Oricola
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Oricola (Urìcula in dialetto marsicano[4]) è un comune italiano di 1 286 abitanti[1] della provincia dell'Aquila in Abruzzo.
Oricola comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Abruzzo |
Provincia | L'Aquila |
Amministrazione | |
Sindaco | Antonio Paraninfi (Lista civica Partecipazione e continuità) dal 27-5-2013 (3º mandato dal 15-5-2023) |
Territorio | |
Coordinate | 42°03′01″N 13°02′22.3″E |
Altitudine | 810 m s.l.m. |
Superficie | 18,36 km² |
Abitanti | 1 286[1] (31-12-2024) |
Densità | 70,04 ab./km² |
Frazioni | Civita |
Comuni confinanti | Arsoli (RM), Carsoli, Pereto, Riofreddo (RM), Rocca di Botte, Vallinfreda (RM), Vivaro Romano (RM) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 67063 |
Prefisso | 0863 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 066062 |
Cod. catastale | G102 |
Targa | AQ |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 738 GG[3] |
Nome abitanti | oricolani |
Patrono | santa Restituta |
Giorno festivo | 17 maggio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Geografia fisica
Il paese, situato in posizione dominante sulla piana del Cavaliere a quota 810 metri m s.l.m., segna il confine geografico tra l'Abruzzo marsicano e l'alta valle dell'Aniene, nel Lazio. Il nucleo urbano antico è dominato dalla rocca risalente al IX secolo. Non distante, sul monte Serra Secca, si trova il santuario della Madonna dei Bisognosi. Lungo la strada statale 5 Via Tiburtina Valeria sorge il nucleo industriale ed artigianale.
Oricola confina a nord con i comuni laziali di Vallinfreda e Vivaro Romano, a nord est con Carsoli, a sud con Rocca di Botte, ad ovest con Riofreddo e ad est con Pereto.
Origini del nome
Incerta l'etimologia del nome Oricola. Alcune fonti riportano la supposizione che il toponimo possa derivare dal termine latino auricola ovvero "orecchio"; stando ad altre ipotesi invece deriverebbe dal termine Coriculum[5][6].
Storia
Riepilogo
Prospettiva

Il sito dell'antica città equa di Carsioli (chiamata anche Carseoli) fu localizzato nel 1645 nella località di Civita dal famoso cartografo Lukas Holstenius. Da allora nelle antiche mappe topografiche la colonia romana venne indicata nei pressi della contemporanea frazione di Civita di Oricola.
Le prime notizie certe risalgono all'XI secolo: Berardino, discendente dei conti dei Marsi, verso il 1016 con l'aiuto di Riccardo il Normanno riuscì a strappare il feudo di Carsoli ai propri fratelli Siginulfo, Rinaldo e Pometta. Uno di questi, Rinaldo, rifugiatosi ad Oricola, ne divenne il barone. Qualche decennio dopo, nel 1096, la vedova Aldegrina o Aldegrima fece dono del castello di Oricola, insieme con quelli di Fossaceca, Camerata e Pereto, ai monaci dell'abbazia di Montecassino[7]; nel 1097, infatti, il castello di Auricola (toponimo medievale del borgo) compare tra i beni confermati dalla bolla di papa Urbano II all'abate cassinese Oderisio[7].
Nel XII secolo, sotto i Normanni, una metà della terra di Oricola passò sotto il dominio di Todino De Ponte, figlio di Oderisio, e l'altra metà fu concessa al fratello Rainaldo. Divenne poi feudo degli Orsini e, successivamente dei Colonna, seguendo le vicende storiche della contea e del ducato di Tagliacozzo.
Nel 1806 venne tolta ad Oricola l'autonomia amministrativa e fu aggregata, insieme al centro limitrofo di Rocca di Botte, al comune di Pereto. Solo nel 1907 i due centri della piana del Cavaliere riuscirono a riconquistare la propria indipendenza amministrativa[8].
Subì danni a causa del terremoto di Avezzano del 1915, ma non esiti distruttivi paragonabili a quelli del Fucino e della valle Roveto[9].
Simboli
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 2 aprile 2001 che sostituisce quello precedente del 9 febbraio 1990[10].
- Stemma
«D'azzurro, alle due orecchie umane destra e sinistra, ordinate in fascia all'altezza del punto d'onore, di oro, accompagnate in punta da tre montagne d'argento, le due laterali fondate in punta, la centrale, più alta, fondata sulle montagne laterali e con i declivi parzialmente celati dalle montagne stesse. Sotto lo scudo su lista bifida e svolazzante di azzurro, il motto, in lettere maiuscole di nero, OLIM AURICOLA REGNI. Ornamenti esteriori da Comune.»
- Gonfalone
«Drappo di giallo con la bordatura di azzurro, riccamente ornato di ricami di argento e caricato dallo stemma civico con la iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune.»
Monumenti e luoghi d'interesse


Architetture religiose
- Chiesa di San Salvatore che conserva un organo di grande pregio artistico, costruito nel 1855 dall'artista romano Tommaso Vayola (Thomas Vajola), artefice di altri antichi organi per le chiese marsicane e abruzzesi.
- Chiesa di Santa Restituta con all'interno un affresco del XIII secolo.
- Chiesa di Santa Maria Assunta.
- Chiesa del Sacro Cuore con oratorio e sala intitolata a san Filippo Neri a Civita di Oricola.
Architetture civili
- Palazzo De Vecchi
- Palazzo signorile, noto anche come palazzo Rostagno[11]. Di stile settecentesco fu costruito dopo il matrimonio di Francesco Saverio De Vecchi con la principessa Maria Eleonora Boncompagni[12]. Il palazzo di quattro piani, appartenuto anche a Giacinto De Vecchi Pieralice, custodiva alcuni reperti rinvenuti antecedentemente alla prima ricognizione archeologica promossa nel 1901 presso il sito di Carsioli[13].
Architetture militari
- Castello di Oricola
- Il borgo antico di Oricola è dominato dalla rocca costruita con ogni probabilità nel IX secolo. I conti dei Marsi vollero una fortezza quadrata, con mura possenti, bastioni e punti di osservazione nei quattro torrioni. Il castello fu costruito, infatti, per difendere gli abitanti del luogo dalle invasioni saracene ed ungare che caratterizzarono per lungo tempo il medioevo. L'aspetto di una rocca rinascimentale è riconducibile alla seconda metà del quattrocento. Il castello, in alcuni locali, ospita la sede municipale[14].
Monumenti
- Monumento ai caduti delle guerre, opera dello scultore Francesco Marcangeli[15].
Aree naturali

- Bosco di Sesera
- Sito di interesse comunitario situato tra i 570 e i 640 m s.l.m. La superficie del bosco è pari a circa 598 ettari e ricade per oltre il 90% nel territorio comunale di Oricola e per il resto in quello di Carsoli, segnando il confine con i comuni di Riofreddo, Vallinfreda e Vivaro Romano. Secondo una leggenda il luogo fu dimora del generale Sisara che avrebbe dato il nome al bosco[16]. La vegetazione del bosco consiste in sempreverdi come castagni, cerri, faggi, pioppi e querce.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[17]

Tradizioni e folclore

Il 17 maggio di ogni anno si celebra la festa patronale in onore di santa Restituta, patrona del comune di Oricola[18].
Geografia antropica
Frazioni
Località
- Colle Crescenzo
- Colonnella
- Golfarolo
- Il Cavaliere
- La Dacia
- Pezzetaglie
- Recocce
Economia
Industria
Tra i comuni di Oricola e Carsoli, contiguo all'autostrada A24, si trova il distretto industriale della piana del Cavaliere che si è sviluppato a cominciare dagli anni settanta-ottanta[19]. Il nucleo è una delle aree più industrializzate dell'Abruzzo montano e vi operano molte aziende che spaziano dal settore manifatturiero a quello dell'editoria e dall'elettronica agli alimentari. Molte le aziende grandi e importanti che hanno operato e che operano nel distretto: Il Sole 24 Ore, Rotosud Gruppo Espresso, Italpneumatica, Coca-Cola HBC, Mael, Lilli petroli ed Olivetti[20].
Nel 1927 venne costruita nei pressi di Civita la fornace Nitoglia, una fabbrica di laterizi di grandi dimensioni la cui attività industriale cessò negli anni ottanta[21].
Turismo
Oricola fa parte dell'associazione nazionale Borghi autentici d'Italia[22].
Infrastrutture e trasporti

Strade
Il comune è servito dall'autostrada A24, uscita di "Carsoli-Oricola" e dalla via Tiburtina Valeria.
Ferrovie
La ferrovia Roma-Pescara attraversa il territorio di Oricola servendolo con la stazione di Oricola-Pereto, situata nella frazione di Civita.
Amministrazione
Sul sito del Ministero dell'interno sono disponibili i dati di tutte le elezioni amministrative di Oricola dal 1985 ad oggi[23][24].
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
1970 | 1985 | Bruno Nitoglia | Sindaco | [25] | |
1985 | 1990 | Massimo Laurenti | Lista civica | Sindaco | [25] |
1990 | 1995 | Bruno Nitoglia | Sindaco | [25] | |
23 aprile 1995 | 12 giugno 1999 | Andrea Iadeluca | Lista civica | Sindaco | |
13 giugno 1999 | 12 giugno 2004 | Andrea Iadeluca | Lista civica | Sindaco | |
13 giugno 2004 | 28 marzo 2010 | Massimo Laurenti | Lista civica | Sindaco | |
29 marzo 2010 | 19 settembre 2012 | Andrea Iadeluca | Lista civica | Sindaco | [26] |
20 settembre 2012 | 26 maggio 2013 | Silvana Iannuzzi | Comm. pref. | [26] | |
27 maggio 2013 | 9 giugno 2018 | Antonio Paraninfi | Lista civica Partecipazione e rinnovamento | Sindaco | |
10 giugno 2018 | 14 maggio 2023 | Antonio Paraninfi | Lista civica Partecipazione e continuità | Sindaco | |
15 maggio 2023 | in carica | Antonio Paraninfi | Lista civica Partecipazione e continuità | Sindaco |
Gemellaggi

Sport
Calcio
La scuola calcio A.S.D. Piana del Cavaliere è attiva nei settori giovanili del calcio. La società raccoglie l'eredità della Polisportiva Oricola che ha militato nei massimi tornei dilettantistici abruzzesi[28].
Impianti sportivi
Sulla strada provinciale della piana del Cavaliere è situato il centro sportivo Le Salere dotato di un campo da calcio in erba, uno in pozzolana e una tribuna coperta[28].
Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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