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società di telecomunicazioni italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Vodafone Italia S.p.A. è un'azienda di telecomunicazioni italiana, parte del gruppo britannico Vodafone Group Plc[2].
Vodafone Italia | |
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Vodafone Village in Via Lorenteggio 240, Milano | |
Stato | Italia |
Forma societaria | Società per azioni |
Fondazione | Gennaio 1994 a Ivrea |
Fondata da | |
Sede principale | Milano e Ivrea |
Gruppo | Vodafone |
Controllate | VEI (100%) |
Persone chiave |
|
Settore | Telecomunicazioni |
Prodotti | Telefonia mobile, telefonia fissa, ISP |
Fatturato | 4,78 miliardi €[1] (2023) |
Dipendenti | 4998[1] (2024) |
Slogan | «Together we can» |
Sito web | www.vodafone.it/ |
Ha sede legale a Milano, mentre la sede amministrativa e gestionale si trova a Ivrea[3], in provincia di Torino.
Nata come Omnitel Pronto Italia S.p.A., dopo l'acquisizione da parte di Vodafone Group Plc diventa Vodafone Omnitel S.p.A. il 1º giugno 2002[4]. Nel dicembre dello stesso anno diventa Vodafone Omnitel N.V. e trasferisce la sede legale nei Paesi Bassi[5]; nel 2013 la denominazione societaria cambia in Vodafone Omnitel B.V., per assumere infine il nome attuale nel novembre 2015 e trasferire nuovamente la sede legale in Italia[6].
È membro dell'Istituto europeo per le norme di telecomunicazione (ETSI)[7].
Al 30 giugno 2024 è il secondo operatore per quota di mercato, preceduto da TIM e seguito da Wind Tre, sia nel settore della telefonia mobile che in quello della telefonia fissa[8].
Da giugno 2016 è il principale fornitore di servizi Internet alla pubblica amministrazione, dopo essersi aggiudicata la gara Consip del sistema pubblico di connettività[9][10]. A novembre 2023 diventa unico fornitore dei servizi di telefonia mobile alla pubblica amministrazione[11].
L'azienda nasce nel 1994 come Omnitel Pronto Italia, grazie a un accordo tra Omnitel Sistemi Radiocellulari Italiani, fondata il 19 giugno 1990 da Olivetti, Lehman Brothers, Bell Atlantic e Telia, e Pronto Italia, fondata nel 1992 da Zignago Vetro, AirTouch, Mannesmann, Banca di Roma, Arca Merchant, Comeba, Ersel, ERG, Urmet, Spal TLC, Site, Ponti Radio e Fergia. Inizialmente tali aziende si erano presentate separatamente alla gara indetta per la concessione della seconda licenza mobile GSM, per poi però decidere di accedervi come concorrente unico.
Il 28 marzo 1994, con un'offerta di 750 miliardi di lire, Omnitel si aggiudica la concessione per 15 anni del servizio radiomobile GSM in Italia[12][13]. A partire dall'aprile successivo, inizia la costruzione della prima rete privata GSM 900 italiana, dopo quella della SIP[14]. Il 30 novembre dello stesso anno viene approvata la convenzione con il Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni per l'espletamento del servizio pubblico radiomobile GSM, con il DPR del 2 dicembre 1994[15]. Questa convenzione prevedeva che Omnitel arrivasse a coprire il 40% del territorio nazionale e tutti i capoluoghi di regione entro 18 mesi, mentre il 70% del territorio e il 90% della popolazione entro cinque anni. Al nuovo operatore vengono inoltre assegnati i prefissi telefonici 0347, 0348, 0349. Viene infine stabilito che la società corrisponda allo Stato, a titolo di canone, un importo non inferiore a 163 miliardi di lire tra il 1994 e il 1999[15].
Il 7 dicembre 1995, l'azienda lancia i suoi servizi di telefonia mobile nel Paese, con una copertura GSM pari al 40% del territorio nazionale, come richiesto dal bando di gara[13].
Alla fine del 1996, la rete GSM arriva a coprire il 60% del territorio nazionale e l'85% della popolazione[13]. Nel 1997 il numero dei clienti passa da 54.000 a due milioni[16]. L'anno successivo il fatturato ammonta a 4.464 miliardi di lire, con un utile netto di 781 miliardi, mentre si contano 5.553 dipendenti[17]. Sempre nel 1998, in ottica di sviluppo e crescita, Omnitel lancia il programma Omni-One[16], divenuto Vodafone One in seguito al cambio del marchio e successivamente modificato in Vodafone You nel 2011[18], rinnovatosi poi nel 2013 e infine chiuso nel 2015[19].
Nel febbraio 1999,Olivetti, in preparazione per l'acquisizione di Telecom Italia, aveva provveduto alla cessione delle sue partecipazioni in Omnitel e Infostrada, detenute tramite la holding OliMan, a Mannesmann, già socia della holding e di Olivetti[20][21]. Il 28 ottobre 1999 Omnitel supera i nove milioni di clienti[22] e il 30 giugno lancia per la prima volta contenuti in formato WAP, accessibili tramite il nuovo portale Omnitel 2000[23].
L'8 maggio 2000, l'azienda lancia il servizio clienti 190 online[24]. Sempre nel 2000 Vodafone AirTouch e il gruppo tedesco Mannesmann concordano di procedere a una fusione, e di conseguenza anche le quote detenute in Omnitel da quest'ultima diventano parte della nuova realtà[25]. Il restante 23% rimane invece controllato da Verizon Communications (ex Bell Atlantic)[26].
Nel gennaio 2001,Omnitel diventa quindi Omnitel Vodafone, e poi ancora Vodafone Omnitel nel 2002: inizia così il cambio di identità aziendale, con la progressiva dismissione del marchio Omnitel, conclusa nel 2003 con l'adozione del brand Vodafone[27].
Il 4 aprile 2002, nasce la Fondazione Vodafone Italia, attiva nella solidarietà sociale[28][29].
Nel gennaio 2007 Vodafone annuncia di aver accettato l'ingresso di operatori virtuali nella sua rete telefonica: ciò permette alla società di chiudere l'istruttoria che l'Antitrust stava svolgendo da due anni, nei suoi confronti e contro Wind e TIM, per abuso di posizione dominante e turbativa della concorrenza[30]. Nel mese di aprile 2007, infatti, la compagnia sigla tre accordi, con Poste Italiane (PosteMobile), Carrefour (1Mobile) e BT Italia (BT Mobile), per la creazione di tre operatori mobili virtuali che utilizzino la sua rete.[31] Nell'ottobre 2007 l'azienda acquista le filiali spagnola e italiana di Tele2 per 775 milioni di euro[32]. Il 4 gennaio 2010 il marchio Tele2 Italia viene abbandonato, diventando TeleTu[33].
Nel gennaio 2008 Paolo Bertoluzzo, precedentemente direttore generale, diventa amministratore delegato dell'azienda[34], mentre nell'agosto 2013 viene nominato responsabile commerciale del gruppo Vodafone[35], carica che ha poi lasciato nel 2016[36]. Sempre nel 2008, nel mese di luglio Vittorio Colao, in precedenza direttore generale di Omnitel e responsabile di Vodafone per i Paesi del sud Europa[37], viene nominato AD dell'intero gruppo telefonico britannico, carica che abbandonerà poi nel 2018[38] quando Pietro Guindani diventa presidente di Vodafone Italia[39].
Il 12 giugno 2012 viene inaugurato il Vodafone Village, nuovo quartier generale eco-tecnologico di Vodafone Italia che ospita i circa 3.000 dipendenti dell'azienda nella sede milanese[40].
Il 12 novembre 2013 Vodafone Italia annuncia un piano d'investimenti da 3,6 miliardi di euro in 2 anni per lo sviluppo della rete mobile e fissa[41]. A fine 2013 il gruppo decide di uscire dal mercato statunitense: con un accordo chiuso nel primo trimestre del 2014, Vodafone cede a Verizon le quote detenute nell'operatore americano, pari al 45% del capitale, per un valore di 130 miliardi di dollari. Parte integrante dell'accordo è stata anche l'acquisizione del 23% di Verizon in Vodafone Italia da parte del gruppo Vodafone[26].
Nel gennaio 2014 viene nominato come amministratore delegato Aldo Bisio, il quale era precedentemente group managing director e group CEO di Ariston Thermo Group[42]. L'8 agosto 2014 Vodafone finalizza l'acquisizione di Cobra Automotive Technologies per 145 milioni di euro: nasce così Vodafone Automotive[43].
Il 6 ottobre 2017 Vodafone rinnova il logo, il brand, lo slogan, la grafica e gli spot[44][45]. Sempre nell'ottobre 2017 viene annunciato un piano d'investimenti da oltre dieci milioni di euro per portare la tecnologia di rete Narrowband IoT in tutta Italia[46], e viene realizzata la prima connessione dati 5G in Italia, con una velocità massima di 2,7 gigabit al secondo[47]. Il 23 gennaio 2017 nasce la controllata Vodafone Enabler Italia (VEI)[48] per gestire l'operatore virtuale low-cost ho-mobile, lanciato commercialmente il 22 giugno 2018[49][50][51].
Periodo | Modifiche |
---|---|
24 ottobre 2002 | Lancio in Italia e altri cinque paesi del servizio Vodafone live!, un portale WAP dedicato ai servizi d'informazione e intrattenimento. Presentazione dei servizi di messaggistica MMS e di altri servizi basati sul protocollo di trasferimento dati GPRS, in preparazione al lancio del 3G[52]. |
2004 | Introduzione dei servizi UMTS (3G), inizialmente accessibili solo da PC e in seguito anche da telefono[16], ed estensione del servizio Vodafone live! ai terminali UMTS.
Nel maggio 2004 la rete UMTS di Vodafone arriva a coprire il 30% della popolazione, pari a 140 città[53]. |
Novembre 2005 | Lancio in Italia della linea di telefoni Vodafone Simply, in collaborazione con Sagem[54].
Realizzazione della prima connessione HSDPA sulla rete Vodafone[16], commercializzata dall'anno successivo con velocità di 1,8 Mbps in download e di 384 kbps in upload e disponibile anche su computer tramite modem[55]. |
26 settembre 2006 | Commercializzazione del primo cellulare, il Vodafone 710, prodotto in collaborazione con Huawei e con tecnologia UMTS[56]. Nell'ottobre dello stesso anno, l'azienda lancia un servizio che permette di associare al numero mobile Vodafone un nuovo numero fisso geografico nativo Vodafone oppure un numero preesistente con portabilità[57]. |
26 maggio 2008 | Implementazione del servizio di rete fissa ADSL e lancio della Vodafone Station, un modem-router prodotto da Huawei, dotato di Wi-Fi e supporto VoIP, capace di connettersi a Internet sia tramite ADSL sia attraverso l'apposita Vodafone Key (inclusa e utilizzabile anche su computer portatili) in tecnologia UMTS[58][59]. |
17 aprile 2010 | Lancio dell'app My 190 (oggi My Vodafone) per gestire contatori e traffico telefonico[60], raggiungendo un milione di download nel gennaio 2012[61]. |
18 aprile 2011 | Lancio dei servizi in tecnologia DC-HSPA+ a 42,2 Mbit/s[62]. |
30 agosto 2011 | Vincita della gara per l'acquisizione delle frequenze 4G LTE su banda 800 MHz, 1800 MHz e 2600 MHz[63]. |
Fine 2011 | Lancio della carta prepagata Vodafone Smart Pass in collaborazione con CartaSì[16][64]. |
30 ottobre 2012 | Prima sperimentazione pubblica a Roma e Milano della rete 4G LTE, con velocità fino a 100 Mbit/s[65]. |
2013 | Lancio della prima linea in fibra ottica di Vodafone in modalità FTTH a Milano, grazie alla partnership con Metroweb, con una velocità di 100 Mbit/s in download e 20 Mbit/s in upload[66] ed in modalità FTTC, in 18 comuni, con velocità di 30 Mbit/s in download e 3 Mbit/s in upload[67]. |
2014 | Lancio di Vodafone Wallet, per i pagamenti con smartphone tramite Smart Pass[68]. |
Dal settembre 2014 | Inizio della costruzione di una rete fissa proprietaria in fibra ottica (SLU) in modalità FTTC, con una media d'installazione di 900 cabinet al mese sul territorio nazionale[69]. |
Dicembre 2014 | Lancio della rete 4G+ in 80 città italiane, con velocità fino a 225 Mbit/s, grazie all'utilizzo della carrier aggregation 1800 MHz + 2600 MHz[70]. |
2015 | Inizio delle sperimentazioni per il servizio VoLTE su rete 4G[71], poi lanciato come Power Voice[72][73]. |
28 aprile 2015 | Vodafone Italia risulta tra gli aggiudicatari della gara Consip per il Sistema pubblico di connettività (SPC), cioè il sistema di connessione Internet e Intranet della pubblica amministrazione italiana[74]. |
29 maggio 2015 | Lancio di Vodafone Wi-Fi Community, il servizio di condivisione di rete Wi-Fi tra clienti Vodafone di rete fissa (e partner FON all'estero), primo su scala nazionale[75]. |
10 settembre 2015 | Vodafone risulta aggiudicataria di un lotto da 20 MHz su banda L (1,5 GHz), al costo di quasi 232 milioni di euro, per il potenziamento del downlink su rete mobile[76]. |
Aprile 2016 | Avvio dell'upgrade in tecnologia VULA delle linee in fibra ottica FTTC, con velocità in download fino a 100 Mbit/s[77]. |
4 ottobre 2016 | Lancio, in otto comuni industriali italiani, della connettività FTTE, garantendo da un minimo di 1 Gbit/s fino a un massimo di 10 Gbit/s simmetrici, ovvero sia in download che in upload[78]. |
2017 | Interruzione del servizio Vodafone Smart Pass. |
11 aprile 2017 | Avvio del programma di fedeltà Vodafone Happy[79]. |
Maggio 2017 | Lancio della rete 4.5G, con velocità fino a 800 Mbit/s, a Firenze, Milano e Palermo[80]. |
7 novembre 2017 | Vodafone annuncia la commercializzazione di una serie di prodotti IoT con il marchio V by Vodafone[81]. |
5 giugno 2019 | Avvio del servizio commerciale in tecnologia 5G, limitatamente ad alcune aree di Bologna, Milano, Napoli, Roma e Torino[82]. |
Febbraio 2021 | Dismissione della rete 3G, nell'intento di potenziare le tecnologie più moderne ed efficienti 4G e 5G[83][84][85]. |
Luglio 2021 | Lancio di un nuovo profilo GPON su rete Open Fiber con velocità di 2,5 Gbit/s in download e 500 Mbit/s in upload. |
16 gennaio 2023 | Lancio del servizio di rete fissa in tecnologia FTTH su rete FiberCop. |
Il 15 marzo 2024 Swisscom acquista il 100% di Vodafone Italia per 8 miliardi di euro, con il closing che dovrebbe verificarsi nel primo trimestre del 2025, così da unirla alla controllata Fastweb. Come parte dell'accordo, Vodafone continuerà a fornire a Fastweb alcuni servizi, come la concessione del marchio, per un massimo di cinque anni.[86][87][88][89][90]
Ad ottobre 2024 CoopVoce stipula un accordo con Vodafone per l'estensione della copertura di rete mobile e per l'implementazione del 5G.[91]
Identità aziendale, loghi e tag-line utilizzati dall'azienda nel corso degli anni:
Periodo | Logo | Slogan | Note |
---|---|---|---|
1994-1996 | «Vi diamo ascolto» «Vi diamo ascolto. Dateci voce» |
[92][93][94][95][96][97][98][99][100][101][102][103] | |
1996-2001 | «Persone in grado di cambiare il mondo» «Quello che facciamo oggi, tutti lo faranno domani» «Persone in grado di cambiare il mondo» | ||
2001-2002 | «Idee in grado di cambiare il mondo» | ||
2002-2003 | «How are you?» | ||
2003-2007 | «Tutto intorno a te» «Life Is Now» | ||
2007-2017 | «Life Is Now» «Power To You» | ||
Dal 2017 | «Il futuro è straordinario. Ready?» «Together we can» |
A partire dal 1999, prima per Omnitel e poi nei primi anni di Vodafone, la principale testimonial dell'azienda è stata la modella australiana Megan Gale[104]. Nel 2015 viene ingaggiato Bruce Willis, sostituito nel 2017 da Patrick Dempsey[105] e in seguito da Alessandro Cattelan.
La quasi totalità dei siti Vodafone è predisposta alla tecnologia "Single-RAN": un unico apparato è in grado di gestire il traffico di entrambi i sistemi 2G e 4G, attraverso l'utilizzo di moduli di base comuni e specifiche schede[106].
Nell'ambito degli accordi di condivisione dei siti stipulati tra Vodafone e gli altri operatori telefonici (TIM, Wind Tre e Iliad), al 31/03/2017 risultano condivisi 12.834 siti (pari al 60% dei siti fisici totali)[106].
Per la rete fissa, Vodafone conta la seguente copertura[107]:
Infrastruttura | Tecnologia | Tipologia | Velocità massima | Copertura | ||
---|---|---|---|---|---|---|
Download | Upload | |||||
Fibra ottica | FTTH | GPON | 2,5 Gbit/s | 500 Mbit/s | Su reti Open Fiber[108] e FiberCop | |
FTTC (E-VDSL) |
VULA | 200 Mbit/s | 20 Mbit/s | 5672 comuni su rete TIM | ||
FTTC (VDSL2) |
SLU | 100 Mbit/s | 20 Mbit/s | 102 comuni su rete Vodafone | ||
Rame | ADSL2+ | ULL | 20 Mbit/s | 1 Mbit/s | Su rete TIM | |
ADSL | WLR | 7 Mbit/s | 512 kbit/s |
Vodafone dispone inoltre di 1.255 siti ULL, di cui oltre 326 predisposti anche in SLU con oltre 19.000 ONU proprietari e allacciati in rete primaria proprietaria[109].
ADSL Wholesale (20 Mbit/s) Il sistema Wholesale necessita, da parte di Vodafone, l'acquisto (all'ingrosso) della connettività necessaria direttamente dall'operatore proprietario (TIM). In questo caso, la gestione dell'intera rete telefonica resta sempre sotto il controllo dell'operatore proprietario dell'infrastruttura che ne stabilirà caratteristiche, funzionalità e assistenza tecnica. |
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ADSL2+ ULL (20 Mbit/s) Il sistema ULL prevede l'allestimento in centrale (all'interno di una sala OLO dedicata ai provider alternativi) di una propria infrastruttura fisica (DSLAM), mentre il doppino in rame fino all'utente (ultimo miglio) viene preso in affitto. |
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VDSL2 FTTC - VULA (30 Mbit/s - 50 Mbit/s - 100 Mbit/s - 200 Mbit/s) Il wholesale in FTTC prevede l'acquisto (all'ingrosso) delle infrastrutture necessarie direttamente dall'operatore proprietario (TIM), al fine di poter fornire una connettività in fibra ottica (FTTC). |
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VDSL2 FTTC - SLU (100 Mbit/s) Nel sistema SLU l'infrastruttura dell'operatore arriva fino a un mini DSLAM proprietario installato nel cabinet più prossimo all'utente. |
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FIBRA FTTH - GPON (300 Mbit/s - 500 Mbit/s - 1 Gbit/s - 2,5 Gbit/s) Il sistema FTTH è composto da una linea in fibra ottica fino all'unità abitativa. Della rete Open Fiber, Vodafone utilizza[110] solo ed esclusivamente il collegamento passivo che parte dalla centrale fino alla distribuzione nelle unità immobiliari. Dal 16 gennaio 2023 Vodafone offre connettività in tecnologia FTTH anche sulla rete di FiberCop, con velocità fino a 1 Gbit/s in download e 300 Mbit/s in upload. |
Secondo i dati AGCOM, al 30 marzo 2024 Vodafone ha una quota di mercato del 26,8% nella telefonia mobile (SIM human + M2M) e del 15,8% nella telefonia fissa.[8]
La Fondazione Vodafone Italia è una fondazione d’impresa italiana, parte del gruppo Vodafone[111].
È stata fondata nel 2002 e si dedica ad attività di servizio e solidarietà sociale, con particolare attenzione alle situazioni di disagio.
L'organizzazione, caratterizzata da un organo di gestione, di controllo e di consulenza scientifica, è regolata da uno statuto ed è gestita dal consiglio di amministrazione, con a capo il presidente che ha funzioni di rappresentanza legale, di coordinamento e di osservazione dell'andamento gestionale. Il segretario generale ha il compito di gestire l'attività della fondazione e di coordinare il personale. I membri del consiglio di amministrazione della Fondazione Vodafone Italia sono elette da Vodafone Italia, mentre i giudizi e le scelte sono affidati anche al comitato scientifico.
La Fondazione Vodafone Italia svolge attività nel territorio nazionale ed effettua anche interventi di rilievo internazionale: assegna contributi a iniziative e progetti, stipulando convenzioni con enti pubblici e privati per progetti e finanziamenti ad attività. Contribuisce inoltre all'integrazione sociale, evitando l'abbandono delle persone povere e immigrate, sviluppa progetti sportivi, attività ludico-educative e musicali.
Nel 2017 ha dato una svolta decisiva nell’evoluzione del progetto educativo Confini, pensato per sensibilizzare gli studenti sul tema dell’immigrazione.
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