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calciatore svedese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Patrik Jonas Andersson (Borgeby, 18 agosto 1971) è un ex calciatore svedese, di ruolo difensore centrale.
Patrik Andersson | ||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | Svezia | |||||||||||||||||||||
Altezza | 185 cm | |||||||||||||||||||||
Peso | 85 kg | |||||||||||||||||||||
Calcio | ||||||||||||||||||||||
Ruolo | Difensore | |||||||||||||||||||||
Termine carriera | 2005 | |||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||
Giovanili | ||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||
Figlio di Roy e fratello di Daniel,[1] con la nazionale svedese, ha partecipato a due edizioni del campionato d'Europa (1992 e 2000) e a due del campionato del mondo (1994 e 2002).
Andersson inizia la sua carriera all'età di otto anni con il Bjärred IF, il club della zona in cui viveva. Nel 1988, all'età di 17 anni, si trasferisce al Malmö FF, squadra con la quale nel 1989 fa il suo debutto in Allsvenskan, la massima serie del campionato svedese, durante la stagione Andersson si divide tra la prima squadra e la squadra juniores, con la quale raggiunge anche la finale dei campionati svedesi.
Nella stagione 1990 diventa titolare nella prima squadra, venendo impiegato sia come difensore sia come centrocampista difensivo. Nel 1992 Andersson si trasferisce per la prima volta nella sua carriera all'estero, approdando in Premier League al Blackburn dove però viene utilizzato poco dall'allenatore Kenny Dalglish. Così dopo solo un anno in Inghilterra si trasferisce in Germania, al Borussia Mönchengladbach, dove diventa subito un titolare. A fine stagione, complici le buone prestazioni ai mondiali vince la Svenska Dagbladet per lo sportivo svedese con il miglior rendimento.
Nella stagione successiva disputa un'altra buona annata e vince la Coppa di Germania, con il Borussia che batte per 3-0 in finale il Wolfsburg, squadra militante in Zweite Bundesliga. A fine stagione vince il Guldbollen come miglior giocatore svedese dell'anno.
Nel 1995-1996 disputa un'altra stagione positiva e il Borussia raggiunge i quarti di finale in Coppa delle Coppe, dove è eliminato dal Feyenoord e il quarto posto in campionato, ottenendo la qualificazione alla Coppa UEFA per l'anno successivo. La stagione successiva invece è negativa con un decimo posto in campionato e l'eliminazione in Coppa UEFA ai sedicesimi di finale dopo aver eliminato l'Arsenal. Nel 1998-1999 diventa il capitano in seguito alla partenza di Stefan Effenberg, a parte questo però la stagione è fortemente negativa e il Borussia retrocede in Zweite Bundesliga.
Nel 1999 si trasferisce al Bayern Monaco per quattro milioni di marchi e vince il campionato, la Coppa di Germania e la Coppa di Lega. Nella stagione successiva gioca spesso da titolare, ma soffre anche alcuni infortuni, tuttavia questo non gli impedisce di segnare un gol decisivo per la vittoria del campionato nei minuti di recupero della partita contro l'Amburgo, dando al Bayern un fondamentale punto per avere la meglio sullo Schalke 04, e, pochi giorni dopo, di giocare la finale di Champions League contro il Valencia, nella quale ai rigori si fa parare il tiro da Santiago Cañizares, parata che si rivelerà poi ininfluente grazie ai tre rigori neutralizzati dal portiere del Bayern Oliver Kahn. Alla fine della stagione vince per la seconda volta il Guldbollen.
Nel luglio del 2001 Andersson lascia la Germania e si trasferisce in Spagna, al Barcellona, firmando un contratto quadriennale[2], tuttavia è vittima di vari infortuni e fino al 2003 totalizza solo 19 presenze con i catalani. Nel gennaio 2004 fa ritorno in Svezia al Malmö FF, dove rimane per due stagioni fino a che, nel mese di agosto del 2005, durante una partita dei preliminari di Champions League contro il Thun è vittima di un grave infortunio[3]. Poco dopo annuncia il suo ritiro[4].
Andersson disputa il mondiale Under-20 nel 1991 con la nazionale svedese Under-20.
Il 29 gennaio 1992 fa il suo debutto con la maglia della nazionale svedese nella partita persa per 1-0 contro l'Australia. Pochi mesi dopo viene convocato per gli europei nei quali gioca da difensore centrale di fianco a Jan Eriksson, tuttavia a causa di una squalifica salta la decisiva semifinale contro la Germania.
Con la nazionale olimpica svedese partecipa alle Olimpiadi di Barcellona. Viene poi convocato per i mondiali del 1994, nei quali gioca tutte le sei partite contribuendo al raggiungimento del terzo posto. Nel 1997 diventa il capitano della nazionale svedese dopo che il precedente capitano, Jonas Thern, si era ritirato a causa di un infortunio.
Nel 2000 è convocato per gli europei, nei quali viene espulso nella partita contro il Belgio e la Svezia esce al primo turno. Gioca la sua ultima partita con la nazionale svedese nel mese di maggio del 2002 contro il Giappone; viene poi convocato per i mondiali del 2002, ma non scende in campo a causa degli infortuni e viene sostituito al centro della difesa da Andreas Jakobsson. In totale vanta 96 presenze e 3 reti con la nazionale svedese.
Nell'ottobre 2007 il Malmö FF offre un incarico ad Andersson che tuttavia rifiuta[5]. Poi nel dicembre 2008 viene nominato direttore sportivo[6]. Dal 2011 diventa anche responsabile per la marca scandinava di calcio Pele Sport[7].
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