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musicista, compositore, arrangiatore e cantautore italiano (1972-) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Paolo Maria Jannacci (Milano, 5 settembre 1972) è un musicista, compositore, arrangiatore e cantautore italiano.
Paolo Jannacci | |
---|---|
Nazionalità | Italia |
Genere | Jazz Pop |
Periodo di attività musicale | 1988 – in attività |
Strumento | pianoforte, fisarmonica, basso |
Gruppi attuali | Paolo Jannacci trio+1 |
Album pubblicati | 7 |
Studio | 7 |
Live | 1 |
Sito ufficiale | |
Jazzista eclettico, suona il pianoforte, la fisarmonica e il basso.
Unico figlio del cantautore e musicista milanese Enzo Jannacci e di sua moglie Giuliana Orefice (morta il 9 agosto 2024 a Milano, il giorno dopo si è svolto il funerale nella chiesa di Santa Croce a Milano),[1] inizia gli studi in campo musicale all'età di sei anni con Lina Marzotto Pollini e Davide Tai. Prosegue gli studi di strumento e armonia con il padre Enzo Jannacci, Paolo Tomelleri e il maestro Ilario Nicotra, parallelamente ad una formazione linguistico-umanistica.
È un musicista professionista dal 1988. Nel 1990 si diploma al liceo linguistico Internazionale di Milano. Dal 2008 segue corsi di perfezionamento presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Como con il maestro Carlo Morena.
Sposato con Chiara, ha una figlia di nome Allegra, nata nel 2008.[2]
Nel febbraio 2020, partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo con il brano Voglio parlarti adesso,[3][4] ottenendo il 16º posto finale.[5]
Insegna musica d'insieme al CPM (Centro Professione Musica) a Milano.
L'8 settembre 2023, insieme ai suoi musicisti, a Paolo Rossi e al regista Giorgio Verdelli, è a Venezia, all'80ª Mostra Internazionale d'arte cinematografica, per presentare il docufilm sul padre Enzo Jannacci - Vengo anch'io, dove Paolo insieme ad alcuni colleghi raccontano momenti di vita vissuti insieme a Enzo. Il docufilm sarà anche al cinema per tre giorni: dall'11 al 13 settembre 2023.
L'8 febbraio 2024, partecipa come ospite alla terza serata del Festival di Sanremo, insieme a Stefano Massini, con cui presenta il brano inedito L'uomo nel lampo, dedicato al tema delle morti bianche.[6][7][8]
Nel 2024 ha ricevuto il Premio Nazionale Cultura della Pace.
Suona jazz con il suo trio (Marco Ricci e Stefano Bagnoli), con i suoi duo: (1 con Daniele Moretto alla tromba e flicorno) (2 con Luca Meneghello alla chitarra acustica ed elettrica) e con il suo quartetto: (Marco Ricci, Stefano Bagnoli e Daniele Moretto), e "In Concerto Con Enzo" (esecuzione di brani jazz e canzoni del padre).
L'attività di Paolo Jannacci si suddivide in diversi campi: colonne sonore per film, pubblicità, produzioni discografiche e recitazione.
Compone anche colonne sonore per i documentari di Dario Barezzi:
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