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Palazzo di Giustizia (Trento)
edificio di Trento Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il Palazzo di Giustizia di Trento è in Largo Luigi Pigarelli, nel centro cittadino. Fa parte del complesso, di epoca asburgica, che prevedeva nella medesima struttura gli uffici giudiziari e le carceri.
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Storia
Riepilogo
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Il Palazzo di giustizia e le confinanti strutture carcerarie furono progettate dall'architetto austriaco Karl Schaden (Vienna, 8 giugno 1843 - 6 luglio 1914) nel 1876, su progetto preliminare del nuovo complesso tribunale-carcere trentino di Ignazio Liberi.[1]
Schaden, funzionario imperiale, era esponente del movimento viennese "universalista", che in architettura si sviluppava con lo stile neogotico e neoclassico[1]. Il Palazzo fu realizzato insieme ad una serie di opere pubbliche dello stesso periodo; il complesso Tribunale-Carcere rappresenta il più imponente edificio dell'epoca austroungarica a Trento.[2] All'epoca della costruzione del palazzo destinato ad ospitare l'Imperial Regio Tribunale furono tracciate le Vie Barbacovi e Pilati (1881)[3], tuttora esistenti.
I lavori furono eseguiti da maestranze locali, con l'uso di pietra rossa di Trento tratta dalle cave cittadine,[2]; il Palazzo fu inaugurato dall'imperatore Francesco Giuseppe nel 1881, come riportato sull'epigrafe posta nell'edicola all'ingresso del Palazzo.[4]
Con la chiusura del carcere (ed il trasferimento dei detenuti nella nuova struttura di Trento-Spini) risulta programmata la creazione di un Polo giudiziario che, fra l'altro, prevede la demolizione dell'area carceraria. La questione ha determinato polemiche per la prevista distruzione della Cappella del Buon Pastore e dell'eliminazione del binomio architettonico Tribunale-Carcere, realizzato in molte altre esperienze del mondo mitteleuropeo.[5][6] La giustizia amministrativa ha definitivamente rigettato i ricorsi contro l'abbattimento.[7]
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Descrizione
Il corpo originario del Palazzo destinato agli uffici giudiziari era composto da un edificio su 3 livelli fuori terra ed uno seminterrato, di pianta rettangolare, con il lato lungo (la facciata) posto parallelamente all'asse di Via San Francesco d'Assisi (oggi Largo Pigarelli). I lavori successivi hanno parzialmente modificato l'equilibrio originario: l'innalzamento del secondo e terzo piano dei corpi laterali (1922, progetto dell'arch. Natale Tommasi, per il Commissariato dei Lavori Pubblici); la costruzione dei corpi servizi sanitari e del vano ascensore (1955); la demolizione della struttura della Corte d'Assise e l'edificazione di un corpo a 3 piani più interrato, oggi sede della Corte d'Assise e della Procura della Repubblica; la sistemazione interna al piano rialzato e al primo piano e ristrutturazione del piano sottotetto (1999).[4]
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Uffici attuali
Il Palazzo di giustizia ospita la Corte d’appello e la Procura generale, il Commissariato per gli usi civici, la maggior parte degli uffici del Tribunale (altra sede è in Via Aconcio) e la Procura della Repubblica. Vi hanno sede la Biblioteca distrettuale e l'Ordine degli Avvocati di Trento.
Dal 2009, una serie di aule hanno avuto un'intitolazione:
- aula Galli-Alessandrini (udienze penali)[8][9]
- aula Croce-Ambrosoli (udienze penali)[10][11]
- aula Falcone-Borsellino (udienze Corte d'appello)[12][13]
- sala riunioni della Procura generale della Repubblica Rosario Livatino[14]
Dislocazione uffici
Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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