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attrice cinematografica statunitense (1901–1944) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Mildred Harris (Cheyenne, 29 novembre 1901 – Hollywood, 20 luglio 1944) è stata un'attrice statunitense.
Fin da bambina, dal 1912 ebbe un'intensa carriera di attrice. Fu la prima moglie di Charlie Chaplin, dal 1918 al 1920.
Nata in Wyoming, Mildred Harris incominciò la sua carriera cinematografica all'età di undici anni in una lunga serie di cortometraggi della Vitagraph che spesso la vedevano assieme a un altro attore bambino, Paul Willis. A tredici anni interpretò il ruolo di "Fluff" in The Magic Cloak of Oz (1914) e di "Button-Bright" in His Majesty, the Scarecrow of Oz (1914), due dei primi film ispirati al ciclo di racconti di L. Frank Baum sul Paese di Oz[1]. Nel 1916 ebbe una piccola parte nel film Intolerance di David Wark Griffith.
L'occasione della sua vita le si presentò nei primi mesi del 1918, allorché, ancora sedicenne, fece la conoscenza di Charlie Chaplin (all'epoca impegnato nella lavorazione di uno dei suoi più grandi successi, Charlot soldato), incontrato a un party in casa di Samuel Goldwyn. Non particolarmente alta, 1,58 m di statura per 49 chilogrammi di peso, occhi azzurri, contornati da una cascata di capelli castano chiari, dal fascino notevole ancorché acerbo e infantile, incantò Chaplin, particolarmente sensibile a quel tipo di fascino. Incoraggiata anche dalla madre, impiegata agli studios, Mildred non doveva certo ignorare il fatto che il ventinovenne Chaplin fosse lo scapolo più desiderato e il miglior partito della Hollywood del periodo.
Le voci di un loro fidanzamento e di un probabile matrimonio si susseguirono per tutta l'estate di quell'anno e puntualmente smentite dalla coppia, finché Mildred, appena terminato il film di Chaplin allora in lavorazione, annunciò di essere in attesa di un bambino da lui, costringendolo a prendere posizione per evitare il sicuro scandalo che la stampa stava già pregustando. Con discrezione, per quanto la notorietà dei personaggi lo consentisse, il segretario personale di Chaplin organizzò le nozze civili, celebrate il 23 settembre 1918, senza troppa convinzione da parte dello sposo.
L'allora primadonna della troupe di Chaplin, Edna Purviance, da anni coinvolta con lui in una relazione affettiva, apprese dal giornale del giorno successivo del matrimonio tra Mildred e il suo boyfriend, incassando con apparente disinvoltura il colpo, almeno pubblicamente, continuando comunque il rapporto professionale.
Mildred mentì sulla sua presunta gravidanza; il loro bambino, Norman Spencer, non nascerà che il 7 luglio 1919 e con gravi malformazioni che gli concederanno solo tre giorni di vita. Il matrimonio non rappresentò un periodo felice per Chaplin: egli considerava Mildred non esattamente quella che si dice "una mente brillante"; d'altra parte, Mildred accusava Charlie di crudeltà mentale, asserendo non avere tempo e pensieri altro che per il lavoro. Lui l'accusò anche di tradimento e di intrattenere un'equivoca relazione con la star teatrale e poi stella del cinema muto russa, Alla Nazimova.
Il matrimonio con Chaplin procurò alla Harris un'indubbia pubblicità e il suo cachet ne trasse profitto dai contratti cinematografici che le furono sottoposti, ma i rapporti tra la coppia si deteriorano presto: nel novembre del 1920 sottoscrissero il divorzio, ponendo fine alla sequela di atti legali che i rispettivi avvocati diligentemente si premuravano di compilare ora per le richieste dell'una, ora per le concessioni o dinieghi dell'altro. Chaplin paventò anche di poter perdere il film che aveva appena finito di girare, temendo il blocco o la contestazione dei beni nella causa contestuale, vedendosi costretto a nascondere i negativi originali dell'opera e terminarne il montaggio in incognito spostandosi da un albergo all'altro; il mondo lo conoscerà l'anno successivo (1921) come Il monello, uno dei suoi capolavori.
Mildred Harris continuò la carriera artistica ancora per diversi anni, principalmente nel cinema muto, ma non solo, raggiungendo complessivamente la ragguardevole cifra di centoventi film all'attivo; recitò anche nel vaudeville, ma la dipendenza dall'alcool ne compromise la qualità e ne minò la salute. Dopo aver contratto altri due matrimoni, morì a causa di una polmonite il 20 luglio 1944. Riposa presso l'Hollywood Forever Memorial Cemetery, Los Angeles.
Milla Jovovich ne interpretò il personaggio nel film biografico Charlot (1992) per la regia di Richard Attenborough.
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