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comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Monte San Giovanni Campano è un comune italiano di 12 018 abitanti della provincia di Frosinone nel Lazio, nella Valle Latina.
Monte San Giovanni Campano comune | |
---|---|
Castello di Monte San Giovanni Campano | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Provincia | Frosinone |
Amministrazione | |
Sindaco | Emiliano Cinelli (lista civica) dal 4-10-2021 |
Territorio | |
Coordinate | 41°38′N 13°31′E |
Altitudine | 438 m s.l.m. |
Superficie | 48,71 km² |
Abitanti | 12 018[1] (30-6-2022) |
Densità | 246,73 ab./km² |
Frazioni | Anitrella, Chiaiamari, Colli, La Lucca, Porrino |
Comuni confinanti | Arce, Arpino, Boville Ernica, Castelliri, Fontana Liri, Sora, Strangolagalli, Veroli |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 03025 |
Prefisso | 0775 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 060044 |
Cod. catastale | F620 |
Targa | FR |
Cl. sismica | zona 2A (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona D, 2 028 GG[3] |
Nome abitanti | monticiani |
Patrono | san Tommaso d'Aquino
Maria SS.ma del Suffragio |
Giorno festivo | 7 marzo Domenica in Albis |
Cartografia | |
Posizione del comune di Monte San Giovanni Campano nella provincia di Frosinone | |
Sito istituzionale | |
Monte San Giovanni Campano è situato nel territorio dei Monti Ernici a 438[4] metri sul livello del mare.
Il territorio comunale si estende da nord a sud, presentando grandi differenze altimetriche. Da nord a sud, il territorio comunale interessa i monti Ernici, la che da Frosinone conduce a Sora, e le successive propaggini collinari, che digradano verso la valle del Sacco.
Tra le cime, quella della Punta dell'Ortica 1.731 m, del monte Pedicinetto 1.776 m, entrambe al confine con Veroli, monte Castellone 725 m, al confine con Castelliri.
Il territorio comunale è costeggiato dal fiume Liri; nell'interno scorre il torrente Amaseno che ne diventa affluente presso Campolato, nella campagna di Arce.
Classificazione climatica: zona D, 2028 GR/G.
Secondo lo storico locale Ireneo Pio Valeriani[senza fonte], l'abitato si sviluppò con il nome di Castelforte su una sella tra il colle roccioso su cui era sorto il castello (fine del X secolo) e il colle San Marco, nell'ambito del fenomeno dell'incastellamento medievale. Secondo un altro storico locale, Vincenzo Belli[senza fonte], l'origine dell'abitato risalirebbe al V secolo, per il trasferimento in luogo più sicuro degli abitanti della città romana di Cereate, situata a poca distanza a nord-ovest. Il primo insediamento sarebbe sorto nella bassura a nord-est, odierna località Ciavaito.
All'inizio del VI secolo sul versante sud-occidentale del colle San Marco (località Bellezza) era sorto un monastero benedettino, dedicato ai santi Giovanni Battista e Evangelista, secondo la tradizione[senza fonte] fondato dallo stesso san Benedetto da Norcia, che avrebbe distrutto un tempio di Giano situato sul vicino Colianese. Dal monastero deriva il nome preso successivamente dalla località, di Monte San Giovanni, cui fu aggiunto l'aggettivo "Campano" per la lunga appartenenza alla provincia di Campagna e Marittima dello Stato Pontificio.
Nel 1495 Carlo VIII di Francia occupò il territorio di Campagna e Marittima dello Stato Pontificio, distruggendo il castello di Monte San Giovanni Campano e l'anno successivo, nel 1496 il Ducato di Sora, pur riuscendo a difendere la valle del Liri dall'assedio di Prospero Colonna e Federico I di Napoli, perse però Esperia e Monte San Giovanni Campano.
Nel 1867 fu campo di battaglia della campagna dell'Agro romano per la liberazione di Roma, la campagna militare condotta dai volontari di Giuseppe Garibaldi con lo scopo di conquistare Roma. In particolare, fu teatro di uno scontro in cui una trentina di volontari garibaldini (tra cui Raffaele de Bendetto, Giuseppe Bernardi e Giacomo Amoretti), barricati all'interno della casina Valentini, tenne per ore testa a quattrocento soldati pontifici, riuscendo infine a rompere l'accerchiamento e a ricongiungersi al grosso delle truppe (vedi anche Battaglia di Mentana).[5]
Dopo il plebiscito del 1870 i territori dello Stato Pontificio, e quindi anche Monte San Giovanni Campano, entrarono a far parte del Regno d'Italia.
Lo stemma e il gonfalone del comune sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 26 luglio 2002.[6]
«Stemma di azzurro, alla effigie di san Giovanni Battista, ritto, alquanto volto a sinistra, il viso, le braccia, le mani, le gambe, i piedi di carnagione, capelluto e barbuto di nero aureolato d’oro, succintamente vestito di pelli di capra, di nero, i piedi muniti di calzari dello stesso, benedicente con la mano destra, il braccio sinistro posto in banda,con la mano afferrante la croce tipica del Battista, posta in sbarra alzata, di nero, ornata dalla banderuola ondeggiante in palo, di argento, caricata dalla scritta, in lettere maiuscole di nero, Ecce Agnus Dei, essa effigie accompagnata nel cantone destro del capo dalla basilica papale, a sei gheroni di rosso e d'oro, con il mondo e la crocetta d'oro, con l'asta dello stesso attraversata dalle chiavi papali d'oro e d'argento, con gli ingegni all'insù, decussate, il fusto della chiave d'oro in banda attraversante il fusto della chiave d'argento in sbarra, le impugnature all'ingiù unite dal nastro di rosso, convesso verso la punta. Ornamenti esteriori da Città.»
«Drappo di giallo con la bordatura di azzurro.»
La bandiera civica è stata concessa con D.P.R. del 13 luglio 2004.[7]
«Drappo di giallo con la bordatura di azzurro, caricato dallo stemma civico.»
Con Decreto del Presidente della Repubblica, il 30 novembre 2012, viene conferita alla città di Monte San Giovanni Campano la medaglia di bronzo al merito civile per gli episodi nei quali la popolazione si distinse negli anni della seconda guerra mondiale. Tale onorificenza viene celebrata dall'amministrazione e dalla cittadinanza il giorno 11 maggio 2013 mediante l'apposizione, nei locali d'ingresso del palazzo del Comune, di una lapide riportante testualmente le parole con cui il Presidente della Repubblica ha motivato il conferimento.
Abitanti censiti[9]
Il poeta contemporaneo Massimiliano Giannocco, nel libro Novembre, vincitore nel 2021 del Premio letterario nazionale "Publio Virgilio Marone" e del secondo premio all'edizione dello stesso anno della "Ginestra di Firenze", ha dedicato una poesia a Monte San Giovanni Campano, intitolata Ode al latino borgo monticiano.
Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema Unità locali, intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero di addetti delle imprese locali attive (valori medi annui).[10]
2015 | 2014 | 2013 | ||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Numero imprese attive | % Provinciale Imprese attive | % Regionale Imprese attive | Numero addetti | % Provinciale Addetti | % Regionale Addetti | Numero imprese attive | Numero addetti | Numero imprese attive | Numero addetti | |
Monte San Giovanni Campano | 784 | 2,33% | 0,17% | 1.851 | 1,74% | 0,12% | 793 | 1.815 | 828 | 1.856 |
Frosinone | 33.605 | 7,38% | 106.578 | 6,92% | 34.015 | 107.546 | 35.081 | 111.529 | ||
Lazio | 455.591 | 1.539.359 | 457.686 | 1.510.459 | 464.094 | 1.525.471 |
Nel 2015 le 784 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano il 2,33% del totale provinciale (33.605 imprese attive), hanno occupato 1.851 addetti, l'1,74% del dato provinciale; in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato due addetti (2,36).
Fa parte del Distretto tessile della Valle del Liri, un distretto industriale specializzato nell'industria tessile.
Fa parte dei borghi più belli d'Italia.
Tra le attività artigianali più tradizionali, diffuse e rinomate vi sono l'arte del ricamo e del merletto.[11]
Tramite la strada regionale 214 Maria e Isola Casamari (SR 214), già strada statale, è collegato a Frosinone ed ai centri della valle del Liri.
Nella riorganizzazione amministrativa che seguì l'annessione Stato Pontificio al Regno d'Italia,[12], Monte San Giovanni costituì un mandamento del circondario di Frosinone.
Per distinguerlo da Monte San Giovanni in Sabina nel 1872 fu aggiunto al nome della città l'aggettivo "Campano" in ricordo dell'appartenenza della città alla provincia di Campagna e Marittima dello Stato Pontificio[13].
Nel 1927 Monte San Giovanni passò dalla provincia di Roma alla provincia di Frosinone.
Il 13 giugno 2004 ebbe luogo, con esito negativo, un referendum popolare per il ritorno al nome di "Monte San Giovanni" con l'abolizione dell'appellativo "Campano"[14].
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