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Con Periodo amburghese dei Beatles ci si riferisce a una finestra temporale dove la formazione originale dei Beatles (Lennon, McCartney, Harrison, Sutcliffe e Best) si esibiva regolarmente in locali differenti ad Amburgo, Germania Ovest, tra agosto del 1960 e maggio del 1962. Si tratta di un capitolo importante nella storia del gruppo, che infatti cimentò la loro popolarità e li portò ad essere scoperti da Brian Epstein, pubblicando Please Please Me.
Nel 1962 Stuart Sutcliffe decise di abbandonare il gruppo e il suo posto fu preso da Ringo Starr, che prenderà anche il posto di Best. Poco dopo Harrison fu rimpatriato perché ancora minorenne e gli altri membri furono espulsi dopo un'accusa di aver appiccato un incendio.
Amburgo era stata dai tempi della sua fondazione il porto più importante della Germania, ma dopo i bombardamenti americani del 1943 fu ridotta alle macerie, la città riuscì a rialzarsi economicamente ma si guadagnò una reputazione di città criminale. Inoltre Gran Bretagna e Germania si consideravano ancora nemiche, e questo pensiero finì con l'ondata di musicisti inglesi che visitarono proprio la città.
«I miei genitori diedero di matto quando scoprirono che saremmo andati in Germania, quando mi recai lì ruppi il cuore di mia madre perché stavo andando a suonare musica dal "nemico"»
I Beatles si erano formati a Liverpool nel 1956 sotto il nome di The Quarrymen, iniziarono ad esibirsi in luoghi cittadini come lo Jaracanda o il Casbah Club, loro meta principale, e avevano iniziato a diventare localmente popolari dopo aver partecipato come supporto a un tour con Johnny Gentle chiamato Beat Ballad Show Tour, fu attraverso questa interazione che incontrarono il loro primo manager Allan Williams.
Egli era già manager di molti gruppi, e ne aveva mandato uno ad Amburgo (Derry and the Seniors), vedendo che stavano avendo successo decise di mandarne un altro e ingaggiò proprio i Beatles.[1]
La band dovette prima trovare un batterista, e la ricerca fu lunga. Alla fine fu scelto Pete Best, già batterista nei primi anni dei Quarrymen e proprietario del Casbah Club attraverso sua madre, quest'ultimo era un batterista ben noto nella zona di Liverpool e accettò la richiesta dei Beatles, saltando i suoi ultimi esami del college per andare con loro.[2]
I Beatles furono assegnati all'Indra Club, sito nel quartiere di St. Pauli, uno dei posti più pericolosi della città, i tutori di Paul e John erano inizialmente riluttanti nel lasciar andare i figli ma loro riuscirono a convincerli.[3] Dopo una breve audizione di Best la band fu caricata su un furgone Morris Commercial J4 che da Liverpool andò ad Harwich, poi per mezzo di un battello attraccarono ad Hoek van Holland e poi infine nella città tedesca. Insieme ai Fab Five e il manager, furono accompagnati dalla sua famiglia, Lord Woodbine e degli interpreti tedesco-inglesi, rendendo il viaggio scomodo, riuscirono a lasciare l'Inghilterra sebbene tecnicamente non avessero ottenuto i permessi necessari, che ottennero direttamente lì.[4]
I Beatles arrivarono ad Amburgo nelle prime ore del 17 agosto 1960, ma trovarono l'Indra Club chiuso e si riposarono in un club vicino per poi esibirsi la sera stessa.
La loro residenza nuova era il Bambi Kino, un vecchio cinema sulla Reeperbahn dove le condizioni erano pessime – lavoravano e dormivano nel ripostiglio del cinema accanto ai bagni, e avevano a disposizione dei letti miseri. Venivano pagati £2,50 a giornata per esibirsi dalle 8.30-9.30, 10.00-11.00, 11.30-12.30 e poi 1.00-2.00, con un bonus di £100 a settimana.[5]
Sebbene le condizioni di soggiorno fossero pessime, i Beatles rimasero estasiati dall'aspetto della Reeperbahn e del Große Freiheit, pieno di cartelloni pubblicitari illuminati, ma anche gangster e prostitute.
I Beatles si esibivano quindi senza sosta nel club, davanti a una manciata di anziani e turisti, cosa che migliorò le loro prestazioni, l'Indra Club chiuse poi i battenti dopo vari reclami e i Beatles furono spostati nel vicino Kaiserkeller, dello stesso proprietario Komidscher.[6]
La tabella di marcia era la stessa del club precedente: basso salario e stressante programma, ma per i Beatles fu molto utile. Loro erano ancora abituati ai semplici show ma il proprietario del club li movimentò urlando spesso "Mach Schau!" (Fate uno Show!), si muovevano come gorilla e battevano la propria testa mentre ballavano in modo comico. Il pubblico, stavolta numerosi tedeschi, apprezzarono le loro esibizioni per la musicalità e perché il nome Beatles assomigliava al tedesco dialettico Piedel, modo infantile di riferirsi al pene.[2]
Pete Best era il preferito dalla band, perché aveva una conoscenza abbastanza buona del tedesco, riusciva a conversare con lo staff e la clientela, e fu invitato a fare delle esibizioni da solo o insieme a McCartney ma smise presto.[7]
Poco dopo, Williams invitò un'altra sua band ad Amburgo, Roy Storm and the Hurricanes, a cui ai tempi faceva parte Richard Starkey (il futuro Ringo Starr), iniziando una sorta di rivalità tra loro e i Beatles – a differenza loro venivano pagati di più, si esibivano per meno tempo alternandosi coi Beatles e si riposavano in un albergo vero e proprio.[8]
Le due band avevano precedentemente scommesso su chi avrebbe rotto per prima il palcoscenico, così, ad ogni esibizione continuarono a sbatacchiarlo finché, eventualmente, si distrusse creando un buco (il palcoscenico era sostenuto da delle colonne rialzate), il proprietario si infuriò e mandò in anonimo degli uscieri a malmenarli tutti con un manganello.[9]
I Beatles, e in particolare Lennon, facevano spesso partire risse e scontri, loro erano protetti da Horst Fascher, campione pugile caduto in disgrazia che divenne amico della band – Lennon spesso urinava dalla finestra dell'appartamento e iniziava litigi con i clienti, che spesso salivano sul palco per battersi con Fascher, la gente li lanciò anche delle birre. Molto spesso Lennon salutava l'audience con il saluto romano e "Heil Hitler", mettendosi una sostanza nera sui baffi imitando quelli del dittatore.[10]
Durante una delle performance, Lennon era mancato. Fascher lo trovò in un bagno pubblico con una donna e decise di bagnare entrambi con l'acqua fredda, costringendolo poi ad esibirsi in quelle condizioni, egli decise di mostrarsi in mutande e con una tavoletta del water intorno al collo, in seguito girò così per la Reeperbahn prima di essere fermato.[11]
Anche gli altri Beatles avevano le loro performance: Sutcliffe molto spesso criticava ironicamente gli altri membri e loro facevano lo stesso; indossava dei classici Ray-Ban Wayfarer e a volte cantava girato dalla parte opposta contro il muro.[12]
Il gruppo si stava migliorando e venivano spesso osservati da altri grandi come Roy Storm, Ringo Starr e Tony Sheridan. Particolare era la canzone What'd I Say, che un giorno suonarono in continuo per i 90 minuti, con scenette dove alcuni membri lasciavano temporaneamente il palco per lavarsi.[13]
Il 15 ottobre 1960, Allan arrangiò una registrazione di prova all'Akustik Studio a cui parteciparono Lennon, McCartney e Harrison ma non Best, che fu sostituito da Ringo Starr – questa fu quindi la prima apparizione di quella che diventerà poi la storica formazione della band, insieme registrarono Fever, September Song e Summertime, ma le registrazioni non furono preservate.[14]
Una cinquantina di giorni dopo essere arrivati al Kaiserkeller, i Beatles decisero di abbandonarlo e trasferirsi al Top Ten Club, locale molto più grande a cui aspiravano di andare, il nuovo proprietario Hines gli avrebbe offerto una paga più alta e un luogo per dormire; ruppero quindi il contratto col vecchio proprietario che si vendicò segnalando il fatto che Harrison stesse lavorando da minorenne, che era tenuto come segreto, fu quindi deportato a Liverpool.
Best e McCartney, quando andarono a sgomberare il loro abitacolo presero un profilattico e lo accesero con un acendino per farli luce, il proprietario colse l'occasione e li denunciò per aver provato ad appiccare un fuoco, furono portati alla stazione di polizia ed espulsi. Il permesso di Lennon fu rimosso e tornò a casa in treno, Sutcliffe si era trattenuto con la sua nuova fidanzata, Astrid Kirchherr, ma poi tornò in aereo.[2]
Tornati a Liverpool, iniziarono ad esibirsi nei vecchi locali come il Casbah Club e per la primissima volta al Cavern Club, accompagnati dal turnista Chas Newby.[4]
Appena Harrison compì 18 anni, i Beatles tornarono al Top Ten Club di Amburgo l'anno dopo nel 1961, il proprietario pagò ogni danno pur di farli venire, così si stabilirono in un dormitorio piuttosto mediocre sopra il club e condivisero la stanza con Tony Sheridan.[1]
Sutcliffe abbandonò ufficialmente il gruppo volendosi concentrare sugli studi e prestò il suo basso Höfner a McCartney, che ne comprerà poi uno suo, Lennon comprò una Rickenbacker 325 ed Harrison una Gibson. Inoltre i Beatles iniziarono a vestirsi da cowboy per le esibizioni, con giacche e pantaloni neri.
Dopo un anno di assenza, nel 1962 i Beatles tornarono ancora ad Amburgo sotto consiglio del road manager Neil Aspinall, scesi dall'aereo appresero della morte del loro ex-membro Stuart Sutcliffe, in seguito Best fu cacciato dal gruppo per vari motivi tecnici e ufficialmente sostituito da Ringo Starr.[15]
Stavolta, i Beatles alloggiarono nell'Hotel Germania dello Star-Club e avevano le proprie stanze, per poi passare a un altro, inoltre le esibizioni finali venivano spesso registrate e messe insieme, verranno pubblicate nel 1977 nell'album postumo Live! at the Star-Club in Hamburg, Germany; 1962.
Le canzoni tipicamente suonate erano:
I Beatles fino a quel momento avevano avuto conosciuto solo donne di Liverpool, ma, trovandosi ad Amburgo, erano spesso in contatto con danzatrici, spogliarelliste e prostitute, rimanendone molto confusi.
Gerry Mardsen racconta di quando visitò un hotel sulla Herbertstraße con Lennon[17]:
«Pagammo coi nostri soldi, entrammo e ci sedemmo. Questo tizio si mostrò con la più grande donna che avessimo visto nella nostra vita. Sembrava un autobus con un reggiseno. Fuggimmo così velocemente che non sentimmo nemmeno la porta chiudersi. Volevo tornare per riprendermi i soldi ma John disse: "Meglio di no, finiremmo nei guai"»
Ai Beatles veniva somministrato, insieme alla birra, il Preludin (Fendimetrazina), una pillola stimolante che li teneva svegli. Veniva normalmente servita dai camerieri e solitamente li faceva rimanere svegli anche tutta la notte. McCartney ne prendeva spesso 1 o 2, mentre Lennon fino a 4 o 5.[18]
Dopo l'avventura allo Star-Club i Beatles tornarono definitivamente in Inghilterra.
I Beatles non ritorneranno più ad Amburgo, se non per una singola tappa durante il loro Tour di Germania, Giappone e Filippine del 1966, ma rimarrà nell'immaginario collettivo della band per la sua evidente importanza.
«Beh, sono nato a Liverpool, ma posso dire di essere cresciuto ad Amburgo.»
La prima registrazione ad essere pubblicata con i Beatles fu My Bonnie, un album di Tony Sheridan prodotto da Bert Kaempfert, registrato ad Harburg. Fu pubblicato il 31 ottobre 1961 in Germania (Mein Herz ist bei dir nur) dove i Beatles vennero segnati come "The Beat Brothers", uscirà anche in Inghilterra il 5 gennaio 1962 e arriverà in America sotto vari bootleg.[19]
Sutcliffe aveva dato una cassetta dell'album ad Harrison, che l'aveva prestata a Bob Wooler, disk jockey del Cavern Club, egli iniziò a riprodurla nel locale. Un giorno attirò l'attenzione di Brian Epstein, incuriosito iniziò a cercare informazioni sul gruppo e ne divenne il manager dopo averli trovati.
Questo evento è convenzionalmente considerato l'inizio del loro debutto: Epstein li porterà a un'audizione alla Decca, inizieranno a pubblicare nuova musica e romperanno i record musicali non solo inglesi ma anche americani (British Invasion), provocando un'ondata di isteria collettiva (Beatlemania), segnando gli anni '60 con la loro musica, stile e i loro concerti in tutto il mondo, popolarità che rimarrà anche dopo il loro scioglimento.
Tra i primi fan dei Beatles ritroviamo Astrid Kirchherr, Klaus Voormann e Jürgen Vollmer, che divennero fan assidui perché trovavano la loro musica qualcosa di nuovo che non avevano mai sentito.
Kirchherr era una fotografa, e infatti fotografava i Beatles molto spesso, gran parte delle foto non vennero mai pubblicate, ella era inoltre la fidanzata di Stuart Sutcliffe prima della sua morte. Viene inoltre accreditata con l'aver inventato il caratteristico taglio di capelli beatlesiano, ma non è esattamente chiaro.
Voorman d'altro canto collaborerà coi Beatles disegnando la copertina di Revolver e diventerà un membro della Plastic Ono Band.
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