Parcines
comune dell'Alto Adige/Südtirol, Italia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Parcines (Partschins in tedesco) è un comune italiano di 3 951 abitanti della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige.
Parcines comune | |
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(IT) Parcines (DE) Partschins | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Bolzano |
Amministrazione | |
Sindaco | Alois Forcher (SVP) dal 22-9-2020 |
Lingue ufficiali | Italiano, Tedesco |
Territorio | |
Coordinate | 46°41′01.85″N 11°04′24.67″E |
Altitudine | 626 m s.l.m. |
Superficie | 55,4 km² |
Abitanti | 3 951[1] (31-10-2023) |
Densità | 71,32 ab./km² |
Frazioni | Montesole (Sonnenberg), Quadrato (Quadrat), Rablà (Rabland), Tablà (Tabland), Tel (Töll), Vallettina (Vertigen) |
Comuni confinanti | Lagundo, Lana, Marlengo, Moso in Passiria, Naturno, Plaus, Senales, Tirolo |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 39020 |
Prefisso | 0473 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 021062 |
Cod. catastale | G328 |
Targa | BZ |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona F, 3 330 GG[3] |
Nome abitanti | (IT) parcinesi (DE) Partschinser[4] |
Cartografia | |
Posizione del comune di Parcines nella provincia autonoma di Bolzano | |
Sito istituzionale | |
All'interno del territorio comunale di Parcines si trova la cascata di Parcines, con un salto di 97 metri.
Il toponimo è attestato come Parzins, Parcindes, Parzinnes nel 1087, come Partschinds nel 1225 e come Perzinnes nel 1285 e ha origine preromana.[5][6]
A Parcines sono presenti alcuni notevoli manieri medievali e di prima età moderna, fra cui i castelli Gaudententurm[7] e Stachlburg[8].
Nella frazione di Rablà (Rabland) fu scoperta nel 1552 una pietra miliare dell'antica strada romana Via Claudia Augusta; una seconda pietra miliare della stessa strada fu scoperta nel 1786.[9]
Il comune appartenne sino alla fine della prima guerra mondiale alla circoscrizione giudiziaria di Merano ed era parte del distretto della stessa città di Merano.
Negli anni 1940 furono effettuati dei lavori di costruzione dello sbarramento di Tel, una linea di fortificazione facente parte del Vallo alpino in Alto Adige.[10]
Il 2 agosto 2011 una frana di circa 70 000 metri cubici è scesa dal monte sopra il centro abitato, giungendo fino a lambire alcune case nella valle.[11]
«Stemma d'argento, al vomere al naturale, posto in banda.»
L'emblema riprende quello del cavaliere Randolf von Partschins, discendente della nobile famiglia Götsch, che fondò il villaggio, nel 1200 circa, con il nome di Castello di Stachlburg. Lo stemma è stato adottato il 25 luglio 1967.[12]
La sua popolazione è in maggioranza di madrelingua tedesca:
% | Ripartizione linguistica (gruppi principali)[13] |
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95,94% | madrelingua tedesca |
3,79% | madrelingua italiana |
0,27% | madrelingua ladina |
Abitanti censiti[14]
Il comune è servito da due stazioni ferroviarie poste lungo la ferrovia della Val Venosta, nelle frazioni di Tel e Rablà. Fino al 2012 era altresì attiva una fermata presso Tel Ponte, poi dismessa a seguito della riattivazione dello scalo di Tel.
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