Montelepre
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Montelepre (Munčilebbru in siciliano[4]) è un comune italiano di 5 822 abitanti[1] della città metropolitana di Palermo in Sicilia.
Montelepre comune | |
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Veduta | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sicilia |
Città metropolitana | Palermo |
Amministrazione | |
Sindaco | Giuseppe Terranova (lista civica) dal 12-10-2021 |
Territorio | |
Coordinate | 38°05′10.39″N 13°11′24.69″E |
Altitudine | 342 m s.l.m. |
Superficie | 9,89 km² |
Abitanti | 5 822[1] (31-8-2021) |
Densità | 588,68 ab./km² |
Comuni confinanti | Carini, Giardinello, Monreale |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 90040 |
Prefisso | 091 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 082050 |
Cod. catastale | F544 |
Targa | PA |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona C, 1 058 GG[3] |
Nome abitanti | monteleprini |
Patrono | santissimo Crocifisso |
Giorno festivo | ultima domenica di giugno |
Cartografia | |
Posizione del comune di Montelepre nella città metropolitana di Palermo | |
Sito istituzionale | |
L'abitato sorge alle pendici di monte d'Oro, che si erge per 613 m s.l.m..
La storia del paese comincia in epoca classica, quando Hyccara era alleata militarmente con Selinunte, Catania e Siracusa e venne per questo attaccata dagli Ateniesi. Alcuni abitanti si rifugiarono sull'attuale Monte d'Oro, da dove potevano dominare il circondario. Una volta abbandonato l'abitato, gli abitanti scesero a valle dove vi era il feudo e lì si stabilirono definitivamente. Il feudo apparteneva al monastero di S. Caterina al Cassaro di Palermo che fece costruire mulini e fondachi.
Nel 1429 il feudo fu acquistato dalla Cattedrale di Monreale. Poiché in zona c'erano numerosi briganti che disturbavano la quiete del paese e raccoglievano i frutti del feudo senza permesso, l'arcivescovo di Monreale, Giovanni Ventimiglia, fece costruire una torre per controllare tutto il feudo, dopo aver ottenuto il permesso dal Re delle due Sicilie, Alfonso V d'Aragona. La torre fu costruita intorno al 1435; la gente che voleva stabilirsi a Montelepre, sentendosi sicura, incominciò a costruire le proprie case intorno ad essa. Dopo il 1584 vennero aggregati al territorio di Montelepre anche i territori di Suvarelli, Bonagrazia, Sagana e Calcerame. Nel 1600 circa il villaggio passò a Pietro Bellacera di Monreale. Dopo la sua morte la moglie Maria fece costruire una chiesa, che diventerà poi la chiesa madre. Alcuni anni dopo furono costruite anche la chiesa di Sant'Antonio e la chiesa di San Giuseppe. Nel 1715 il villaggio era costituito da 138 case.
Castrenze di Bella, un ricco proprietario monrealese, fece costruire un piccolo ospedale civico nella periferia nord del comune e il collegio di Maria che aveva lo scopo di istruire le ragazze nell'arte del ricamo. Alla fine del Settecento si è registrato un notevole incremento della popolazione. Infatti nel corso di questo secolo è passata da poche centinaia di abitanti a ben 3 000. Nel 1812 il villaggio fu dichiarato comune con il nome Montelepre e nel 1848 Paolo Migliore vi fondò una società segreta di carbonari che aveva rapporti diretti con Giuseppe Mazzini. I carbonari monteleprini cacciarono le truppe borboniche che stavano per attaccare il comune e si misero agli ordini di Garibaldi durante la sua marcia verso Palermo. Nel 1864 anche Montelepre fu infestato dal colera per tre anni. Morirono molte persone e il comune ebbe grossi problemi per la sepoltura, per questo nel 1880 fu costruito un cimitero in un vasto appezzamento di terreno. Alla fine dell'Ottocento alcuni giovani monteleprini rinunciarono alla chiamata alla leva e diventarono briganti. Dal 1900 in poi molti paesani emigrarono in cerca di lavoro negli Stati Uniti d'America e verso il nord Europa. Dalla prima metà del Novecento Montelepre è stato al centro dell'attenzione poiché in quegli anni il bandito monteleprino Salvatore Giuliano seminava il terrore nei comuni più o meno vicini.
Nel 2021 Montelepre conta oltre 5 800 abitanti ed è un comune tranquillo che sfrutta economicamente la vicinanza con Palermo e Partinico. La mancanza di grandi aziende, capaci di assorbire la forza lavoro locale, e la presenza degli uffici pubblici nel capoluogo fanno sì che in molti lavorino a Palermo.
Storica è anche la banda musicale che dal 1800 continua ad operare in comune. Vi è anche un'associazione teatrale-culturale, l'ATMA, che si occupa di mantenere intatte le antiche tradizioni religiose e culturali del comune.
Lo stemma comunale è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 19 aprile 1933.[5]
«Di rosso, all'aquila di nero. Ornamenti esteriori da Comune.»
Abitanti censiti[7]
Vi sono tre scuole: la materna, la scuola elementare e la scuola media (a seguito della riforma Gelmini denominate rispettivamente scuola dell'infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado). In località Presti sorge il centro sportivo "Don Pino Puglisi", nel quale sono presenti impianti per la pratica del calcio, del tennis, del basket e del pattinaggio. In via Purpura c'è un campo da basket all'aperto e in via Sammartino si trova una palestra per le arti marziali. Il comune dispone anche di un parco urbano, di un centro polifunzionale (Museo Civico e Biblioteca comunale, fornita di un locale dedicato ai collegamenti Internet).
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni comunali che si sono succedute a partire dagli anni Novanta.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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29 giugno 1990 | 5 settembre 1991 | Vincenzo Purpura | Democrazia Cristiana | Sindaco | [8] |
28 settembre 1991 | 20 gennaio 1993 | Giovanni Giacomo Maniaci | Democrazia Cristiana | Sindaco | [8] |
28 aprile 1993 | 5 dicembre 1993 | Giovanni Santangelo | Comm. straordinario | [8] | |
16 dicembre 1993 | 1º dicembre 1997 | Andrea Cordaro | - | Sindaco | [8] |
1º dicembre 1997 | 30 ottobre 1998 | Giacomo Palazzolo | lista civica | Sindaco | [8] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Magda Caputo | lista civica | Sindaco | [8] |
15 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Giacomo Tinervia | lista civica | Sindaco | [8] |
9 giugno 2009 | 8 aprile 2013 | Giacomo Tinervia | lista civica | Sindaco | [8] |
12 luglio 2013 | 12 marzo 2014 | Antonino Oddo | Comm. straordinario | [8] | |
13 marzo 2014 | 30 novembre 2015 | Vito Maurizio La Rocca | Comm. straordinario | [8] | |
13 marzo 2014 | 30 novembre 2015 | Ignazio Portelli | Comm. straordinario | [8] | |
13 marzo 2014 | 30 novembre 2015 | Concetta Caruso | Comm. straordinario | [8] | |
30 novembre 2015 | 11 ottobre 2021 | Maria Rita Crisci | lista civica: Reset | Sindaco | [9] |
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