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Ariston Group
Multinazionale italiana del settore hi-tech e sostenibilità Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Ariston Group è una multinazionale italiana operante nel settore del comfort termico, attiva nella produzione di soluzioni per il riscaldamento di ambienti e acqua, bruciatori e componenti. Dal novembre 2021 è quotata alla Borsa di Milano sul mercato Euronext Milan.
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Storia
Riepilogo
Prospettiva
La creazione
Nel 1930 Aristide Merloni fonda le Industrie Merloni nelle Marche e inizia la produzione di bilance. Nel 1960 inizia la produzione di scaldacqua elettrici e nasce il marchio Ariston.[1] Negli anni ottanta l'azienda si inserisce nel settore del riscaldamento degli ambienti e inizia la produzione di caldaie.
L'espansione internazionale e le acquisizioni
L’espansione internazionale del gruppo inizia negli anni 70.
Negli anni novanta il gruppo apre le prime filiali in Europa Orientale e in Asia. Negli stessi anni viene perfezionato l'acquisizione di Racold,[2] società di scaldacqua in India, e inaugurato il primo stabilimento interamente di proprietà in Cina. Nel 2001 viene conclusa l'acquisizione di alcune società e marchi nel settore del riscaldamento e dei bruciatori: Chaffoteaux, Elco, Cuenod e Rendamax. Nel 2005 viene perfezionata l'acquisizione di Ecoflam, operatore nei sistemi di riscaldamento e nel 2008, quella in Svizzera di Termogamma SA[3] specializzata nelle pompe di calore. Nel 2011 Ariston Group acquisisce le società Cipag SA e Domotec AG, operante in Svizzera nella produzione, distribuzione e manutenzione di sistemi per il riscaldamento dell'acqua.[4]
Risalgono invece al 2013 l'acquisizione di DhE, società italiana che opera nel settore delle resistenze elettriche per applicazioni commerciali e industriali, e la costituzione di una joint venture per la produzione e la commercializzazione in Uzbekistan di sistemi di riscaldamento per uso domestico ad alta efficienza energetica.[5][6][7][8] Nel 2014 il gruppo entra nel mercato sudafricano attraverso l'acquisizione di Heat Tech Geysers (attivo nel mercato domestico degli scaldacqua) e inaugura uno stabilimento in Vietnam, per la produzione di scaldacqua elettrici.[9][10][11] Nello stesso anno acquisisce l'olandese ATAG Heating, marchio nel settore del riscaldamento.[12][13] Nell'aprile 2015 Ariston Group firma l'acquisizione della danese Gastech-Energi A/S, una società nel campo del riscaldamento domestico e industriale in Danimarca, e acquisisce anche SPM, società francese di bruciatori e componenti.[14]
A settembre 2016 Ariston Group annuncia l'acquisizione della quota maggioritaria di NTI, operante nel mercato delle caldaie idroniche a condensazione per uso domestico e commerciale in Canada e negli Stati Uniti.[15] Nel corso del 2017 il gruppo perfeziona altre due acquisizioni, una negli Stati Uniti, dove ad agosto acquisisce HTP[16] e l'altra in Israele in ottobre che porta nel Gruppo ATMOR[17]. Nello stesso anno, nasce ad Agrate, in Italia, un polo di ricerca per soluzioni sul mercato globale del comfort termico.[18] Nel gennaio 2019 l'azienda acquisisce per 120 milioni di euro la messicana Calorex, che produce e commercia scaldacqua a gas, elettrici e solari con i marchi Calorex, Cinsa e Optimus.[19]. Nel 2021 Ariston Group firma l'accordo per l’acquisizione di Chromagen, una società israeliana attiva nella fornitura di soluzioni rinnovabili per il riscaldamento dell’acqua.[20] Nel 2022 il gruppo annuncia l'acquisizione di CENTROTEC Climate Systems, azienda attiva nello sviluppo di pompe di calore innovative, così come nella ventilazione domestica controllata e nella ventilazione.[21]
La quotazione in Borsa
Nel 2021 il gruppo cambia nome e diventa Ariston Group, e a novembre dello stesso anno si quota in Borsa su Euronext Milano.[22][23]
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Il Gruppo
Ariston Group è presente in 40 paesi, con circa 10 000 persone in tutto il mondo, e distribuisce i propri prodotti in 160 mercati.[24]
Il gruppo è attivo principalmente con i marchi:
- Ariston
- Chaffoteaux
- Elco
- Wolf
- Calorex
- NTI
- HTP
- Atag
- Brink
- Chromagen
- Racold
- Ecoflam
- Thermowatt
Dati economici
Nel 2023 il gruppo ha registrato ricavi per 3,1 miliardi di euro, con 314 milioni di EBIT Adjusted. [25]
Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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