Studia disegno a Palermo, dove si sposa con Caterina Cappello, la cui ricca dote gli permette di proseguire gli studi. Nel 1729 si trasferisce a Roma presso la bottega di Sebastiano Conca. Durante il soggiorno romano assimila la lezione del classicismo romano e instaura rapporti di amicizia con Corrado Giaquinto.[1]
Nel 1732, tornato a Palermo, nasce il figlio primogenito Francesco Sozzi di cui sarà il primo maestro.[2]
Nel 1763 viene chiamato a Ispica da Francesco Saverio Statella per decorare a fresco la Basilica di Santa Maria Maggiore. Qui realizza i ventisei affreschi della chiesa, considerati fra i massimi capolavori del XVIII secolo in Sicilia.
Muore due anni dopo, il 31 ottobre 1765, cadendo da un'impalcatura allestita sulla Cappella Grande dell'Assunta, mentre con il genero Vito D'Anna sta ritoccando a tempera gli affreschi della Basilica di Santa Maria Maggiore. È sepolto nell'angolo destro della stessa Cappella.[1]
Dipinge, insieme al figlio Francesco, Santi Padri orientali a Mezzojuso, nella Chiesa di Santa Maria di Tutte le Grazie.
Affreschi e pale d'altare
Agrigento e provincia
1751, Musa Saturnia, affresco, opera presente nella volta del Palazzo Bella - Cammarata di via Umberto I, Campobello di Licata.
Catania e provincia
Catania
1750, Santa Apollonia, dipinto, opera custodita nella basilica Maria Santissima dell'Elemosina
1755 - 1756, Ciclo, affreschi e quadroni culminanti con il Trionfo di Pallade, opere documentate nella libreria degli Studi, altri nell'ala di tramontana e di levante dell'Università di Catania[3]
XVIII secolo, Ciclo, affreschi, opere documentate nella Galleria del cavaliere Rosario Scuderi Buonaccorsi.[3]
XVIII secolo, San Filippo Neri, olio su tela, opera documentata nella chiesa di Santa Maria dell'Itria[3]
XVIII secolo, San Vincenzo Ferreri, olio su tela, opera documentata nella chiesa di Santa Caterina da Siena o Santa Caterina del Rosario del convento dei religiosi dell'Ordine domenicano oggi sede dell'Archivio di Stato[3]
XVIII secolo, Vergine, San Giovanni e la Maddalena ai piedi della croce, olio su tela, opera proveniente dalla chiesa di San Giuseppe al Transito, custodita nel Museo diocesano
Linguaglossa
XVIII secolo, Sacrificio pagano e Preghiera cristiana - Mosè e il serpente di bronzo, affreschi, attribuzione, opere presenti nel transetto del duomo di Santa Maria delle Grazie.
1738, Allegorie e trionfo dell'Immacolata, Santi Padri e Fondatori di ordini religiosi, affreschi dei medaglioni centrali e laterali della volta della chiesa dell'Immacolata Concezione a Porta Carini.[9]
1740 circa, Ciclo, Trionfo degli Ordini religiosi sulla volta, Padri fondatori degli Ordini religiosi sui pennacchi, Giuditta e Oloferne, Le Virtù cardinali uccidono il serpente, affreschi, opere presenti nella volta della chiesa dell'Immacolata Concezione al Capo[10]
Gesù e Il serpente di bronzo nei quadroni, Quattro Evangelisti nei pennacchi, affreschi[11]
San Sebastiano curato dalla Matrona romana Irene, affresco sopra porta.
1745, Giudizio di Paride, affresco, raro esempio di pittura di carattere mitologico realizzato dall'artista, opera presente nelle volte del salone di rappresentanza (Sala Dell'Incarico con affresco Pomo della Discordia) di Palazzo Drago Ajroldi di Santacolomba
Vergine che incorona Santa Brigida, Santa Brigida in gloria e Cristo che gli mostra il suo costato insanguinato, affreschi, Cappella di Santa Brigida[12]
Ciclo, affreschi, opere documentate nella controfacciata, volta e cappellone[12]
San Gregorio Taumaturgo, dipinto, opera documentata nella Cappella di San Gregorio Taumaturgo[12]
1763 - 1765, Ciclo d'episodi tratti dal Vecchio e Nuovo Testamento complesso di 26 affreschi culminanti con il Trionfo della Fede, il Trionfo della Croce e il Trionfo della Mensa Eucaristica nella navata centrale. Vergine in Gloria a destra e Cristo che vince sul peccato originale o Trionfo del Redentore a sinistra del transetto. Episodi di vita di Martiri, Vergini, Fondatori degli ordini religiosi, Patriarchi e Profeti raffigurati nella cupola, le Virtù Cardinali. I Continenti esplorati nei pennacchi angolari, l'Ascensione, Spirito Santo, Apostoli nella calotta e Dio Padre nella volta dell'abside.
1759 - 1763, Gloria di San Sebastiano e la Beata Vergine mediatrice di tutte le Grazie, due medaglioni raffiguranti il Trionfo della Fede e la Pace e la Giustizia, dipinti su tela applicati al legno del soffitto della navata centrale. Ai margini quattro dipinti a tempera raffiguranti le virtù cardinali: Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza. Medaglioni a tempera raffiguranti le Virtù: navata sinistra le allegorie Fortezza, Verginità, Devozione, Misericordia, Purezza e Obbedienza. Navata destra: Umiltà, Grazia divina, Fede, Costrizione, Castità, Vittoria e Costanza;[15]
1752, San Vincenzo Ferreri, dipinto, opera presente nella cappella eponima;[15]
1754 circa, Martirio di San Sebastiano, dipinto distrutto, una copia sostituisce l'originale sull'altare maggiore;
1754 circa, San Sebastiano che nelle catacombe conforta Marco e Marcellino, dipinto presente in sacrestia;
1754 circa, San Sebastiano dinanzi a Diocleziano dopo il martirio delle frecce.
Duomo di San Nicolò:
1762, Trionfo della fede, dipinti su tele incastonate nel soffitto.[15]
Noto
Chiesa di San Francesco all'Immacolata:
1750, Sant'Antonio da Padova predica ai pesci;[16]
Gaspare Palermo, "Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo" , vol. 3, Palermo, Reale Stamperia, 1816
Pagina 47, Gaspare Palermo, "Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo" , Volume quarto, Palermo, Reale Stamperia, 1816
Pagine 366, Gaspare Palermo, "Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo" , Volume secondo, Palermo, Reale Stamperia, 1816.
A. Gallo, manoscritto, Secolo XIX.
C. Filizzola, La Chiesa dell'Immacolata Concezione a Porta Carini. Palermo, 1967.
Citti Siracusano, La pittura del Settecento in Sicilia. Roma, De Luca Editore, 1986.
La Chiesa di Santa Maria del Piliere o degli Angelini a Palermo, EunoEdizioni, Facoltà Teologica di Sicilia, Palermo 2017.
Gaetano Bongiovanni, Elia Interguglielmi a Palazzo Mirto e altri episodi decorativi del Settecento, in Il quartiere della Kalsa a Palermo, Palermo 2013, pp. 149-164.
Gaetano Bongiovanni, Un bozzetto di Olivio Sozzi, in L'arte degli intagliatori della pietra. Palazzo Ajutamicristo e le sue collezioni, Palermo 2015, pp. 69-74.