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antifascista britannica (1896-1949) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Marion Catherine Cave (Londra, 1º dicembre 1896 – Londra, 13 ottobre 1949) è stata un'antifascista britannica moglie di Carlo Rosselli, madre della poetessa Amelia Rosselli e dello scrittore e musicologo John Rosselli; amica e collaboratrice dello storico Gaetano Salvemini.
Marion Catherine Cave nasce da famiglia modesta in un sobborgo di Londra; i suoi genitori, Ernest Aldrey e Mary Russell, sono due insegnanti di idee progressiste e di religione quacchera.[1][2] Dopo aver completato l'istruzione primaria alla St. Paul’s girls School si iscrive alla facoltà di lingue romanze dell’Università di Londra appassionandosi alla lingua italiana e alle vicende del socialismo italiano che segue direttamente tramite la lettura del quotidiano Avanti!.[1]
Dopo la laurea decide di trasferirsi a Firenze col proposito di iscriversi all'università di quella città volendo presentare una sua tesi sull’abate Antonio Conti, un filosofo e letterato padovano del XVIII secolo.[1] Per vivere si cerca un lavoro e ottiene un posto di insegnante di lingua inglese al British Institute of Florence. Qui, nel 1921, ha come allievo di eccezione lo storico Gaetano Salvemini.[1][3]
Nella primavera del 1923 Salvemini la introduce al Circolo di Cultura, una associazione antifascista fondata in quegli anni da alcuni giovani, tra cui Carlo e Nello Rosselli, Piero Calamandrei, Ernesto Rossi, Alfredo e Nello Niccoli. Marion entusiasta inizia a collaborare attivamente col circolo e ne diviene la segretaria, la dattilografa e l’archivista.[4] [5][6] Qui Marion incontra Carlo Rosselli col quale non tarda a entrare in empatia: i due giovani, lui ventiquattro anni lei ventisette, si frequentano assiduamente e si innamorano. Ma il 31 dicembre 1924 il circolo è assaltato e devastato dai fascisti. Il prefetto ne ordina la chiusura immediata " ... per motivi di ordine pubblico... ".[7][8]
Marion non si scoraggia e si aggrega all’organizzazione antifascista Italia libera, fa da intermediaria tra Salvemini e i suoi seguaci a Firenze e diviene sostenitrice del Non Mollare il giornale clandestino fondato da Carlo Rosselli nel gennaio 1925.[9] Nel corso di questo anno Carlo e Marion manifestano l'intenzione di sposarsi, ma la madre di Carlo, Amelia Pincherle, si oppone ritenendo troppo prematuro il matrimonio.[9]
La sera del 4 luglio 1925 la casa di Carlo e Nello Rosselli viene devastata.[10]Carlo e Marion allora lasciano la città e senza ulteriore indugio si sposano con rito civile nel Municipio di Genova il 25 luglio 1926 mentre a parenti e amici vengono partecipazioni datate Firenze.[8] Si stabiliscono a Milano, dapprima in un piccolo alloggio di via Ancona e successivamente in un appartamento più confortevole in via Borghetto.[11] Sembra una sistemazione ideale, ma Amelia Pincherle, in visita alla coppia, non la trova affatto sicura.[12]
Nel dicembre 1926 Carlo viene arrestato e processato per aver organizzato la fuga da Savona alla Francia di Filippo Turati e Sandro Pertini. Durante il processo, che si svolge a Savona, Marion benché incinta e sorvegliata strettamente dalla polizia fascista, non fa mancare a Carlo la sua vicinanza e si trasferisce a Savona per stargli accanto.
Il procedimento penale si conclude con la condanna a cinque anni di confino sull’isola di Lipari dove Carlo è condotto a fine dicembre.[13]. A gennaio anche Marion si trasferisce sull'isola e intanto porta faticosamente avanti la sua gravidanza; l’8 giugno 1927 partorisce John, che Carlo chiama teneramente Mirtillino.[14][9]
Il 27 luglio 1929 Carlo, insieme a Emilio Lussu e Fausto Nitti, riesce avventurosamente a fuggire da Lipari in Francia. Marion e Nello Rosselli, accusati di complicità in questa fuga, sono arrestati; Marion è rinchiusa nel carcere di Aosta. Tuttavia, in considerazione delle sue precarie condizioni fisiche e della tenera età del figlioletto che è con lei, le è consentito alloggiare in albergo.[9]
Successivamente, grazie alle manifestazioni di protesta organizzate in Francia dai fuorusciti e particolarmente di fronte alle vibrate proteste della stampa inglese, Marion viene liberata e può raggiungere il marito a Parigi. Qui, nel 1930, Marion partorisce Amelia (familiarmente chiamata Melina) e qui nel 1931 nasce Andrea (detto Aghi).[9]
Nel giugno 1937 Carlo e Nello Rosselli vengono barbaramente assassinati a coltellate da alcuni sicari a Bagnoles-de-l'Orne, una stazione termale della Normandia dove Carlo si era recato per cure. Marion scampa all’agguato unicamente perché appena partita in treno per Parigi.[15][16]
Solo nel 1940, dopo lo sfondamento del fronte francese da parte dei tedeschi, si lascia convincere dalla suocera a partire con i bambini per New York, dove mantiene il contatto con gli esuli e tiene vivo il ricordo del marito nonostante la precarietà della sua salute, minata da una malattia cardiaca contratta molti anni prima e da una persistente inquietudine esistenziale.[9]
Fa ritorno a Firenze nel 1946 ma ciò non giova granché alla sua salute. Non riesce infatti ad ambientarsi nell’Italia dell’immediato dopoguerra, che ritiene troppo simile a quella del passato. Ritorna quindi a Londra dove muore il 13 ottobre 1949 all’ospedale di West Isleworth.[9][17][18]
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