Paolo Ciani (Roma, 15 maggio 1970) è un politico italiano, segretario di Democrazia Solidale dal 15 maggio 2022 e deputato alla Camera dal 13 ottobre 2022. Inoltre, dal 2018 al 2022 è stato consigliere regionale del Lazio e dal 2021 al 2024 è consigliere comunale a Roma.
Paolo Ciani | |
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Segretario di Democrazia Solidale | |
In carica | |
Inizio mandato | 15 maggio 2022 |
Predecessore | Carica creata |
Deputato della Repubblica Italiana | |
In carica | |
Inizio mandato | 13 ottobre 2022 |
Legislatura | XIX |
Gruppo parlamentare | Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista |
Coalizione | Centro-sinistra 2022 |
Circoscrizione | Lazio 1 |
Collegio | 1 (Roma - Municipio I) |
Incarichi parlamentari | |
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Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Democrazia Solidale |
Titolo di studio | Laurea in storia dell'arte |
Università | Università degli Studi di Roma "La Sapienza" |
Professione | Organizzatore di eventi culturali |
Biografia
Diplomato al liceo classico Luciano Manara di Roma e laureato in storia dell'arte all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", è stato responsabile romano della Comunità di Sant'Egidio, di cui fa parte fin da quando aveva 14 anni. In questa veste, è stato eletto due volte segretario della Consulta delle aggregazioni laicali per la Diocesi di Roma[1][2]. Ha lavorato come ricercatore dal 2001 al 2018 e tra il 2007 ed il 2010 ha curato la sezione "La Città Solidale" per il mensile Roma Capitale.
Sposato, è padre di due figlie.[2]
Attività politica
Dal 2014 al 2017 è stato consulente del presidente della Commissione Affari sociali della Camera dei deputati, carica ricoperta da Pierpaolo Vargiu prima e Mario Marazziti poi.[2]
Consigliere regionale del Lazio
Alle elezioni regionali nel Lazio del 2018 si candida con la lista Centro Solidale, a sostegno del presidente uscente Nicola Zingaretti, risultando eletto nella circoscrizione di Roma con 5.735 preferenze. Nel suo mandato di consigliere regionale del Lazio ha ricoperto il ruolo di capogruppo della lista, vicepresidente della Commissione Sanità e Affari Sociali e membro nella Commissione Casa, Urbanistica e Rifiuti.
Il 12 maggio 2021 è stato nominato presidente della Commissione Speciale per l'emergenza per la pandemia da COVID-19.[3]
Consigliere comunale di Roma
In vista delle elezioni amministrative del 2021 si presenta alle elezioni primarie del centro-sinistra per la scelta del candidato sindaco di Roma, ottenendo il 7,1% dei voti e attestandosi in terza posizione dietro al vincitore Roberto Gualtieri del Partito Democratico (60,4%) e al civico di sinistra Giovanni Caudo (15,6%). Nelle successive consultazioni amministrative è stato eletto consigliere comunale a Roma con 1.607 preferenze nella lista Democrazia Solidale (DemoS), sostegno di Gualtieri. All'Assemblea Capitolina, dove è membro della Commissione Politiche Sociali e della Salute, della Commissione Patrimonio e Politiche Abitative e della Commissione Turismo Moda e Relazioni Internazionali, ha promosso mozioni contro il gioco d'azzardo e la ludopatia.[4]
Il 15 maggio 2022, durante il primo congresso di DemoS, svoltosi a Roma, viene eletto segretario nazionale del partito.[5]
Il 10 settembre 2024 annuncia le dimissioni da consigliere all'Assemblea Capitolina, è sostituito da Sandro Petrolati.[6]
Elezione a deputato
Alle elezioni politiche anticipate del 2022 si candida alla Camera dei deputati nel collegio uninominale Lazio 1 - 01 (Roma: Municipio I), sostenuto dalla coalizione di centro-sinistra in quota Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista (lista elettorale del PD a cui aderisce DemoS[7]), risultando eletto con il 38,46% dei voti davanti alla candidata del centro-destra, in quota Forza Italia, Maria Spena (30,76%).[8]
Nella XIX legislatura ricopre gli incarichi di segretario della 12ª Commissione Affari Sociali, carica a cui è stato eletto il 9 novembre 2022[9], e vice-capogruppo del gruppo parlamentare Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista alla Camera, nominato nel giugno 2023 al posto di Piero De Luca.[10][11]
Posizioni politiche
Si è dichiarato contro la gestazione per altri, ritenendola una "mercificazione del corpo delle donne povere", ma ritiene anche sbagliato renderlo un "reato universale"[11][12]. Inoltre, si è dichiarato contrario all'invio di armi all'Ucraina nell'ambito del conflitto russo-ucraino, non votando, di conseguenza, la proroga all'autorizzazione dell'invio di armi a gennaio 2023.[13][14][15]
Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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