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regista e sceneggiatore Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Massimo Scaglione (Acri, 27 novembre 1956) è un regista e sceneggiatore italiano.
Nato ad Acri, si trasferisce a Roma nel 1975. Nella capitale si diploma in scenografia all'Accademia di belle arti. Consegue un master universitario all'UCLA di Los Angeles[1]. È stato allievo di Rodolfo Sonego[1]. Di molti suoi lavori cura regia, soggetto, sceneggiatura e scenografia[1].
Debutta alla regia nel 1992 con Angeli a Sud, film che lo porterà alla candidatura ai David di Donatello 1992 come miglior regista esordiente[2]; nel cast si ricordano Paco Reconti, Viviana Natale, Nathalie Caldonazzo, Ottavia Piccolo[3].
Tra il 1999 e il 2003 è stato responsabile per l'archivio audiovisivi dell'ufficio immagine e comunicazione del Comune di Roma[1].
Nel 2012[4] viene presentato il film La moglie del sarto[1] con Maria Grazia Cucinotta, Marta Gastini, Alessio Vassallo e altri[5]. Il film di Massimo Scaglione arriva nelle sale cinematografiche a partire dal 15 maggio 2014[6].
Nel 2013 Massimo Scaglione riceve il premio "Cittadino illustre"; si tratta di un'onorificenza data a personalità di risalto nell'ambito della cultura e dell'imprenditoria. La targa viene consegnata dalla Commissione cultura del comune di Cosenza[7].
Nel 2016 dirige il film Il mondo di mezzo con Matteo Branciamore, Laura Forgia, Tony Sperandeo, Nathalie Caldonazzo, Massimo Bonetti e altri[8]; il film esce al cinema a partire dal 4 maggio 2017. Sempre nel 2017 vince, nella categoria cinema, il Premio culturale Dianora 2017[9].
Si occupa anche della direzione di Alarico il re di tutti-Cosenza 410[10] e Figli randagi con Laura Forgia[11].
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