Herbertstraße
strada di Amburgo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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La Herbertstraße (pron. /'hɛʀbɐ:t.ʃtʀasse/; ex-Heinrichstraße[1]) è una nota via del quartiere St. Pauli di Amburgo, situata nei pressi della principale via a luci rosse Reeperbahn, che deve la propria fama al fatto di essere rimasta l'unica strada cittadina[2] dove è ancora possibile trovare le prostitute in vetrina come accade nel famoso quartiere "De Wallen" di Amsterdam.
Herbertstraße | |
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Amburgo (Germania): la Herbertstraße, strada a luci rosse nel quartiere di St. Pauli | |
Nomi precedenti | Heinrichstraße |
Localizzazione | |
Stato | Germania |
Città | Amburgo |
Distretto | Hamburg-Mitte |
Quartiere | St.Pauli |
Codice postale | 20359 |
Informazioni generali | |
Tipo | via |
Lunghezza | 60 m |
Intitolazione | Herbert |
Mappa | |
La via si trova nei pressi della Hans-Albers-Platz (la piazza a sud della Reeperbahn dedicata a Hans Albers), della Spielbudenplatz (la strada dove si trova, tra l'altro, il St. Pauli-Theater della Davidwache, il famoso edificio del distretto di polizia della zona, situata tra la Spielbudenplatz e la Davidstraße, una laterale a sud della Reeperbahn) e di cui la Herbertstraße è a sua volta una laterale.
La via misura una sessantina di metri[1][3][4][5][6], lungo la quale si affacciano degli edifici variopinti[7].
Nella via vi lavorano circa 250 donne[1][5][8] (soprannominate - per il loro abbigliamento - Stiefelfrauen, ovvero "le donne con gli stivali"[7]), che offrono le proprie prestazioni sedute su alcune poltroncine in plastica[7] dietro ad alcune vetrine[2][3][4][9][7], illuminate al neon[7] e sistemate su entrambi i lati della strada[2].
Tradizionalmente l'attività pare venga esercitata senza la mediazione di "protettori"[2][10] (in realtà, esiste anche un sindacato dei "protettori"[7]), e gli appartamenti sono gestiti dalle prostitute più "anziane".[10]
L'ingresso alla via, contrassegnato da alcune barriere in ferro di color rosso[4][7][9] è proibito alle donne e ai maschi di età inferiore ai 18 anni,[2][3][4][9][5][6][7], come segnalato da cartelli sulle barriere[3][4][7] che recano appunto la scritta in tedesco Zutritt für Männer unter 18 und Frauen verboten[4] e in inglese Entry for men under 18 and women prohibited[3]. (v. immagine)
Tale divieto, che risale agli anni settanta[4][5] , è dovuto al fatto che le prostitute vogliono proteggere la propria dignità dagli sguardi di coloro che si addentrano nella via per pura curiosità.[4] E sebbene il divieto non abbia valore legale[9] (trattandosi di una strada pubblica), ma sia semplicemente un "suggerimento" delle forze di polizia[9], le prostitute reagiscono in malo modo nei confronti dei "trasgressori", in particolare nei confronti delle donne[7][9], che possono venir accolte dal lancio di uova marce o di gavettoni[4][7] (anche d'acqua bollente![7]).
Questo differenzia sostanzialmente la Herbertstraße dal quartiere a luci rosse di Amsterdam "De Wallen", il più grande quartiere a luci rosse d'Europa, dove è consentito a frotte di turisti e curiosi di passare tranquillamente di fronte alle vetrine con le prostitute in bell'evidenza, senza che il luogo sia contrassegnato dalla presenza di barriere o divieti.
La via non è intitolata ad una persona in particolare.[2] Il nome si rifà ad una consuetudine di chiamare le vie del quartiere semplicemente con nomi propri maschili[2] (altri esempi sono la Davidstraße , la Erichstraße, la Friedrichstraße, ecc.), seguendo un puro ordine alfabetico.
Tale usanza risale alla ricostruzione del quartiere dopo l'incendio del 1814 provocato deliberatamente a scopo difensivo dalle truppe di occupazione francesi, guidate dal generale Dovout.[2]
Un tempo la via si chiamava "Heinrichstraße"[1]; poi il nome è stato cambiato in "Herbertstraße".
Si hanno notizie della Herbertstraße come via legata all'esercizio della prostituzione sin dagli inizi del Novecento[9][10], quando vi furono trasferite le case chiuse che prima trovavano posto nella limitrofa Davidstraße e in altre vie del quartiere di St. Pauli, ma che furono costrette a spostarsi dopo aver perso la licenza per l'esercizio dell'attività.[10]
Con l'avvento del Nazismo, l'esercizio della prostituzione e gli spettacoli di striptease furono proibiti nel 1933.[1][5][8] Tale divieto si rese tuttavia pressoché impossibile nel quartiere St. Pauli di Amburgo[5][8] (trattandosi di un "business" ormai radicato[5]), dove la Reeperbahn e le vie limitrofe come la Herbertstraße rappresentarono dunque un'eccezione.[1][4][5][9]
Risale a quell'epoca la chiusura della strada tramite alcune barriere[4][9]: la scelta operata dai nazisti pare comunque non fosse stata fatta a garanzia delle prostitute e della loro "privacy", quanto semplicemente per "nascondere" il più possibile questa via licenziosa, ufficialmente "illegale".[9]
Negli anni settanta, la polizia aggiunse, sia per mantenere l'ordine pubblico[4], sia su sollecitazione delle stesse prostitute[4], il cartello che vieta l'ingresso alle donne e ai maschi di età inferiore ai 18 anni[4][5] (v. sopra).
Nel 2010, è stato presentato da un investitore un piano per acquisire alcuni edifici della via ed aprirvi un'esposizione intitolata "Sexarbeit" (il "lavoro del sesso").[1] Il piano ridurrebbe di circa 11 metri[1] l'area riservata all'esercizio della prostituzione e vietata alle donne e ai minori di 18 anni.
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