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parco regionale della Toscana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il parco naturale della Maremma è un'area naturale protetta ed è stato il primo parco della Toscana, istituito con L.R. 65 del 5 giugno 1975.[1]
Parco naturale della Maremma | |
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Tipo di area | Parco regionale, ZPS |
Codice WDPA | 26609 |
Codice EUAP | EUAP0230 |
Class. internaz. | Diploma europeo delle aree protette |
Stati | Italia |
Regioni | Toscana |
Province | Grosseto |
Superficie a terra | 8.900 ha |
Provvedimenti istitutivi | L.R. 65 del 5 giugno 1975. |
Mappa di localizzazione | |
Sito istituzionale | |
È una delle mete più interessanti della provincia grossetana. Al suo interno si trovano alcune aree di costa fra le più belle e intatte del litorale maremmano.
Nel 1992 è stato insignito del Diploma europeo delle aree protette[2].
Parco naturale della Maremma: L.R. 65 del 5 giugno 1975. All'interno del Parco regionale si trova il sito di interesse regionale (SIR) "Pianure di Maremma": l'area è tutelata anche come zona di protezione speciale (ZPS), e il SIR "Dune dell'Uccellina", anch'esso sito di interesse comunitario (SIC) e zona di protezione speciale (ZPS) e completamente ricompreso nel Parco naturale.
Il Parco ha un'estensione di 9800 ettari e si estende, lungo costa, dal paese di Principina a Mare (comune di Grosseto), fino al paese di Talamone (comune di Orbetello).
Nel suo territorio ricadono gli ultimi terreni paludosi nei pressi della foce dell'Ombrone, che, ricchi di vita e ancora selvaggi, ospitano importanti colonie di uccelli palustri.
Più a sud la zona è composta dai monti dell'Uccellina ricoperti da una fitta macchia mediterranea e verso est, ai piedi dei monti, da vaste distese erbose, dove si trova la Fattoria di Spergolaia centro amministrativo dell'azienda regionale e sede dei butteri.
La tipologia ambientale prevalente nel SIR "Pianure di Maremma " è data da praterie secondarie e aree agricole abbandonate, in gran parte utilizzate come pascoli per il bestiame semibrado, zone umide di acqua dolce o debolmente salmastra, seminativi. Vaste estensioni del sito sono allagate per parte dell'anno. Tra le altre tipologie ambientali rilevanti ci sono il tratto fluviale prossimo alla foce, la macchia mediterranea, i filari e le alberature, i piccoli nuclei di pino domestico. Questa parte di Toscana è un esempio relittuale di complessi palustri, di elevato valore naturalistico e paesaggistico, utilizzati a scopo produttivo (attività di pascolo semibrado, con vacche e cavalli di razza maremmana).
Il SIR "Dune dell'Uccellina" costituisce uno dei sempre più rari tratti significativi di costa sabbiosa, con limitata antropizzazione e con dinamismo vegetazionale non condizionato dal turismo balneare. La tipologia ambientale prevalente è data da sistemi dunali privi di impianti balneari quindi di grande importanza per la salvaguardia delle specie sia psammofile che psammoalofile. Il sito è importante anche per la conservazione di un endemismo esclusivo della zona: Limonium etruscum. Importante la presenza di Burhinus oedicnemus. Costa sabbiosa, in gran parte in regressione, con cordoni dunali e depressioni retrodunali, caratterizzate dalle tipiche formazioni vegetali anche di ambienti umidi, generalmente in ottimo stato di conservazione.
I principali elementi di criticità interni al sito di interesse regionale sono[3]:
I principali elementi di criticità esterni al sito sono[3]:
Le principali misure di conservazione da adottare sono[3]:
Indicazioni per le misure di conservazione[3]:
I principali elementi di criticità interni al sito sono[3]:
I principali elementi di criticità esterni al sito sono[3]:
I principali obiettivi di conservazione sono[3]:
Indicazioni per le misure di conservazione[3]:
Le colline dell'Uccellina sono ricoperte da una fitta macchia mediterranea, molto varia nella specie che la compongono, e da oliveti secolari. Ci sono i lecci, le querce da sughero, i cisti, rosmarino, l'erica, lentisco, corbezzolo, aglio selvatico e ginestra.
Tra le specie vegetali di rilievo presenti nel SIR "Pianure di Maremma" ci sono: l'Artemisia coerulescens var. palmata, una specie molto rara in Toscana, segnalata nei prati salsi del Parco della Maremma e del Padule di Scarlino; l'Halocnemum strobilaceum, specie presente in Toscana nell'unica stazione della Palude della Trappola; la Puccinellia palustris, specie delle aree palustri salmastre, presente in Toscana in stazioni relitte al Tombolo pisano (Bosco Ulivo) e alla Palude della Trappola.
Per quel che riguarda al fitocenosi: pratelli alofili retrodunali, a sud di Collelungo (Porto Vecchio), con Limonium etruscum, endemismo esclusivo del Parco della Maremma, oggi ridotto a una sola area di limitata estensione, minacciato dalla variazione della linea di costa. Popolamenti floristici tipici degli habitat di anteduna, duna e retroduna.
Il Parco ospita numerose colonie di uccelli acquatici come anatidi, garzette, aironi, fenicotteri e alcuni esemplari di rapaci tra cui il falco pescatore, recentemente reinserito. La fauna tipica delle aree a macchia è composta da cinghiali, caprioli, daini, istrici, tassi, volpi, rettili di varie specie e molti uccelli.
Nelle distese erbose ai piedi dell'Uccellina pascolano le vacche maremmane e i cavalli maremmani.
All'interno del SIR "Pianure di Maremma", sono presenti, tra gli insetti: il lepidottero Euplagia quadripunctaria.
Tra i pesci: l'alosa (Alosa fallax). Tra i rettili: la testuggine di Hermann (Testudo hermanni), la testuggine d'acqua (Emys orbicularis), il cervone (Elaphe quatuorlineata).
Il sito è un'importantissima area di svernamento per gli uccelli acquatici (area d'importanza internazionale e principale sito italiano di svernamento dell'oca selvatica (Anser anser), area d'importanza nazionale per alcune altre specie). Altrettanto importante il ruolo svolto come area di sosta durante le migrazioni. Tra gli uccelli, nel SIR sono presenti: il tarabuso (Botaurus stellaris) è migratore regolare e svernante presumibilmente regolare; il falco di palude (Circus aeruginosus) è migratore e svernante; il lanario (Falco biarmicus) è migratore e svernante, forse regolare; la moretta tabaccata (Aythya nyroca) è migratore regolare, svernante occasionale; la volpoca (Tadorna tadorna) è migratore regolare, svernante irregolare; l'occhione (Burhinus oedicnemus) è nidificante e svernante, nell'unico suo sito di svernamento regolare in Toscana; la ghiandaia marina (Coracias garrulus) è nidificante.
Tra i mammiferi, è presente il rinolofo euriale (Rhinolophus euryale), un chirottero.
Nel SIR, tra i rettili: il cervone (Elaphe quatuorlineata); la testuggine di Hermann (Testudo hermanni).
Tra gli insetti: Euplagia quadripunctaria.
Tra gli uccelli: (l'occhione (Burhinus oedicnemus) è nidificante nel sito o ai suoi margini. Il sito, soprattutto nelle porzioni a nord del Fiume Ombrone, costituisce un'importante area di sosta e svernamento per numerose specie di uccelli.
Nel parco naturale della Maremma vi sono anche numerosi siti archeologici, alcuni etruschi-romani, altri risalenti al periodo medioevale, come le torri di avvistamento e l'abbazia di San Rabano risalente al 1100 e recentemente restaurata.
Il Centro Visite principale si trova ad Alberese. L'acquario della Laguna di Orbetello con sede a Talamone ha funzione di Centro Visite per gli itinerari da Talamone.
Numerosi sono gli itinerari, caratterizzati da diversi livelli di difficoltà; si va dai più semplici, alcuni anche per portatori di handicap ai più complessi senza tuttavia raggiungere mai livelli molto impegnativi. Sono possibili numerose escursioni naturalistiche, gite a cavallo, in canoa, escursioni notturne e per l'osservazione di volatili.
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