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politico e economista greco Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Loukas Demetrios Papadīmos (IPA: [luˈkas papaˈðimos]), traslitterato anche come Lucas Papademos (in greco Λουκάς Παπαδήμος?; Atene, 11 ottobre 1947) è un economista e politico greco.
Loukas Papadīmos Λουκάς Παπαδήμος | |
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Primo ministro della Grecia | |
Durata mandato | 11 novembre 2011 – 16 maggio 2012 |
Capo di Stato | Karolos Papoulias |
Predecessore | Giōrgos Papandreou |
Successore | Panagiōtīs Pikrammenos (ad interim) |
Presidente dell'Accademia di Atene | |
Durata mandato | 12 gennaio 2017 – 14 gennaio 2018 |
Predecessore | Zanasis Valtinos |
Successore | Antonios Kounadis |
Vicepresidente della Banca centrale europea | |
Durata mandato | 1º giugno 2002 – 31 maggio 2010 |
Presidente | Wim Duisenberg Jean-Claude Trichet |
Predecessore | Christian Noyer |
Successore | Vítor Constâncio |
Governatore della Banca di Grecia | |
Durata mandato | 26 ottobre 1994 – 31 maggio 2002 |
Predecessore | Ioannis Boutos |
Successore | Nikolaos Garganas |
Dati generali | |
Partito politico | Indipendente |
Firma |
È stato primo ministro della Grecia dall'11 novembre 2011 al 16 maggio 2012.
Papadīmos nacque ad Atene, da genitori originari di Desfina nella Focide[1], e dopo essersi laureato nel 1966, ha studiato al Massachusetts Institute of Technology, conseguendo la laurea in Fisica nel 1970, un master in Ingegneria elettrica nel 1972 e un dottorato in Economia nel 1978.
Papadīmos intraprende la carriera accademica nel 1975 presso la Columbia University, dove ha insegnato economia fino al 1984, lavorando, oltre a livello accademico con Franco Modigliani sul concetto di NAIRU[2], anche come economista senior alla banca della Federal Reserve di Boston nel 1980, prima di trasferirsi all'Università Nazionale Capodistriana di Atene nel 1988.[3]
Nel 1985 entra a far parte della Banca di Grecia, assumendo l'incarico di capo economista della banca centrale, divenendone poi vice-governatore nel 1993 e infine governatore nel 1994, carica che ha ricoperto fino al 2002. Durante la sua guida della banca greca, Papadīmos è stato coinvolto nella transizione della Grecia dalla dracma greca alla euro come moneta nazionale unica.[4]
Nel 2002 Papadīmos lascia la Banca di Grecia per diventare vicepresidente della Banca centrale europea, sotto le presidenze di Wim Duisenberg prima e Jean-Claude Trichet poi, ricoprendo l'incarico fino al 31 maggio 2010.[4]
Dal 2010 al 2012 è stato consigliere economico del primo ministro greco Giōrgos Papandreou.[4][5]
È membro dell'Accademia di Atene e professore all'Università di Atene.
Tra il 7 e l'8 novembre 2011 le principali forze politiche greche (socialisti e Nuova Democrazia) si sono accordate sulla nomina di Papadīmos a nuovo Primo ministro, dopo le dimissioni dell'esecutivo guidato da Giórgos Papandreou. Il 10 novembre 2011 è stato nominato primo ministro greco, il giorno dopo ha giurato come capo del nuovo governo transitorio[6], che ha anche ottenuto l'appoggio della destra confessionale.
Il 25 maggio 2017 è stato ferito ad una gamba e all'addome, nella propria macchina con il suo autista (anche lui ferito), in seguito alla detonazione di un ordigno esplosivo nascosto in una busta; è stato poi ricoverato all'ospedale Evangelismos di Atene.[7][8]
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