Nikolaj Burljaev (Николай Бурляев, talora traslitterato Nikolai Burlyayev o Nikolay Burlyaev) nasce a Mosca nel 1946.[1] È figlio d'arte, provenendo da una famiglia di attori. Comincia a recitare giovanissimo come attore bambino al cinema e in teatro. Nel 1962 è protagonista del cortometraggio Malchik i golub diretto da Andrey Konchalovskiy. Lo stesso Konchalovskiy lo consiglia a Andrej Tarkovskij il quale ne fa il protagonista del suo primo film L'infanzia di Ivan (1962). Il successo è straordinario. Entrambi i film vengono acclamati dalla critica e premiati alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.[2] Burljaev si afferma come uno dei più talentosi attori bambini della storia del cinema russo.[3]
Da allora la sua carriera non conosce interruzioni: tra il 1961 e il 1964 lavora al Teatro accademico di Mosca, per poi tornare nuovamente a recitare con Tarkovskij nel 1966 con un altro ruolo di primo piano in Andrej Rublëv. Nel 1967-1968 è al Teatro Lenkom (Teatro statale moscovita della Gioventù comunista leniniana). Nel 1968 si diploma in recitazione presso l'Istituto d'arte drammatica "Boris Ščukin" di Mosca e come regista nel 1975 presso il VGIK (Università statale pan-russa di cinematografia S. A. Gerasimov).
Si dedica sia alla carriera di attore (raggiungendo un totale di oltre 50 interpretazioni cinematografiche) sia all'attività di regista e sceneggiatore di 3 film.[4] Nel 1983 è il protagonista in Romanzo del tempo di guerra (1983), nominato all'Oscar come miglior film straniero. Dagli anni novanta si consolida la sua reputazione nel cinema russo con una lunga serie di riconoscimenti e di incarichi di prestigio, grazie anche ai suoi legami sempre più stretti con la Chiesa russa ortodossa e con il Presidente Vladimir Putin. Hanno generato controversie a livello internazionale le sue nette prese di posizione contro gli omosessuali nel 2008[5] e nel 2014 a sostegno dell'intervento russo in Crimea e Ucraina.[6]