pubblicitario francese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Paul Colin (Nancy, 27 giugno 1892 – Nogent-sur-Marne, 18 giugno 1985) è stato un pubblicitario e grafico francese.
Assieme a Cassandre, Jean Carlu e Charles Loupot (soprannominati "I moschettieri"[1]) è stato uno dei più importanti cartellonisti pubblicitari francesi del primo dopoguerra. Con uno stile influenzato in generale da Cubismo, Futurismo e Purismo, e più in particolare riconducibile all'Art déco, si contraddistinse all'epoca per il peculiare rigore compositivo dei propri manifesti. In genere i cartelloni pubblicitari di Colin (ma spesso anche le copertine o altri lavori grafici) presentavano una figura centrale e un testo posizionato al di sopra o al di sotto dell'immagine, in modo che i due elementi non si invadessero a vicenda, e in maniera tale da permettere una doppia lettura.
Artista prolifico arrivò a produrre nell'arco della propria carriera oltre un migliaio di manifesti e oltre ottocento copertine per varie pubblicazioni. Tra i suoi manifesti più celebri è possibile citare Revue nègre (1925) reclamizzante uno spettacolo di Joséphine Baker, Libération (1944), e la locandina per il film Diario di un curato di campagna (1950).
Aderì all'Union des Artistes Modernes. Nel 1964 partecipò all'esposizione internazionale Documenta 3, in Germania.
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