Orto botanico di Bologna
orto botanico in Italia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
orto botanico in Italia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'Orto Botanico di Bologna è un giardino botanico gestito dall'Università di Bologna. Si trova in via Irnerio, all'interno della terza cinta muraria cittadina.[1]
Orto botanico di Bologna | |
---|---|
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Bologna |
Indirizzo | Via Irnerio 42 |
Coordinate | 44°30′02.45″N 11°21′12.64″E |
Caratteristiche | |
Tipo | Botanica |
Gestione | Università di Bologna |
Sito web | |
Fondato nel 1568 da Ulisse Aldrovandi[2], il giardino è uno dei più antichi d'Europa, in Italia quarto dopo quelli di Pisa, Padova e Firenze.[3] Sebbene le prime iscrizioni ad indicare un giardino di erbe medicinali a Bologna risalgano al 1365, il giardino che abbiamo oggi nasce dalla proposta del botanico Luca Ghini (1490-1556), che ha poi lasciato l'incarico per creare l'Orto botanico di Pisa, ed è diventato realtà grazie al suo successore Ulisse Aldrovandi (1522-1605). Questi primi giardini erano situati nel Palazzo Pubblico, in un cortile vicino all'odierna Sala Borsa[4], ma una parte venne trasferita nel 1587 in un sito più grande presso Borghetto San Giuliano (oggi Porta Santo Stefano), con una superficie di circa 5000 m². Nel 1653, sotto la direzione di Bartolomeo Ambrosini, il giardino contava un catalogo di circa 1500 specie.
Nel 1740 tutto il giardino viene trasferito a Porta Santo Stefano, a cui segue nel 1745 la costruzione di un ibernacolo, dove vengono mantenute le piante esotiche durante l'inverno. Alcune serre neoclassiche sono state aggiunte nel 1765, su progetto di Francesco Tadolini, e ancora si trovano in via San Giuliano. Una palazzina dell'orto botanico a San Giuliano conserva nel frontone un anemoscopio o "orologio a vento", probabilmente l'unico a Bologna, opera di Luigi Fabbri[5][6].
Nel 1803 il giardino è stato spostato nella sua posizione attuale. Il giardino ha subito un periodo di grave trascuratezza nei primi anni del Novecento, quando era stato coperto da un fitto bosco naturale, e nel 1944 i bombardamenti distrussero l'Orangerie di epoca napoleonica del giardino. Dalla fine della seconda guerra mondiale, tuttavia, il giardino è stato gradualmente ristrutturato.
Dopo anni di manutenzione ordinaria, ad aprile 2023 è iniziato un importante cantiere per la riqualificazione del percorso museale-espositivo e didattico-scientifico, sulla base del progetto previsto fin dal 2018 e promosso da Sistema museale di Ateneo - Unibo, Comune di Bologna e QN - Il Resto del Carlino, con il sostegno di Intesa Sanpaolo.[7][8]
Il giardino di via Irnerio contiene circa 5.000 campioni rappresentanti oltre 1.200 specie diverse. Il suo sito è più o meno rettangolare, di circa 2 ettari di estensione[2], con le seguenti caratteristiche principali:
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.