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frazione del comune italiano di Marsciano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Migliano è una frazione del comune di Marsciano, in provincia di Perugia.
Migliano frazione | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Umbria |
Provincia | Perugia |
Comune | Marsciano |
Territorio | |
Coordinate | 42°55′43.18″N 12°14′01.32″E |
Altitudine | 452 m s.l.m. |
Superficie | 21 km² |
Abitanti | 128 (1-1-2023) |
Densità | 6,1 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 06050 |
Prefisso | 075 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | miglianesi |
Patrono | Santa Maria Assunta |
Giorno festivo | 15 agosto |
Cartografia | |
Il paese si trova ad un'altezza di 452 m s.l.m., sulla cima di un colle che segna il confine con il territorio della vicina Perugia. Si trova a circa 8 km ad ovest di Marsciano e 18 km a sud di Perugia; la piccola località è abitata da 128 persone.
Ai piedi della collina scorre il torrente Fersinone, uno dei più integri dell'intera regione Umbria, che incide con una profonda gola la valle che da lì si apre verso Marsciano ed il fiume Nestore. A poca distanza dall'abitato di Migliano scorre il torrente Rigo, altro affluente in destra del Nestore, presso Mercatello.
La valle (gola) del Fersinone è stata abitata sin dalle epoche più antiche, come testimonia il rinvenimento di utensili e punte di freccia. Durante il XII secolo venne costruito un castello ad opera dei Conti di Marsciano, provenienti dalla Toscana, che ne conservarono la proprietà fino al XVII secolo; un loro discendente, Antonio di Ranuccio (1429-1484), sposò Todeschina, figlia del condottiero narnese Erasmo, meglio noto come Gattamelata, che gli dette tredici eredi. Divenuto, anche grazie al suocero, un valente capitano di ventura, combatté per la Repubblica di Venezia. Messosi successivamente al servizio di Firenze, morì in battaglia nel 1484 e fu sepolto a Pisa.
Al confine tra i territori di Orvieto e Perugia, il borgo fu definitivamente sottomesso a quest'ultima nel 1440. Nei secoli successivi, sia per l'amenità della posizione che per la presenza di sorgenti termali sulfuree, i Conti utilizzarono spesso il castello come residenza di campagna.
Abitanti censiti[1]
Gran parte dell'antico castello è ora occupata da un residence e i dintorni ospitano un certo numero di agriturismi.
In zona sono presenti alcune sorgenti ricche di ferro e magnesio, le cui proprietà benefiche furono segnalate dal Prof. Sebastiano Purgotti fin dal 1856[2]. Da allora hanno attirato numerosi turisti e visitatori (tra cui anche papa Leone XIII, nel 1895).Nella zona operavano anche un certo numero di carbonai e di calcinai, che fornivano materiale da costruzione ricavato dalle pietre prese dall'alveo del torrente Fersinone.
Ogni anno, alla fine di luglio, vi si svolge la Sagra del cinghiale.
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