Timeline
Chat
Prospettiva
Ostia (liturgia)
cialda di pane azzimo, utilizzata nel sacramento cristiano dell'Eucaristia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Remove ads
L'ostia è una cialda di pane fatta con farina di frumento,[1] solitamente di forma circolare, usata nei riti o nelle liturgie, in particolare nel sacramento cristiano dell'Eucarestia.


Può trattarsi di pane azzimo, secondo le prescrizioni contenute nel libro dell'Esodo (Esodo 12[2]), prescrizioni tuttora seguite dagli Ebrei nella settimana di Pasqua,[5] oppure riferirsi al pane eucaristico non azzimo ma lievitato dei cristiani bizantini, copti, siriaci occidentali e orientali.[6]
Remove ads
Etimologia
La parola deriva dal latino hostia, che già nel latino classico designava la materia di un sacrificio fatto in onore di una divinità[7].
Uso nel Cristianesimo
Riepilogo
Prospettiva

Storia
Per molti secoli il pane della messa romana era probabilmente quello normale, lievitato.[8][9][10]
Tale pane lievitato si preparava forse in forma di corona o di disco, ma la forma più comune poteva essere quella di un panino rotondo contrassegnato con una tacca a croce, per facilitarne la divisione.[8][9] Negli affreschi delle catacombe il pane eucaristico è rappresentato come una pagnottella circolare con un taglio a croce,[11] verso il V-VI secolo si diffuse anche in Occidente l'uso di oblate di forma rotonda,[12] come la prosfora (προσφορά, oblata) ancora in uso in oriente. Il più antico stampo per ostie è quello rinvenuto a Djebeniana presso Sfax e risalente al VI secolo: misura 16 centimetri di diametro.[13] Simili stampi erano in uso nel messa romana al tempo di papa Gregorio I secondo quello che racconta il suo biografo Giovanni di Montecassino di una donna che rise al riconoscere che il pane offertale in comunione l'aveva preparato lei stessa[9][14] e rimangono in uso oggi nelle Chiese bizantine.

Secondo Andrew Louth e Mario Righetti, la prima menzione dell'uso in una parte dell'Occidente del pane azzimo[15] nell'eucaristia è contenuta nella lettera Ad fratres Lugdunenses di Alcuino di York[16], risalente al 798.[17][18] Reginald Maxwell Woolley nota che si può dubitare se Alcuino, che indica chiaramente che l'uso del pane lievitato era comunissimo, abbia considerato obbligatorio l'uso dell'azzimo.[19] Woolley, come pure Paul Haffner, vede in Rabano Mauro, a metà del IX secolo, la prima indubbia affermazione dell'obbligatorietà del pane azzimo.[19][20]
Lucien Deiss dice che solo verso il IX secolo si introdusse progressivamente in Occidente il pane azzimo, che diventò normativo nell'XI secolo.[10] Jungmann osserva che, soprattutto a Roma, la nuova usanza fu accettata universalmente solo dopo l'infiltrazione generale di usi dell'Europa settentrionale.[9] A Roma l'uso del lievitato "regnava supremo" fino ad intorno a 850 e il fatto che sia Rabano sia Alcuino provenivano dalla regione al nord delle Alpi può indicare che l'uso degli azzimi era "un'ulteriore infiltrazione gallicana" nella liturgia romana.[21][22] Le ostie rotonde apparvero verso il XII secolo, tagliate nella pasta azzima in modum denarii, nella forma di moneta.[10]
Dottrina

Secondo la dottrina della Chiesa cattolica e di altre Chiese cristiane, durante la celebrazione eucaristica istituita da Cristo nell'Ultima Cena, l'ostia diventa - in un evento definito "consacrazione del pane" e interpretato teologicamente in modi diversi (nella Chiesa cattolica come "transustanziazione"[23], nella ortodosse come "trasmutazione" e nelle Chiese cristiane protestanti "consustanziazione", "impanazione", ecc.) - il corpo di Gesù Cristo, offerto in sacrificio per la redenzione dell'umanità.
« Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». » ( Lc 22-19, su laparola.net.)
La dottrina della Chiesa cattolica afferma che l'autorità per la valida consacrazione dell'eucaristia è stata conferita da Gesù stesso agli apostoli e ai loro successori (vescovi e, in subordine, presbiteri) nell'Ultima Cena. Tale successione apostolica non è però riconosciuta dalle Chiese protestanti.
Nella Chiesa cattolica le specie consacrate del pane (ostia) e del vino ricevono il nome di Santissimo Sacramento e sono ricevute dai fedeli durante la Messa e, nella tradizione occidentale sono oggetto della stessa adorazione (latría) dovuta a Dio in quanto in essa è la presenza reale di Cristo[24]. Nell'adorazione eucaristica fuori dalla Messa il Santissimo Sacramento è custodito nel tabernacolo e può essere esposto nell'ostensorio. La Chiesa cattolica ha autorizzato anche l'uso di ostie con un minimo contenuto di glutine per i fedeli celiaci[25].
Remove ads
Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
Wikiwand - on
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Remove ads