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Giōrgos Papandreou

politico greco Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Giōrgos Papandreou
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Giōrgos Andreas Papandreou (in greco Γιώργος Ανδρέας Παπανδρέου?[1]; Saint Paul, 16 giugno 1952[2]) è un politico greco. È stato Primo ministro della Repubblica Ellenica dal 6 ottobre 2009 al 11 novembre 2011[3].

Fatti in breve Giōrgos Papandreou Γιώργος Ανδρέας Παπανδρέου, Presidente dell'Internazionale Socialista ...
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Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Giōrgos Papandreou è il terzo capo del governo della dinastia politica dei Papandreou. È figlio dell'ex Primo ministro greco Andreas Papandreou (fondatore del Pasok al termine del regime dei colonnelli)[4] e nipote di Geōrgios Papandreou (nominato capo del governo greco in esilio nel 1944, durante l'occupazione italo-tedesca[5]).

Nato negli Stati Uniti d'America da madre statunitense, Giōrgos Papandreou si laurea in sociologia dopo aver studiato a Harvard, in Svezia e a Londra. Diviene deputato al Parlamento Ellenico al momento in cui il padre Andreas è nominato Primo ministro[3].

È stato ministro della Pubblica Istruzione e degli Affari Religiosi per due volte (1988-1989 e 1994-1996). Nel 1999, sottosegretario agli esteri, sostituisce il ministero degli esteri in carica, dimessosi a seguito dell'affare Öcalan. È ministro degli Affari Esteri dal 1999 al 2004.

Nelle elezioni del 2004 e in quelle del 2007, Papandreou, ha sfidato come capo dell'opposizione il Primo ministro in carica Costas Karamanlis, uscendone sconfitto entrambe le volte.

Giōrgos Papandreou si impegna a rinnovare il Pasok, trasformandolo dal movimento socialista-satrapico ereditato dal padre in un tentativo di modernizzazione della sinistra all'avanguardia in Europa. Secondo David Miliband, ministro degli esteri inglese del Partito Laburista, il Pasok è «una delle ispirazioni per la sinistra europea». Tra le altre cose, Papandreou ha cercato di mettere in pratica, nella vita del partito, le teorie della democrazia deliberativa[3].

Papandreou è diventato presidente dell'Internazionale Socialista nel 2006.

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Papandreou mentre presta giuramento come Primo ministro della Grecia

Alle elezioni parlamentari del 2009 ha sconfitto Costas Karamanlis, premier uscente e dimissionario di un governo di centro-destra, ottenendo col Pasok il 43% dei voti e 160 seggi su 300 all'Assemblea Nazionale, confermando il sorpasso del Pasok su Nuova Democrazia, già manifestatosi nelle elezioni europee del 2009. Il nuovo governo di Giōrgos Papandreou si insedia il 6 ottobre 2009[3].

Crisi finanziaria

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Papandreou a Berlino, nel 2010, per il conferimento del Premio Quadriga

Subito dopo la formazione del suo governo, Giōrgos Papandreou ha rivelato la criticità della situazione finanziaria del paese, dichiarando che i precedenti governi greci avevano falsificato i dati di bilancio dei conti pubblici per permettere alla Grecia di entrare nell'euro[6], denunciando così il rischio di bancarotta del Paese.[7] A seguito di questo all'inizio del mese di maggio 2010[8] è stato definito un pacchetto di 110 miliardi di euro di aiuti in 3 anni, da parte dei paesi della zona euro, alla Grecia.[9]

Uscita dal PASOK

Il 3 gennaio 2015 Giōrgos Papandreou esce dal PASOK formando una nuova organizzazione denominata Movimento dei Socialisti Democratici[10] che si presenta alle elezioni politiche del 25 gennaio senza ottenere seggi.

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Onorificenze

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Italia) - nastrino per uniforme ordinaria
«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri»
 14 luglio 2003[12]
Premio Quadriga - nastrino per uniforme ordinaria
 2010
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Note

Voci correlate

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