Michela Rostan
politica italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Michela Rostan (Polla, 25 gennaio 1982) è una politica italiana.
Michela Rostan | |
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Deputata della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 15 marzo 2013 – 12 ottobre 2022 |
Legislatura | XVII, XVIII |
Gruppo parlamentare | XVII: - PD (fino al 14/03/2017) - MDP (fino a fine legislatura) XVIII: - LeU (fino al 18/02/20) |
Circoscrizione | Campania 1 |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Lega (dal 2024) In precedenza: DS (fino al 2007) PD (2007-2017) Art.1 (2017-2020) IV (2020-2021) Forza Italia (2022-2024) |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Università | Università degli Studi di Napoli "Parthenope" |
Professione | Avvocato civilista |
Biografia
Riepilogo
Prospettiva
Figlia di Emilio[1], vive a Melito di Napoli[2][3]. Dal 2012 esercita la professione di avvocato, iscritta all'ordine degli avvocati di Padova.[4]
Deputato
Alle elezioni politiche del 2013 viene eletta alla Camera dei Deputati nella XVII legislatura, tra le liste del Partito Democratico nella circoscrizione Campania 1.[3] In merito alla vittoria del «NO» al referendum costituzionale del 2016, commenterà, in contrasto con l'allora segretario del PD Matteo Renzi, che «la realtà è più forte della bella narrazione»[5].
Il 14 marzo 2017 abbandona il Partito Democratico ed aderisce ad Articolo 1 - Movimento Democratico e Progressista di Pier Luigi Bersani, Massimo D'Alema e Roberto Speranza.[6] In merito alla sua scelta dirà che «il processo unitario a sinistra deve plasmarsi dal basso. È un grande progetto politico, vogliamo costruire una politica diversa»[5].
Viene candidata e rieletta alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 tra le liste di Liberi e Uguali (in quota Articolo Uno), nella medesima circoscrizione per la XVIII legislatura.[7]
Il 21 giugno 2018 è vicepresidente della XII commissione Affari Sociali della Camera[7][8].
Il 18 febbraio 2020 passa ufficialmente da Articolo Uno ad Italia Viva[9], definendolo «l'unico contenitore veramente riformista»[5]. Sulle motivazioni di tale scelta, Rostan scrisse una lettera - riportata da DIRE - ove comunicava a Federico Fornaro, capogruppo di LeU alla Camera, di abbandonare il partito per disaccordi con il Ministro della Salute Roberto Speranza (LeU)[10]. Dichiarò in seguito a Il Messaggero, che «Leu non ha futuro, non esiste più» e che «il PD sui temi a me cari, come appunto quello della giustizia, ha abdicato in favore del M5S»[11].
Il 17 gennaio 2021, contrariamente alle indicazioni di Renzi[5], vota la fiducia al governo Conte II[7][12] ed il 2 febbraio successivo passa al Gruppo misto, nella componente dei Non iscritti[5].
Il 3 giugno 2022 annuncia il proprio ingresso in Forza Italia[13], motivando così la sua scelta: «gli eventi eccezionali di questi anni hanno cambiato vite e priorità e il modo di declinare la politica (...) Ho deciso di aderire a Forza Italia, una forza garantista, moderata, europeista»[5]. Conclude il mandato parlamentare nell'ottobre successivo.
Vita privata
Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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