Palazzo Mirelli di Teora
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.
Il palazzo Mirelli di Teora (già Palazzo Barile di Caivano) è un palazzo di Napoli che sorge sulla riviera di Chiaia al civico 66, nell'omonimo quartiere.
Palazzo Mirelli di Teora | |
---|---|
Facciata | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Napoli |
Coordinate | 40°49′57.4″N 14°13′32.05″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | XVII secolo |
Uso | residenziale |
Il palazzo fu cominciato nel XVII secolo da Cosimo Fanzago per conto dei Barile di Caivano, ma non riuscì a portare a termine l'impresa che venne continuata dal Sanfelice il quale aggiungendo la scala aperta e le decorazioni diede al palazzo l'aspetto tipico del barocco napoletano. Il palazzo fu completato nel 1703 sotto Carlo Mirelli principe di Teora.[1]
Passò poi al conte von Kaunitz, ambasciatore dell'impero asburgico, il quale affidò a Carlo Vanvitelli il compito di restaurare il palazzo in occasione del gran ballo che vi si svolse per festeggiare le nozze tra re Ferdinando IV di Borbone e Maria Carolina d'Austria nel 1768.[2]
In seguito il principe di Teora affittò il palazzo all'ambasciatore del Marocco.
Il palazzo dà il nome alla strada che porta fin su corso Vittorio Emanuele e che termina alla sua sinistra: via Arco Mirelli. Infatti esisteva un arco che univa il palazzo con le case adiacenti, sostituite nel XIX secolo dal palazzo Guevara di Bovino.
Il palazzo è divenuto un condominio in ottime condizioni conservative.