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Maschera di Agamennone
maschera funeraria in oro scoperta presso l'antica città di Micene Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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La Maschera di Agamennone è una maschera funebre in lamina d'oro rinvenuta nel 1876 a Micene dall'archeologo tedesco Heinrich Schliemann. È conservata presso il Museo archeologico nazionale di Atene.
Storia
Fu scoperta dall'archeologo tedesco Heinrich Schliemann sul volto di un corpo trovato in una tomba. Schliemann credette di aver scoperto i resti del leggendario re acheo Agamennone, da cui il nome. Benché le recenti ricerche archeologiche abbiano stabilito che la maschera sia databile tra il 1550 e il 1500 a.C., periodo molto anteriore a quello in cui si crede sia vissuto il re, il nome con cui è nota la maschera è rimasto.
Malgrado la maggior parte degli studiosi propenda per la sua autenticità[1], lo studioso statunitense William M. Calder III negli anni settanta ha messo in dubbio l'originalità della maschera (perché molto più raffinata delle altre con le quali è stata trovata, inoltre il taglio della barba della maschera è quello che era di moda al tempo di Schliemann): sarebbe un falso commissionato dallo stesso Schliemann[2], tesi ribadita recentemente da David A. Traill.[3]
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Descrizione
Questa maschera raffigura il volto di un uomo con barba. È costituita da una lamina d'oro con dettagli a sbalzo: i due fori presenti vicino alle orecchie indicano che la maschera veniva fermata sopra il volto del defunto per mezzo di una corda sottile. Inoltre il volto è caratterizzato dalla presenza di due occhi chiusi. Il modello è linearistico nelle sopracciglia e nella linea delle orecchie e volumetrico nel naso e nelle palpebre.
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