Peschereccio

bastimenti servono essenzialmente per le attività di pesca commerciale Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Peschereccio

Il peschereccio è un tipo di bastimento utilizzato, essenzialmente, per le attività di pesca commerciale, cioè per la cattura di pesci e altra fauna ittica per la vendita.

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Assunta Tontini Madre, fu negli anni 1970 il più grande peschereccio d'altura d'Europa
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Pescherecci nel porto di Fano

Descrizione

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Pescherecci nel porto di Chioggia
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Alcuni pescherecci nel porto canale di Mazara del Vallo

Sono in genere di dislocamento medio piccolo, per impieghi costieri e la loro stazza parte da qualche tonnellata, mentre sono motopesca d'altura quelli che arrivano oltre le mille tonnellate e anche più con le unità oceaniche, e dotate di abbondanti reti e apparati radar e sonar.

Inizialmente a vela o a remi, sono diventati negli ultimi decenni progressivamente a motore, prima a benzina o a carbone, poi sempre di più Diesel.

Generi di peschereccio

Tipi di pescherecci

In Europa

L'Unione Europea ha a più riprese incentivato la chiusura delle attività con la demolizione dei pescherecci.[1] Secondo la FAO, fra crisi di settore e incentivi alla rottamazione, dal 2000 al 2023 il numero di pescherecci della flotta europea è diminuito del 28%.[2]

Flotte pescherecce italiane

Riepilogo
Prospettiva

Sono 35 i principali porti pescherecci d'Italia[3].

Nella tabella sottostante si mettono a confronto i primi dieci porti italiani per tonnellate di stazza lorda; da notare che non sempre un maggior numero di pescherecci corrisponde a una maggiore stazza lorda, in quanto a volte essi sono di piccole dimensioni[4].

RegionePortoPosto nella classifica nazionale per TSLTonnellate di stazza lordaN° di imbarcazioni
SiciliaPorto di Mazara del Vallo16.725224
VenetoPorto di Chioggia 5.545235
MarchePorto di Ancona4.566207
SiciliaPorto di Sciacca4.046120
PugliaPorto di Manfredonia3.479240
SardegnaPorto di Cagliari3.141161
PugliaPorto di Molfetta3.08060
AbruzzoPorto di Pescara2.98799
MarchePorto di San Benedetto del Tronto2.845123
SiciliaPorto di Porticello10°2.524245

Le flottiglie italiane con oltre 200 motopescherecci iscritti, indipendentemente dalla loro stazza, non sono necessariamente quelle con maggiore stazza lorda; si veda il caso di Ancona, che pur essendo al sesto posto per numero di imbarcazioni, è al terzo porto per TSL (in quanto i suoi pescherecci sono mediamente più grandi), e il caso di Sant'Antioco, che pur essendo al quarto posto per numero di imbarcazioni, per ciò che riguarda la stazza si trova solo al diciottesimo posto (a causa delle ridotte dimensioni delle sue imbarcazioni)[4]: 1) Porticello (245 imbarcazioni) 2) Manfredonia (240 imbarcazioni) 2) Chioggia (235 imbarcazioni) 3) Mazara del Vallo (224 imbarcazioni) 4) Sant'Antioco (227 imbarcazioni) 5) Ancona (207 imbarcazioni).

Si fornisce di seguito l'elenco delle prime cinque regioni italiane per TSL.

RegionePorti in ordine di TSLPosto nella classifica nazionale per TSLTonnellate di stazza lorda
SiciliaMazara, Sciacca, Porticello, Portopalo di Capo Passero, Palermo, Catania, Trapani29.800
MarcheAncona, San Benedetto del Tronto, Civitanova Marche, Fano11.200
PugliaManfredonia, Molfetta, Bisceglie8.000
VenetoChioggia5.500
SardegnaSant'Antioco4.800

Il 33 per cento della flotta peschereccia italiana è iscritto nei compartimenti della Sicilia[5].

Curiosità

Nel 1912, a San Benedetto del Tronto, avviene il varo del primo peschereccio a motore in Italia, il "San Marco".

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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