L'esordio della nazionale italiana di pallavolo femminile avvenne il 7 aprile 1951 ad Alessandria, contro la Francia, in una partita persa per 3-2[1]: lo stesso anno partecipò per la prima volta al campionato europeo chiudendo all'ultimo posto[1]. Il resto degli anni cinquanta, così come gli anni sessanta, furono un periodo di anonimato per la squadra azzurra, che non prese parte ad alcun tipo di competizione. Gli anni settanta segnarono il ritorno dell'Italia al campionato europeo, anche se chiusi sempre nelle zone medio basse e l'esordio al campionato mondiale nel 1978, terminato al quart'ultimo posto[1]; tuttavia nel 1975 l'Italia vinse la sua prima medaglia, ossia l'argento ai Giochi del Mediterraneo, mentre il primo oro arriverà sempre nella stessa competizione, nell'edizione 1979[2]: si trattava comunque di una competizione a livello zonale.
Gli anni ottanta furono segnati da costanti partecipazioni al campionato europeo e mondiale, senza però raggiungere traguardi rilevanti, eccetto l'ultimo campionato europeo del decennio, dove l'Italia, con alla guida Sergio Guerra, vinse la sua prima medaglia in campo internazionale, ossia il bronzo, superando in finale la Romania, con il punteggio di 3-0[3]. Durante gli anni novanta l'Italia si confermò tra le prime posizioni nel campionato europeo, senza però mai riuscire a raggiungere il podio; nel 1994 partecipò per la prima volta al World Grand Prix, chiuso all'ottavo posto. La svolta, che sarà poi fondamentale anche per i successi futuri, avvenne con il quinto posto al campionato mondiale 1998, seguito poi l'anno successivo dal bronzo al campionato europeo[2]: la squadra era guidata da Angelo Frigoni.
Nel novembre 2023 viene annunciato il nuovo allenatore, la cui scelta ricade nuovamente su Julio Velasco[13]: nel giugno 2024 vince per la seconda volta l'oro alla Volleyball Nations League[14], guadagnando anche il primo posto nel FIVB World Rankings[15], e si qualifica per la settima volta consecutiva ai Giochi olimpici, torneo nel quale, l'11agosto2024, per la prima volta nella sua storia, conquista la medaglia d'oro, battendo in finale gli Stati Uniti[16].