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attrice austriaca Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Maria Margarete Anna Schell (Vienna, 15 gennaio 1926 – Preitenegg, 26 aprile 2005) è stata un'attrice austriaca naturalizzata svizzera.
Maria Schell fu una delle più grandi dive cinematografiche degli anni '50 e '60; dal suo collega Oskar Werner ricevette l'appellativo di Seelchen ('anima candida'), che a lei comunque non piacque.
Austriaca di nascita ma svizzera di adozione, fu attiva sui palcoscenici di Zurigo, Vienna e Berlino nell'immediato periodo postbellico; passò al cinema nel 1948 interpretando numerose pellicole in Germania Ovest e in Gran Bretagna, ottenendo la sua prima affermazione in campo internazionale con L'ultimo ponte (1954) di Helmut Käutner.
La Schell diede prove convincenti sotto la guida di registi che seppero valorizzare le sue doti a vantaggio dell'approfondimento dei personaggi, quali René Clément in Gervaise (1956), Luchino Visconti in Le notti bianche (1957), e Alexandre Astruc in Una vita - Il dramma di una sposa (1958). Partecipò, da protagonista, anche a diversi film hollywoodiani, tra i quali Karamazov (1958) di Richard Brooks, L'albero degli impiccati (1959) di Delmer Daves e Cimarron (1960) di Anthony Mann, ed in seguito da caratterista, come La nave dei dannati (1976) di Stuart Rosenberg e Superman (1978) di Richard Donner.
Per il piccolo schermo lavorò in serie di successo tra cui Der Kommissar e L'ispettore Derrick.
Nel 1991 fece scalpore un suo tentativo di suicidio; in seguito fu anche vittima di due colpi apoplettici (ictus); nel 2002 fu protagonista di un toccante documentario dal titolo Meine Schwester Maria (Mia sorella Maria) realizzato dal fratello, l'attore Maximilian Schell, che ritrasse gli ultimi anni di vita dell'attrice, ormai malata di demenza e di un grave disturbo polmonare. Nel febbraio dello stesso anno, alla prima della pellicola, che ricevette un Bambi, l'attrice fece la sua ultima apparizione in pubblico[1].
Negli ultimi tempi Maria Schell si ritirò a vita privata sulle Alpi della Carinzia, in una proprietà ereditata dai suoi genitori.
Nel 2005, prima di Pasqua, fu ricoverata in ospedale per difficoltà respiratorie; morì poco dopo per un infarto, in seguito a una grave infiammazione dei polmoni; la sua tomba si trova allo Zentralfriedhof di Vienna, accanto a quella del fratello Maximilian.
Maria Schell si sposò due volte, dal 1957 al 1965 con il regista Horst Hächler e dal 1966 al 1986 con il regista Veit Relin. Entrambi i matrimoni finirono con un divorzio. Dal primo matrimonio nacque il figlio Oliver, mentre dal secondo la figlia Marie-Theres Relin, divenuta attrice.
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