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giornalista e scrittore italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Paolo Negro (Torino, 15 settembre 1963) è un giornalista e scrittore italiano. Giornalista professionista dal 1990 si è occupato di inchieste, politica e approfondimenti. In ambito letterario, ha scritto romanzi storici e saggi d'inchiesta.
Figlio unico, dopo la maturità classica conseguita al liceo Massimo D'Azeglio di Torino, si è iscritto alla facoltà di Giurisprudenza e contemporaneamente alla Scuola biennale di giornalismo “Chiavazza” di Torino. Inizia subito a collaborare con testate minori, sino a quando, pochi mesi dopo, viene assunto come redattore all'appena nato quotidiano “Corriere Alpino”. In seguito alla chiusura del giornale inizia a collaborare con Stampasera dove viene assunto un anno dopo. Si occupa di cronaca, costume, inchieste e segue, come inviato per qualche settimana, la guerra in Croazia.
Quattro anni dopo viene chiamato da Salvatore Tropea a La Repubblica dove rimane quasi sette anni seguendo i principali fatti politici e di cronaca.
Nel 2001 lascia La Repubblica e diviene portavoce del presidente della Regione Piemonte e Presidente della Conferenza delle Regioni italiane, Enzo Ghigo. Nel 2004 torna al giornalismo e ricopre l'incarico di caporedattore centrale nella redazione torinese de Il Giornale.
Nel 2006 è responsabile mass media del MedalsPlaza Olimpico delle Olimpiadi invernali di Torino 2006 e responsabile Mass media della Cerimonia di chiusura della Paralimpiadi 2006.
Nel 2006-2007 fa parte della Commissione d'esame per giornalista professionista[1] e quindi per oltre un anno guida la redazione di Rovigo del quotidiano La Voce. Nel 2008 esce il primo romanzo: L'Ultimo dei templari (Liberamente editore) presentato a Roma da Marco Travaglio e dal giudice Mario Almerighi (Nel 2009 ne esce una riedizione).
Nel 2010 pubblica Il Segreto dell'Arca (Liberamente editore).
Nel 2011 pubblica Filmgate - Intervista a Silvio Sardi (Editori Riuniti, prefazione di Marco Travaglio) in cui punta il dito sui misteri della compravendita dei diritti televisivi da parte di Mediaset-Mediatrade. In appendice al libro vengono anche allegate copie autenticate di contratti di cessione dei diritti di alcuni film a Mediaset in cui il gruppo berlusconiano accettava di pagare a società "amiche" prezzi anche quattro volte superiori a quelli che solo due settimane prima aveva rifiutato di versare ad altre società di intermediazione indipendenti[2]. Due mesi dopo l'uscita del libro che in poche settimane provoca polemiche su giornali e televisioni[3], Silvio Sardi prima è chiamato dai magistrati romani e milanesi che da anni indagavano sulla cessione dei diritti televisivi, per confermare quanto dichiarato nelle pagine di Filmgate, quindi è ufficialmente inserito nell'azione giudiziaria come uno dei principali testimoni dell'accusa[4][5]. Proprio su questo punto il legale di Silvio Berlusconi, l'avvocato Niccolò Ghedini, tenta di opporsi all'inserimento della testimonianza di Sardi invocando "vizi procedurali". La sua richiesta viene però respinta.[6] Con sentenza di prima grado, il Tribunale di Milano, il 26 ottobre 2012 ha chiuso quindi il processo Mediaset sulla compravendita dei diritti televisivi. Dopo dieci anni di indagini e sei di processo, Silvio Berlusconi è stato condannato per frode fiscale a 4 anni di reclusione (3 condonati con indulto), a cinque anni di interdizione dai pubblici uffici e a tre anni di interdizione dagli uffici direttivi delle imprese (provvedimento non immediatamente esecutivo, essendo la sentenza di primo grado). È stata riconosciuta la fondatezza della tesi del Pm De Pasquale (che aveva chiesto una condanna di 3 anni e 8 mesi) puntando il dito su quei continui passaggi di mano dei film che poi approdavano a Mediaset, fatti esclusivamente per far lievitare i prezzi in modo ingiustificato. Esattamente come ha raccontato e documentato Filmgate.
Nel gennaio 2014 pubblica per Arkadia Editore Spiritus Templi (che sarà poi pubblicato due anni dopo anche in Spagna e Sud America da Boveda editores)
Nel 2017 pubblica per Imprimatur editore Il nemico che gioca con i nomi
Nell'anno successivo - estate 2018 - pubblica, sempre per Imprimatur - il romanzo "Clone"
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