito istituzionale | |
Il paese si trova a valle dell'immissione dell'affluente di destra Scarsito nel fiume Potenza, il quale attraversa quindi l'abitato con una serie di rapide. L'alta valle del fiume si restringe infatti in questo punto, tra i monti Primo (1300 m s.l.m.) e Gemmo (1254 m s.l.m.), mentre il torrente Scarsito passa tra i monti Primo e Gualdo (1065 m s.l.m.).
Entrambe le valli dovevano essere in passato occupate da bacini lacustri, ancora esistenti alla fine del XV secolo e già del tutto scomparsi entro il 1660.
Il territorio era frequentato in epoca neolitica e conserva tracce di un santuario dell'età del bronzo sulla cima del Monte Primo (fine dell'XI-prima metà del X secolo a.C., frequentato fino in epoca ellenistica[4].
In età romana era presente un insediamento, citato dall'Itinerarium Antonini come Prolaqueum. Il nome deriva dalla prossimità ad un lago in seguito scomparso.
Si trattava di un insediamento romano della regio VI Umbria, al confine tra i territori dei municipi di Camerinum (Camerino) e di Matilica (Matelica). Era situato in corrispondenza di un doppio attraversamento del fiume Potenza, con i ponti Marnone e "delle cartiere", dove questo formava un'ansa. Il luogo di sosta si trovava, tra Dubois Fiuminata e Septempeda (San Severino Marche), sulla strada romana che si staccava dalla via Flaminia arrivando fino ad Ancona, lungo la riva sinistra del fiume ("via Camellaria", da Nuceria Camellaria, oggi Nocera Umbra, presso cui si distaccava dalla Flaminia, o "via Prolaquense", o "Via Septempedana"). Nel territorio comunale sono stati rinvenuti tratti di carreggiata, in parte tagliati nella roccia e in parte sorretti da strutture di contenimento in opera quadrata.
Nell'area cittadina sono state rinvenute strutture attribuite a edifici pubblici e di culto e ad impianti termali, la cui prima fase risale all'epoca augustea. Un acquedotto portava in città le acque del torrente Scarsito e ne regolarizzava l'assetto idrico. Nella località di Malpasso sorgeva una villa che conserva pavimentazioni a mosaico.
Negli Acta Sanctorum Severini et Victorini del VII secolo si ricorda che san Vittorino avrebbe fatto penitenza nei boschi presso Prolacen.
Il castello, la cui esistenza è citata in documenti del XIII secolo, divenne residenza dei Da Varano duchi di Camerino. Già dal 1364 vi è citata la presenza di attività per la fabbricazione della carta, favorita dall'abbondanza d'acqua e tuttora attiva. I Da Varano possedevano nel luogo una "cinciara", dove si lavoravano gli stracci utilizzati come materia prima. Locali e attrezzature erano affittati agli abitanti del paese, i quali ricevevano inoltre dai duchi, che se ne erano riservati il monopolio, gli stracci da lavorare.
Lo stemma venne adottato nel 1870: un gambero di fiume campeggia in uno scudo rosso sormontato da un'aquila incoronata e contornato da armi e insegne romani. Al di sotto due cartigli recano scritte in latino: "Prolaqueo Statio Militaris Romana" e "Solertiae Signum".
Abitanti censiti[6]
Il municipio ospita tre strutture museali:
La tradizionale produzione della carta è tuttora presente, non più basata su piccole imprese a conduzione familiare, ma in forma industriale. Lo stabilimento delle cartiere "Fedrigoni", appartiene al gruppo delle Cartiere Fedrigoni Group.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
22 maggio 1985 | 29 maggio 1990 | Amos Mascambruni | Democrazia Cristiana | Sindaco | [7] |
30 maggio 1990 | 23 aprile 1995 | Giovanni Miliani | Democrazia Cristiana | Sindaco | [7] |
24 aprile 1995 | 13 giugno 1999 | Giovanni Miliani | Centro-sinistra | Sindaco | [7] |
14 giugno 1999 | 13 giugno 2004 | Giovanni Miliani | Centro-sinistra | Sindaco | [7] |
14 giugno 2004 | 7 giugno 2009 | Giovanni Battista Torresi | Lista civica | Sindaco | [7] |
8 giugno 2009 | 25 maggio 2014 | Giovanni Battista Torresi | Lista civica | Sindaco | [7] |
26 maggio 2014 | 26 maggio 2019 | Luisella Tamagnini | Pioraco nel cuore | Sindaco | [7] |
27 maggio 2019 | 9 giugno 2024 | Matteo Cicconi | Lista civica | Sindaco | [7] |
9 giugno 2024 | in carica | Matteo Cicconi | Prolaqueum | Sindaco | [7] |
Il comune appartiene alla Comunità montana Alte Valli del Potenza e Esino.
La squadra di calcio locale, la Mancini Ruggero Pioraco, gioca in Prima Categoria, e i colori sociali sono il giallo e il rosso. Nella stagione 2013/2014 si aggiudica il titolo di campione, ottenendo la promozione in Seconda Categoria; l'anno seguente, a seguito della vittoria in finale playoff, la squadra, dopo oltre 30 anni, ottiene la promozione in Prima Categoria.
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