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Mary Kills People

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Mary Kills People
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Mary Kills People è una serie televisiva canadese[1] creata da Tara Armstrong. È stata trasmessa dal 25 gennaio 2017 al 16 giugno 2019 sul canale Global.

Fatti in breve Titolo originale, Paese ...
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In Italia, la prima stagione è stata pubblicata sulla piattaforma on demand TIMvision il 1º novembre 2017[2][3], mentre la seconda è uscita l'8 gennaio 2019.[4][5] La terza stagione è inedita.

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Trama

La dottoressa Mary Harris, madre single e con un rapporto conflittuale con l'ex marito, lavora ufficialmente al pronto soccorso dell'Ospedale Generale Eden. Non è però la sua unica attività: con il suo migliore amico Des - ex chirurgo plastico a cui è stata sospesa la licenza poiché dipendente da droghe - porta avanti un'attività alternativa dove propone ai pazienti terminali una soluzione per porre fine alle loro sofferenze. Ma le cose per Mary si complicano quando viene contatta da Joel, affascinante e introverso paziente che richiede i suoi servizi e con cui intreccia una pericolosa relazione. Mary dovrà lottare per non perdere le proprie figlie e per sfuggire alla polizia che ha avviato le indagini in seguito a morti sospette e proseguire la sua "missione". La serie parla del suicidio assistito, divenuto legale in Canada da pochi mesi (lo show è invece ambientato in una non definita cittadina del Nord America, dove la pratica è ancora illegale).

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Episodi

Ulteriori informazioni Stagione, Episodi ...

Personaggi e interpreti

  • Dott.ssa Mary Harris, interpretata da Caroline Dhavernas, doppiata da Sonia Mazza.
  • Detective Ben Wesley, interpretato da Jay Ryan, doppiato da Walter Rivetti.
  • Desmond "Des" Bennett, interpretato da Richard Short, doppiato da Matteo Brusamonti.
  • Detective Frank Gaines, interpretato da Lyriq Bent, doppiato da Luca Ghignone.
  • Grady Burgess (stagione 1), interpretato da Greg Bryk, doppiato da Oliviero Cappellini.
  • Kevin, interpretato da Sebastien Roberts, doppiato da Gianluca Iacono.
  • Jessica "Jess" Geller, interpretata da Abigail Winter, doppiata da Chiara Francese.
  • Nicole Mitchell, interpretata da Charlotte Sullivan, doppiata da Valentina Pollani.
  • Annie Chung, interpretata da Grace Lynn Kung, doppiata da Roberta Maraini.
  • Larissa, interpretata da Jess Salgueiro
  • Naomi, interpretata da Katie Douglas, doppiata da Martina Tamburello.
  • Louise Malick, interpretata da Alexandra Castillo, doppiata da Vanessa Giuliani.
  • Sidney "Sid" Thomas-Haye (stagione 1), interpretato da Joel Thomas Hynes, doppiato da Osmar Santucho.
  • Cambie, interpretata da Lola Flanery, doppiata da Erica Laiolo.
  • Rhonda McCartney, interpretata da Terra Hazelton
  • Dr. Dennis Taylor, interpretato da Matt Gordon, doppiato da Donato Sbodio.
  • Carly Dixon, interpretata da Natalie Lisinska, doppiata da Stefania Giuliani.
  • Giudice Lucas Grant, interpretato da Benz Antoine, doppiato da Maurizio Di Girolamo.
  • Matt Danvers, interpretato da Jim Watson, doppiato da Vito Paparella.
  • Ellen Dunbrook, interpretata da Ellen Dubin, doppiata da Francesca Vettori.
  • Morgan, interpretato da Steven McCarthy, doppiato da Andrea Beltramo.
  • Olivia Bloom (stagione 2), interpretata da Rachelle Lefèvre, doppiata da Lucia Valenti.
  • Heather, interpretata da Karena Evans, doppiata da Annalisa Platania.
  • Joshua Yang, interpretato da André Dae Kim, doppiato da Vito Paparella.
  • Travis Bloom, interpretato da Ian Lake, doppiato da Luca Sbaragli.
  • Brendan Challis, interpretato da Salvatore Antonio, doppiato da Gigi Scribani.
  • Victor, interpretato da David Ferry, doppiato da Gianni Gaude.
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Produzione

La serie, che comprendeva sei episodi, è stata commissionata dalla rete canadese Global il 28 gennaio 2016.[6][7] La produzione è iniziata nell'estate 2016, mentre il primo episodio è stato trasmesso il 25 gennaio 2017. Negli Stati Uniti, la serie è stata acquistata da Lifetime, che ne ha trasmesso la prima stagione dal 23 aprile 2017.[8]

Il 5 giugno 2017, la serie è stata rinnovata per una seconda stagione[9], trasmessa in patria dal 3 gennaio al 7 febbraio 2018. Negli Stati Uniti è andata in onda dal 12 marzo dello stesso anno.[10]

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Accoglienza

Riepilogo
Prospettiva

Critica

Prima stagione

La prima stagione è stata accolta positivamente dalla critica. Sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes ha un indice di gradimento del 100% con un voto medio di 7,5 su 10, basato su 11 recensioni[11], mentre su Metacritic ha un punteggio di 66 su 100, basato su 8 recensioni.[12]

John Doyle del The Globe and Mail ha definito il primo episodio "straordinariamente sicuro, divertente e adulto: è molto intelligente e assolutamente intrigante". Inoltre elogia il personaggio di Mary Harris come "uno dei personaggi femminili più avvincenti e originali degli ultimi anni" e l'attrice Caroline Dhavernas come "eccezionale" nel suo ritratto: "Forse la cosa migliore è lo scintillio pazzesco negli occhi di Mary. C'è qualcosa di anarchico che bolle dentro lei".[1]

Secondo Maureen Ryan di Variety, la serie "tira fuori una fusione di toni - comico, drammatico e filosofico - che sembra quasi impossibile", ma ha però criticato la sottotrama, definita "romanzata".[13]

Seconda stagione

Anche la seconda stagione è stata accolta positivamente dalla critica. Su Rotten Tomatoes detiene un indice di gradimento del 100% con un voto medio di 9,4 su 10, basata su 5 recensioni.[14]

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Riconoscimenti

  • 2018 - Canadian Screen Awards[15]
    • Miglior performance ospite in una serie drammatica a Steven McCarthy (per l'episodio "La culla di Giuda")
    • Miglior regia per una serie drammatica a Holly Dale (per l'episodio "Il fiume Stige")
    • Candidatura per la miglior serie drammatica
    • Candidatura per la miglior attrice protagonista in una serie drammatica a Caroline Dhavernas
    • Candidatura per il miglior attore protagonista in una serie drammatica a Richard Short
    • Candidatura per il miglior attore non protagonista in una serie drammatica a Greg Bryk
    • Candidatura per la miglior sceneggiatura per una serie drammatica a Tara Armstrong (per l'episodio "Bloody Mary")
    • Candidatura per la miglior sceneggiatura per una serie drammatica a Marsha Greene (per l'episodio "È ora di arrendersi")
    • Candidatura per il miglior casting a Susan Forrest e Sharon Forrest
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Note

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Collegamenti esterni

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