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comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Montecassiano è un comune italiano di 6 973 abitanti[1] della provincia di Macerata nelle Marche.
Montecassiano comune | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Marche |
Provincia | Macerata |
Amministrazione | |
Sindaco | Leonardo Catena (PD) dal 26-5-2014 (3º mandato dal 10-6-2024) |
Territorio | |
Coordinate | 43°21′49.32″N 13°26′09.06″E |
Altitudine | 215 m s.l.m. |
Superficie | 33,36 km² |
Abitanti | 6 973[1] (31-12-2020) |
Densità | 209,02 ab./km² |
Frazioni | Sambucheto, Sant'Egidio, Valle Cascia, Vissani |
Comuni confinanti | Appignano, Macerata, Montefano, Recanati |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 62010 |
Prefisso | 0733 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 043026 |
Cod. catastale | F454 |
Targa | MC |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona D, 1 898 GG[3] |
Nome abitanti | montecassianesi |
Patrono | san Giuseppe |
Giorno festivo | 19 marzo |
Cartografia | |
Posizione del comune di Montecassiano nella provincia di Macerata | |
Sito istituzionale | |
Il paese si affaccia sulla vallata del fiume Potenza e dista circa 11 km dal capoluogo di provincia Macerata e 37 km dal capoluogo di regione Ancona.
Documenti del XII e XIII secolo e reperti antichi testimoniano che nel territorio di Montecassiano vi fossero tre o quattro insediamenti di origine romana o tardo-romana, ossia Castrum Montis Sanctae Mariae, Castrum Montis Urbani, Noncastrum e forse Castellare Colline.
Presumibilmente tali reperti derivano da Helvia Recina, zona adibita all'otium dei magistrati romani che decidevano di ritirarsi lontano dalle questioni della politica.
La più antica pietra romana, un altare funerario risalente al I sec d.C., fu rinvenuto a Montecassiano nel 1602, presso Valle Cascia. Tale reperto, come testimonia l'iscrizione in esso riportata, costituisce un elogio funebre da parte di un certo Tusidio Ciro alla moglie Cassia Orestina, collegata alla famiglia dei Cassi, presente ad Helvia Recina, dalla quale deriverebbe il toponimo Cassiano, un composto di "monte" e di una formazione prediale dal personale latino Cassius, con l'aggiunta del suffisso -ANUS.[4]
Nel Medioevo Montecassiano si rivelò essere un borgo bellicoso; si schierò presto con la fazione ghibellina e sul finire del 1100 partecipò alla lotta tra i Recanatesi ghibellini contro gli Osimani alleati con Ancona, Fermo e Civitanova, nella quale i montecassianesi ebbero la peggio. Intorno alla metà del XII secolo Pietro il Seniore, figlio di Cassio, si unisce all'imperatore Enrico V a sostegno dell'antipapa Anacleto contro Innocenzo II. La scelta ghibellina fu all'origine di molti conflitti con i comuni confinanti; la città stessa subì a più riprese le angherie delle truppe pontificie e imperiali e anche fu oggetto di saccheggi da parte di diverse brigate; nel 1353 Montecassiano fu saccheggiata dal capitano di ventura Giovanni di Montréal, detto fra Moriale. Successivamente Andrea Tomacelli concedette a Montecassiano la facoltà di eleggere i propri podestà. Nel 1396 Bonifacio IX approvò questo privilegio. Successivamente affrontò altre lotte con Macerata e nello stesso tempo passò da una dominazione all'altra: ai Malatesta seguirono i Da Varano e a questi Francesco Sforza, che nel frattempo aveva iniziato la sua discesa in Italia centrale; costui, accampatosi presso il molino di Sant'Egidio, impose a Montecassiano i suoi podestà. Le successive ribellioni al papa e richieste di perdono furono particolarmente frequenti.
Andrea Tomacelli, fratello di Bonifacio IX, al secolo Pietro Tomacello Napolitano, venne eletto dallo stesso papa Marchese della Marca e conferì numerosissimi privilegi al borgo marchigiano; Montecassiano, dacché volle rimanere fedele alla Chiesa, sostenne guerre, incursioni, saccheggi e razzie, ottenendone una forte diminuzione delle entrate.[5] Grazie al Marchese Andrea dunque il paese fu soggetto a una più lieve pressione fiscale e riuscì a ottenerne la totale esenzione. Lo stesso Marchese nel 1393 con un privilegio assolse Giovanni di Matteo per aver ucciso il Podestà Paolo da Monte Reale[6]: le città di Recanati, Osimo e Macerata asserivano di aver mandato a Montecassiano tale podestà e che gli abitanti lo avessero ucciso assieme ad altri legati. Per questi motivi sorsero degli scontri fra queste città a partire dal 1393 e si estesero anche al borgo. Un'altra considerevole contesa con Osimo si manifestò nel 1443, quando quest'ultimo tentò di impadronirsi della terra di Montecassiano annettendolo alla sua Signoria. Il più considerevole tentativo di conquista avvenne nel 13 novembre dello stesso anno, ma fallì. Il 15 novembre 1444 il papa definiva ribelle Montecassiano e concedeva ad Osimo i beni del comune; il paese inoltre subì un gravissimo sacco. Nel 1445 Montecassiano, temendo Osimo, si assoggettò alle volontà della Chiesa. Dopo la fine dell'esperienza sforzesca, il paese, temendo nuovamente le ambizioni di Osimo, si sottomise a alla tutela da parte di Recanati, condizione da cui ben presto i montecassianesi si svincolarono in quanto consideravano gli alleati, che volevano immischiarsi direttamente nelle faccende di amministrazione interna del paese, fin troppo invadenti.
Tornata nello Stato Pontificio, Montecassiano fu colpita, nel corso del Seicento, da numerose carestie; nei primi anni del XVIII secolo dovette affrontare, come il resto della regione, le gravi conseguenze economiche causate dal passaggio delle truppe imperiali austriache sui territori ecclesiastici; alla fine dello stesso secolo subì l'invasione francese.
Il comune di Montecassiano fa parte dei comuni con Bandiera arancione, del circuito dei I borghi più belli d'Italia, "Comuni Fioriti". La struttura urbanistica tardo-medievale conserva ancora intatti gli elementi e le caratteristiche tipiche del borgo.
Abitanti censiti[8]
Al 31 dicembre 2022 la popolazione straniera era di 519 persone, pari al 6,56% della popolazione.[9]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
26 giugno 1985 | 6 luglio 1990 | Graziano Pallotto | Democrazia Cristiana | Sindaco | [14] |
6 luglio 1990 | 24 aprile 1995 | Graziano Pallotto | Democrazia Cristiana | Sindaco | [14] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Francesco Vitali | Centro-sinistra | Sindaco | [14] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Francesco Vitali | Centro-sinistra | Sindaco | [14] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Mario Capparucci | Centro-destra | Sindaco | [14] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Mario Capparucci | Centro-destra | Sindaco | [14] |
26 maggio 2014 | 27 maggio 2019 | Leonardo Catena | Montecassiano cambia (PD) | Sindaco | [14] |
27 maggio 2019 | 10 giugno 2024 | Leonardo Catena | Montecassiano cambia (PD) | Sindaco | [14] |
10 giugno 2024 | in carica | Leonardo Catena | Montecassiano cambia (PD) | Sindaco | [14] |
A Montecassiano la squadra principale è A.S.D. Montecassiano Calcio che milita nel campionato regionale di Prima Categoria. I colori sociali sono il rosso e il blu. La squadra disputa le partite casalinghe al campo sportivo "San Liberato".
Il paese ha anche una squadra di calcio a 5, il Futsal Sambucheto attualmente militante nel girone B di serie C2 Marche, nata dalla fusione delle vecchie ACM Sambucheto e gli Amici del Tennis (con una squadra anche affiliata al CSI). La squadra ha sede nella frazione Sambucheto. Il 7 marzo 2015 il team giallo-blu, sul campo dell'Helvia-Recina Recanati, ha ottenuto una storica qualificazione nella massima manifestazione regionale di calcio a 5, la Serie C1. La promozione è avvenuta con ben 7 turni di anticipo, a cagione di una performance sportiva senza precedenti.
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